Virologo Tarro: « Serve cura, non un vaccino ». « Il Covid-19 non è letale nel 96% dei casi »


A differenza di Burioni, il virologo Tarro è stato da sempre impegnato sul campo isolando il vibrione del colera, combattendo l' Aids e sconfitto il "male oscuro" di Napoli.
« C'è molta esagerazione intorno al Covid-19 » spiega. In merito al dr. Roberto Burioni « Curioso che ancora che ancora si ascolti chi a inizio febbraio diceva che il rischio di contrarre il virus fosse zero perché in Italia non circolava, quando invece era già in giro da tempo »


All' esplosione dell' epidemia da Covid-19 nel nord Italia, il 1° marzo scorso, il virologo dor. Giulio Tarro, classe 1938 (qui la sua biografia completa), intervistato da L' Antidiplomatico, disse
« È possibile che il virus del Nord Italia non provenga da Wuhan. L' ipotesi spiegherebbe perché così tante persone, che dichiarano di non aver avuto alcun contatto, anche indiretto, con persone provenienti dalla Cina o che, addirittura, sono rimaste confinate nelle loro case, siano risultate positive ai tamponi ».

Il virologo Tarro spiegò che un virus può mutare in appena cinque giorni ma, sulla sostanziale “differenza” del virus presente in Italia con quello di Wuhan c’era già uno studio (Guizhen Wu et al. New coronavirus genome. The Lancet, 29 Jan 2020) riportato anche nella dichiarazione del dal dott. D’Anna, che evidenziò come ben 5 nucleotidi fossero differenti. Un po’ troppi per i pochi mesi intercorsi tra la segnalazione dei primi casi in Cina al contagio in Lombardia.

Nell' ultime dichiarazioni rilasciate in questi giorni, il virologo spiega
« Se il virus ha come sembra una variante cinese e una padana, sarà complicato avere un vaccino che funzioni in entrambi i casi esattamente come avviene per i vaccini antinfluenzali che non coprono tutto ».

Giulio Tarro è un virologo di fama internazionale, discepolo di Albert Sabin – padre del vaccino contro la poliomelite – di cui ha diretto il laboratorio dopo la scomparsa. In Italia, invece, è molto discusso anche per i frequenti scontri a distanza con la star del web e della TV Roberto Burioni:
« Non voglio fare polemica, ma è curioso – dice Tarro – che ancora si ascolti chi a inizio febbraio diceva che il rischio di contrarre il virus fosse zero perché in Italia non circolava, quando invece era già in giro da tempo ».

E parliamo del 1° febbraio quando Burioni, all' ennesima costante presenza nel programma di Fazio Fazio, in merito alla possibilità di contagio da Codiv-19, disse « In Italia, il rischio è pari a zero ».

Il link diretto a questo post di Burioni
https://twitter.com/robertoburioni/status/1229188654490406913

Il dr. Burioni è più una star dei social e della Tv visto che, oltre ai suoi commenti arroganti nei confronti degli utenti che gli scrivono sulla sua pagina Facebook, risulta esser stato bocciato ad un concorso per la cattedra di Catanzaro con soli 6 candidati presentati.

A differenza di Burioni, Tarro ha isolato il vibrione del colera a Napoli, ha combattuto l’epidemia dell’Aids e ha sconfitto il male oscuro di Napoli, il virus respiratorio ‘sincinziale’ che provocava un’elevata mortalità nei bimbi da zero a due anni affetti da bronchiolite.
Assieme all' esimio dr. Albert B. Sabin, ha studiato l’associazione dei virus con alcuni tumori dell’uomo presso l’Università di Cincinnati, Ohio, dove Giulio Tarro è stato collaboratore di ricerca presso la divisione di virologia e ricerche per il cancro del Children Hospital (1965-68) e quindi assistant professor di ricerche pediatriche del College of Medicine (1968-69).
È stato Ricercatore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e del National Cancer Institute (USA) a Frederick, Maryland, è stato antesignano della diagnosi e della terapia immunologica dei tumori e coordinatore dell’ipertermia extracorporea in pazienti con epatite C per il First Circle Medicine di Minneapolis. Ha scoperto la causa del cosiddetto “male oscuro di Napoli”, isolando il virus respiratorio sinciziale nei bambini affetti da bronchiolite. Grande ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica, ha ottenuto numerosissimi riconoscimenti.

TROPPA ESAGERAZIONE INTORNO 
AL NUOVO CORONAVIRUS 
Giulio Tarro (a sinistra) e Albert Sabin (a destra)

« Né per la prima Sars, né per la sindrome respiratoria del Medio Oriente sono stati preparati vaccini, si è fatto, invece, ricorso agli anticorpi dei soggetti guariti » spiega Tarro il quale è convinto che intorno al Covid-19 ci sia molta esagerazione perché pur essendo “un virus un po’ particolare, fortunatamente non ha la stessa mortalità della Sars e neppure della Mers che uccideva un malato su tre. Oggi non lottiamo contro l’Ebola, ma il nostro nemico è una malattia che non è letale per quasi il 96% degli infetti.

Così come riportato dalle statistiche dell' Istituto Superiore di Sanità, su 162.488 casi totali, ci sono stati 21.067 decessi, quindi, solo 12,96 % dei contagiati muore. Una percentuale molto bassa.

Il virologo Tarro conclude
« L’allarme è fonte di stress e lo stress, paradossalmente, determina un calo delle difese immunologiche. Lo sanno tutti gli esperti, eppure ogni giorno assistiamo a questi inutili numeri che comunica la Protezione civile. Sono dati che non vogliono dire nulla: non conosciamo il numero preciso dei contagiati e di conseguenza ci ritroviamo di fronte a un tasso di mortalità altissimo. Se andiamo a vedere alcuni studi inglesi, però, scopriamo che gli infetti sarebbero molti di più: secondo uno studio dell’Università di Oxford addirittura il 60-64% dell’intera popolazione; per l’Imperial College almeno 6 milioni. Con queste stime il tasso di decessi si abbassa enormemente. Credo che arriveremo sotto l’1% come in Cina ».


FONTI E LINK UTILI

Commenti

  1. Infatti, finalmente qualcuno che riporta una realtà un po' più "normale"...

    Moz-

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    1. Vero! Anche se, alla fine, ogni virologo dice la sua e questo ci fa capire che, in sostanza, nessuno ha capito bene la situazione.

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  2. Il tweet di Burioni non lo trovo sul suo profilo ... siamo certi che non è un fake ?

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    1. Ciao.
      Ecco il link al tweet di Burioni datato 17 febbraio.
      https://twitter.com/robertoburioni/status/1229188654490406913

      Grazie per il tuo commento così posso aggiungerlo all' articolo.
      Buon proseguo a te

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  3. I virologi ancora non conoscono questo virus.

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    1. Sì, e ognuno dice la sua, e nessuno è d'accordo con gli altri.

      Elimina

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