
Dai dati delle ultime statistiche effettuate
su un campione di giovani dai 12 ai 15 anni
risulta, tra i tanti problemi che li affliggono
( abuso di alcool, fumo ed ecstasy ), quello della
Facebook-dipendenza.
Questo post non è il solito post moralista
sui possibili effetti etcetera etcetera,
ma sui
possibili profili sui quali ci si
imbatte nel social network.
Scopri anche tu a quale di questi
fa parte il tuo profilo su Facebook.
IL COMUNE MORTALESono rarissimi, sono coloro che si collegano di rado,
hanno pochi amici aggiunti al proprio profilo
( alcuni anche solo 10 ), e di questi molto spesso
quasi tutti li conosce di persona ( colleghi di lavoro,
amici, famigliari ).
L' OSSESSIONATO GIOCATORE
Ha più di
mille amici, ma non ne conosce neanche uno.
Aggiunge amici perchè gioca ad uno dei quei terribili
giochi su Facebook dove si crea una
fattoria, un
bar,
ed ha bisogno di amici al profilo per poter guadagnare
più punti nel gioco e
progredire di livello.
Peccato che il suo livello 'reale' si abbassa.
Non si sa se questa gente ha un lavoro, o se ce l'ha
faccia qualcosa nel suo ufficio oltre che piantare robe
nell'
orto virtuale della sua fattoria.
Accade che i giocatori più incalliti siano anche
madri di famiglia.Ovvio che non siamo più nell' epoca
della donna che tutto il giorno puliva casa e cucinava,
ma di certo se all' ora di pranzo giochi o chatti su
Facebook,
la cena chi la prepara al tuo marito che
torna a casa?
PER CAUSE SOCIALI
Sembra il profilo di un depresso, ma in realtà
è il profilo di un qualcuno che si batte per
cause sociali.
Una giovane che si batte per i diritti dei cani
ha un profilo di
4990 amici (
il limite massimoconcesso dal sito per singolo profilo ) e crea altri
profilo sempre suoi per aggiungere altri amici.
La sua vita nel web è un continuo aggiornarnamento
ai contatti di ingiustizie subìte dagli animali,
e le iniziative create.
Certo, spesso succede che più della metà dei contatti
perde entusiasmo e finisce per
ignorare il profilo.
Questi crederà d' esser visto da tutti, ma in realtà
commentano in pochi ( rispetto al numero dei suoi contatti )
e agiscono nella realtà in pochissimi.
LA STAR E IL DEPRESSO
Sulla falsa riga di questo profilo ci sono la
Stare il
Depresso.
Tutti e due hanno al proprio profilo migliaia di amici.
Entrambi sono
isolati dal mondo. Colui che chiameremo
'Star' crede d'essere
famoso nel suo campo, conosciutissimo,
e continua a creare robe, aggiungere amici, commentare robe
di amici per non perdere notorietà.
Il Depresso aggiunge amici di continuo perchè ha forse
problemi nella realtà, e quindi per
evadere da questi
si getta nel mondo virtuale dove si sente invece a suo agio,
conosce gente virtuale, vive meglio, o pensa di
vivere meglio.
La
quantità di ore passate al computer sono tantissime,
anche
10-15 ore. Il punto critico è quando il soggetto
rifiuta di rendersi consciamente conto della reale
quantità di ore passate nel web.
La loro vita si svolge lì e solo lì.
Spesso uno dei due ha una
identità fittizia, irreale su
Facebook. Ha un
nome di fantasia, foto non sue che fa
credere sue, parla con contatti creati da lui stesso
( come se gli altri non sapessero che parla da solo )
e non lascia trapelare nulla della sua vita reale.
Entrambi solo isolati dal resto del mondo, tant'è che
nella vita reale capita che in testa abbiano persone
conosciute nel web, cose da fare sui giochini di Facebook
appena seduti davanti al computer.
IL MANIACO SESSUALE
Ha sempre migliaia di amici, falsa identità, ma
cerca
appuntamenti al buio. Beh questo profilo
lo si trova anche su altri siti, e su Facebook
non poteva mancare.
IL PEDOFILO
E infine il profilo più triste. Molti adulti che nel web
si fingono bambine e bambini ed
adescano dei veri bambini.
Purtroppo oggi gli stessi genitori sono in balìa del PC
e quindi non controllano in nessun modo i loro figli.
La tecnologia si è sviluppata in modo
esponenzialenegli ultimi 10 anni. I ragazzini oggi hanno troppo,
e
il troppo come si sa stroppia.
La tristezza di FacebookPersonalmente mi rattrista vedere giovanissimi
su Facebook che si lasciano immergere in modo
così assiduo e maniacale. Ormai son pochi quelli
che aprono blog, scrivono le loro idee, le confrontano
con quelle degli altri, curiosano nel web in cerca
di risposte ai loro quesiti.
La mia gioventù è stata assente da Facebook ( e da Internet
e cellulari fino ai 14 anni ) e dico che era una vita migliore,
più viva e più intensa di quella che subiscono i giovanissimi
d' oggi.
Anzi era semplicemente un VERA VITA.
Da grandi se ne pentiranno d' averla sprecata così.
Di seguito il link al post dell' altro mio blog
dove c'è ( per chi vuol farlo ) un Test per
scoprire quale è il vostro profilo Facebook.
http://siddharthasupermix.blogspot.com/2010/12/quale-e-il-tuo-profilo-su-facebook.htmlArticolo di Lapenna Daniele