Ecco il reale metodo usato per costruire le piramidi egizie: la tecnica dell' acqua del Nilo

di Lapenna Daniele


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Come sono state costruite le tre piramidi della piana di Giza, in Egitto?
È una domanda ancora oggi di difficile risposta nonostante vari ingegneri abbiano proposto diverse tecniche che sarebbero state utilizzate dagli antichi egizi.

Dieter Arnold, un egittologo tedesco, propose una rampa che seguiva la via centrale della piramide, una specie di strada in salita che avrebbe portato i blocchi sino alla piramide in costruzione.
Mark Lehner, un archeologo statunitense, invece, propose una rampa che costeggiava l' intera struttura, a forma di spirale, come una scala larga a chiocciola.
Knud Holscher, un architetto danese, invece, ideò una rampa a zig-zag, secondo lui, più comoda.

Molti egittologi concordano sul fatto che le rampe siano il più probabile dei possibili metodi utilizzati per sollevare i blocchi, anche se precisano che si tratta di un metodo incompleto, che deve essere completato da un altro mezzo. Prove archeologiche riguardanti l'uso delle rampe sono state trovate presso la Grande piramide di Giza e presso altre piramidi.
Il metodo più accettato per l'uso delle rampe è l'uso delle leve. Le prove archeologiche dimostrano solo l'esistenza di piccole rampe e camminamenti inclinati, non qualcosa che potrebbe essere stato utilizzato per la costruzione di buona parte del monumento. Ad aggiungere incertezza c'è il fatto che sembrano esistere molte prove che ipotizzano l'uso di metodi non-standard o ad hoc nella costruzione delle piramidi.

Il problema è che, per permettere di avere una rampa non troppo ripida, essa sarebbe dovuta esser molto lunga. Forse, ipotizzano molti archeologi, fu costruita e mantenuta solo il tempo necessario per costruire la piramide, per poi esser distrutta.

Poi c'è chi propone una teoria più semplice: l' uso di antiche evolute tecnologie con l'aiuto di alieni, ma forse c'è un altro metodo ancora poco conosciuto che è meno fantascientifico e più... fisico. In tutti i sensi. Andiamolo a vedere.


LA FATICA NON L' HA FATTA L' UOMO, MA L' ACQUA!
I più illustri (e non) ingegneri del mondo hanno proposto varie tecniche, come quella che vediamo nella foto a lato: bastoni di legno adagiati a terra, il blocco di pietra calcarea sopra, e decine e decine di uomini che spingevano il grosso masso sino al punto dove si stava costruendo la piramide.
Senza dubbio una tecnica interessante e che risponde ai quesiti, ma dispendiosa di energia umana ma, soprattutto, di tempo, infatti si doveva, ogni tot metri, prendere i bastoni lasciati dietro e portarli avanti, sulla strada ancora da percorrere, sino ad arrivare alla costruzione.

Qualcuno, invece, si è posto la domanda che, probabilmente, si posero anche gli antichi egizi: e se lo sforzo lo facesse qualcun altro? Ad esempio, l' acqua?
Tutti (o almeno chi ha dei ricordi in merito alle materie scolastiche) ricordiamo e conosciamo il principio dei vasi comunicanti: si tratta di un principio fisico secondo il quale, presi due o più vasi tra loro comunicanti, inserendo un liquido, questo raggiunge lo stesso livello in ogni contenitore. Qui potete vedere una gif animata.

Inoltre, c'è da ricordare anche la Legge di Pascal, scoperta nel 1646 dal matematico e fisico francese secondo la quale, se un liquido è compresso, questo esercita una pressione che si ripercuote per tutta la stessa sostanza, fornendo, di risultato, un' energia potenziale.

L' IDEA GENIALE DI MASSEY
Quando il responsabile del progetto di costruzione, Chris Massey, partì per un viaggio a sorpresa in Egitto, sembrò che fosse in un momento di relax: una crociera lungo il Nilo, un giro in mongolfiera sulla Valle dei Re, il sole preso sulle rive del Mar Rosso e visite guidate alle strutture antiche più spettacolari del mondo..
Ma, ovunque guardasse, si poneva interrogativi circa le teorie sulla costruzione delle piramidi, dei templi e delle tombe dei faraoni: se i blocchi di calcare sono stati realmente trascinati su una rampa di mattoni di fango collocata in cima alla Grande Piramide, dove sono le prove di questa enorme rampa? In che modo materiali come rulli di legno e mattoni di fango possono aver subìto la pressione da parte delle tonnellate di pietra trascinatevi sopra? Migliaia di uomini avrebbero dovuto trascinare i blocchi di costruzione attraverso il deserto, nel caldo torrido, per ore, giorni, e decine di anni: come hanno fatto a sostenere una simile fatica e a non abbandonare il progetto ma, anzi, costruendone delle altre?
Sicuramente ci deve essere stato un modo più semplice pensò Massey. Allorché si guardò intorno e vide la più grande risorsa disponibile per gli egiziani: le acque del potente Nilo.

I BLOCCHI NELL' ACQUA
Il principio è semplice e geniale 
(clicca sulle immagini per ingrandire):

1] Tramite un sistema di canali, gli stessi che egizi utilizzavano per irrigare i campi trasportando le fertili acque del Nilo nei loro terreni coltivati, si conduceva l' acqua sino al tronco di piramide avente una specie di bacino attorno, il quale raccoglieva l' acqua, e dei canali che conducevano alla base superiore.

