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Come mai quando un individuo di nazionalità non italiana commette un reato, gli si vuole bruciare casa ( o si vuole bruciare proprio l' individuo ) e si fanno fiaccolate la sera stessa del reato, ma quando lo fa un italiano, nessuno vuole bruciare la casa del individuo che ha commesso il reato?
Moltissimi italiani sono come le barchette di carta poggiate sul pelo dell' acqua: non scelgono come muoversi, ma vanno dove spira il vento. Vi lascio scoprire a voi qual è "il vento" nella metafora della vita sociale. Vabbé, vi dò una mano: inizia per "poli" e finisce per "tici".
L' articolo che scrivo è solo il pretesto, anzi, la goccia che fa traboccare un vaso già traboccato.
L' ultima notizia di cronaca dei rom che hanno investito quelle persone a Roma ( questa la news ) è infatti solo un pretesto. Una notizia che è stata su tutti i media, a differenza di altre notizie ( tipo questa ) che, quando gli investitori ( definiti da me, in questo post, coloro che investono con il proprio veicolo dei pedoni o altre auto ) di persone sono italiani, non si fa cenno della nazionalità, e nessuno incita ad incendiargli la casa.
Anche se investe, uccide e fugge compiendo omissione di soccorso, come leggiamo da quest' altra news proprio avvenuta in contemporanea con quella dei rom di Roma, nessuno vuole incendiare la casa del colpevole. Mannaggia alla pupazza però l' individuo è italiano e quindi nessuno vuole incendiare niente. Accidenti!
Gli intervistati in merito alla notizia dei rom investitori si dimostrano già degli ignorantoni: ai microfoni dei tg dicono "devono cacciarli e rimandarli al Paese loro". Peccato i rom siano una popolazione nomade, originari di diverse nazioni ma non appartenenti a nessuna nazione. E vabbé, ma mica tutti siamo informati!
I tg e dei programmi in particolare poi seguitissimi nonostante abbiano solo il compito di proseguire l' azione di indirizzazione della massa verso l' odio del non italiano. Gli intervistati Poi iniziano con "andiamo ai loro campi e li bruciamo tutti! Bruciamo il campo e anche loro! Hanno rotto, questi sono tutti assassini e ladri!" una generalizzazione che fa paura quando la si ascolta non su una, non su dieci, ma su milioni di bocche.
Peccato poi che quando lo stesso reato lo faccia un italiano, non riscuote cotanto successo né sui media nazionali, né sulle bocche degli italiani ( questo articolo è un esempio ).
Nessuno, e dico nessuno di questi italiani che cavalcano l' onda degli incitamenti razziali dei vari politici e dei vari giornalisti ( o pseudo giornalisti ) ha capito che stanno aizzando il popolo all' incazzo massimo, indirizzandolo non verso coloro che per più di centocinquant' anni ( e non 20 anni come alcuni continuano a dire ) hanno pensato prima ai loro interessi, e poi a quello del popolo, no,.. ma verso una categoria di persone.
Uso una metafora, visto che amo la chiarezza ( a differenza di molti ):
lo scienziato è il politico, e i topi sono il popolo.
Lo scienziato prende una decina di topi neri, e la mette nella stessa gabbia dove vivono già dei topi, ma di un' altra razza, sono bianchi. Lo scienziato dimezza il cibo e poi, quando un topo della razza bianca ruba il cibo o uccide un topo bianco, quindi della stessa razza, lo scienziato dà del cibo e distrae i topi. Il topo bianco è un cattivone, ma poi i topolini dimenticano presto, e il topino dopo un pò di tempo rientra nel gruppo, come se niente fosse. Quando invece un topo nero mozzica un topo bianco, lo scienziato incita i topi bianchi invitandoli ad attaccare il topo nero. Il topo nero è attaccato da tutti i topi bianchi che se lo mangiano vivo.
Morale della favola:
se dovete prendervela con la gente ( o con dei topi ), prendetevela in base al reato commesso, e non in base alla razza. Grazie.