2] I blocchi di pietra calcarea erano pesantissimi, da un minimo di due, sino alle settanta tonnellate. Come avrebbero potuto spostarle?
Sistemarono, legandoli con delle corde, pelli e stomaci di animali sopra i blocchi: uno stomaco vuoto, gonfio, ben chiuso, era come un pallone da calcio il quale, avendo al suo interno solo dell' aria, galleggia se immerso in un liquido.
Se legaste dei palloni a un oggetto pesante e lo gettaste nel mare, cosa accadrebbe? Semplice, che questo oggetto galleggerebbe e sarebbe facilmente trasportabile

3] Il trasporto sul Nilo sarebbe stato facilissimo, e condotto non da esseri umani, ma dagli animali.
Legando una corda a un bue, questi non faticava così tanto a trascinarli, visto che il Nilo permetteva di alleggerire il loro peso potendone condurre più di uno alla volta.
Avrebbero galleggiato sino alla rampa di accesso alla piramide in costruzione, per poi esser condotti ai canali obliqui.

4] Questa è la parte più straordinaria del tragitto che mostra come, con l' intelligenza, è possibile fare cose che la forza umana, da sola, non è in grado di fare.
Utilizzando la forza che permette di portare l'acqua nelle nostre case, i blocchi sarebbero stati probabilmente spinti nel tunnel ermeticamente chiuso, ma pieno di acqua, che li avrebbe sospinti sino alla "terrazza provvisoria" della Grande Piramide.
Aprendo la chiusura, si sarebbero trovati lì dove sarebbero stati sistemati.

5] Chiudendo e aprendo i canali, che fungevano da piccole dighe, si riempivano e svuotavano i bacini, permettendo il passaggio dei blocchi.
Slegando le parti animali da questi, si sarebbero posizionati facilmente nella parte desiderata, senza alcuno sforzo fisico immane.
Ripetendo il procedimento per i blocchi successivi, avrebbero proceduto alla costruzione dell' imponente monumento senza far svolgere ai costruttori dei lavori debilitanti e pericolosi.
Infatti, se ci pensiamo, a cosa servirebbe impiegare i lavoratori in compiti pericolosi dove potevano non solo rischiare la vita, ma anche farsi male a tal punto da non poter più lavorare? Ricordiamo che è stato provato come i lavoratori non fossero degli schiavi, anzi, erano ben pagati, avevano un villaggio vicino al luogo di lavoro dove mangiavano e avevano anche assistenza medica nel caso di infortuni, e un' alimentazione varia e ricca. Quindi, nessuna schiavitù.

Ecco, di seguito, i video della teoria esposta da Chris Massey.
Mentre nel primo video vediamo il procedimento con una splendida animazione virtuale della piana di Giza, nel secondo possiamo ascoltare la sua spiegazione del prototipo da lui stesso costruito, con il quale dimostra come la teoria abbia una reale base scientifica.




In questo video, invece, uno youtuber prende la tecnica esposta da Massey, ma la applica alla piramide parlando di energia. In effetti, però, la stessa tecnica potrebbe esser stata anche utilizzata per qualcos' altro: notando la sezione della piramide di Cheope (vedi la prima immagine a inizio articolo), si nota come i corridoi abbiano una certa pendenza e che, se riempiti di acqua, potrebbero trasportare qualcosa (come proprio altri blocchi di pietra) dalla base sino alle zone superiori.
Pensiamo ai blocchi che Howard Vyse, l' antropologo ed egittologo britannico, si trovò davanti quando entrò nella Grande Piramide: massi di pietra cubici ermeticamente incastrati nel corridoio che conduceva alla cosiddetta "camera del Re". Come furono collocati in quel punto?


In merito alle grande costruzioni e alla ricerca del metodo utilizzato dagli antichi costruttori, ecco due video interessanti che vi riporto.
Il primo è molto breve: si tratta dell' esperimento effettuato da degli archeologi, assieme a un gruppo di costruttori navali. Si è trattato di spostare un clone di Moai tramite delle corde. L' esperimento è riuscito.
Sono quasi 1.000 statue che occupano i 163 chilometri quadrati dell' isola di Pasqua (Rapa Nui nella lingua locale), grande solo 163 kmq: le statue più grandi pesano 74 tonnellate con un'altezza di circa 10 metri. Le statue furono scolpite nella roccia e trasportate sino alla costa, dove furono sistemate una accanto all' altra.


Il secondo video è l' esperimento dell' utilizzo di una ingegnosa tecnica per spostare gli enormi massi, pesanti anche questi diverse tonnellate, del complesso di Stonehenge.
I mezzi costruiti dall' uomo che vedete nel video permettono lo spostamento persino di un' abitazione in legno, senza che vi siano decine di uomini. Senza dubbio una grande idea.



La teoria è confermata dal ritrovamento di un papiro egizio.

LINK E FONTI
  • https://it.wikipedia.org/wiki/Principio_dei_vasi_comunicanti
  • Come furono costruite le piramidi:
    1° video - https://www.youtube.com/watch?v=TJcp13hAO3U
    2° video - https://www.youtube.com/watch?v=rxFXsoqbfrk
  • http://www.nature.com/news/easter-island-statues-walked-out-of-quarry-1.11613
  • https://www.youtube.com/watch?v=5u0NzJNCgMc
  • http://www.altrogiornale.org/nella-piramide-cheope-ce-stanza-dei-misteri-forse-quella-del-tesoro/
  • https://www.youtube.com/watch?v=jD-EMOhbJ9U&list=PL2LybaYRqevVEkXhmZswlzAviCM-k8qLt&index=13

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