Nel 1997 lo scienziato Donald Burke pose i Coronavirus come possibili cause di pandemie del futuro


Le epidemie degli ultimi decenni hanno portato gli scienziati a studiare la diffusione di alcuni pericolosi virus. Donald S. Burke, uno dei maggiori esperti mondiali in merito alle malattie infettive, parlò del Coronavirus come protagonista delle future pandemie


Questa volta non parliamo di preveggenza o informazioni segrete conosciute da decenni, ma di studi realizzati da uno scienziato affermato.
Stiamo parlando di Donald S. Burke, uno dei maggiori esperti mondiali di prevenzione, diagnosi e controllo delle malattie infettive di rilevanza globale in particolare HIV/AIDS , epatite A e influenza aviaria. È professore universitario di scienze della salute e politica all'Università di Pittsburgh, Pennsylvania (Usa). La sua ricerca ha abbracciato una vasta gamma di attività scientifiche, tra cui lo sviluppo di nuove diagnosi, studi sul campo, studi clinici sui vaccini, modellistica computazionale delle strategie di controllo dell'epidemia e analisi delle politiche sanitarie.

Prima di trasferirsi a Pittsburgh, il dott. Burke era professore di salute internazionale e professore di epidemiologia alla Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health e professore di medicina alla Johns Hopkins School of Medicine. In precedenza era stato coinvolto nella ricerca sulle malattie infettive per diverse agenzie governative statunitensi, ritirandosi dal Corpo medico dell'esercito americano come colonnello dopo 23 anni di servizio. Ha tenuto conferenze sulla storia della microbiologia e dei vaccini.

1997: IL CORONAVIRUS ERA GIÀ 
UNA MINACCIA PER IL FUTURO
Nel 1997, il dott. Donald Burke, in un suo studio, in merito agli anni a venire, focalizzò l' attenzione sui virus e in particolare sui ceppi come i coronavirus e i virus influenzali come possibili protagonisti delle epidemie del futuro. Negli ultimi 15 anni, i casi di SARS, A/H1N1, Ebola e Zika, sembrano aver confermato questa previsione.

A differenza di altri microorganismi come batteri, funghi e protozoi, che pure sono responsabili di flagelli mondiali del calibro della malaria e della tubercolosi, i virus mutano più velocemente, aumentando le probabilità di diffondersi e acquisire proprietà potenzialmente letali per l’uomo.


IL VERO PERICOLO NON SONO LE GUERRE,
MA LE PANDEMIE
Il giornalista scientifico David Quammen, nel suo libro "Spillover" pubblicato nel 2012 ricostruì minuziosamente la storia di tutte le epidemie (quando il virus si diffonde a livello locale) e pandemie (quando la diffusione avviene su scala mondiale) sino agli ultimi di SARS ed Ebola

Nel testo spiega che la domanda da porci non è più « Quando scoppieranno nuove epidemie o pandemie? » ma « Quando scoppieranno? In che modo? Che impatto avranno? ».
E sono queste che permettono la distruzione dei popoli, il divario sociale e la conquista di nuove terre, un po' come accadde con la conquista delle Americhe da parte degli europei a partire dal XVI secolo. Nel libro "Armi, acciaio e malattie" il biologo e premio Pulitzer Jared Diamond spiega come certe epidemie abbiano addirittura accelerato lo sviluppo di alcune civiltà a scapito di altre, contribuendo al divario economico e politico tra nord e sud del mondo.


FONTI E LINK UTILI

Commenti

Attenzione

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.
Alcuni testi o immagini inserite in questo blog sono reperite in internet e, pertanto, considerate di pubblico dominio. L'autore del blog non è responsabile dei siti collegati tramite link né del loro contenuto che può essere soggetto a variazioni nel tempo.
Se possiedi il copyright di qualche immagine presente nel blog, basta che tu mi invii una mail con i dettagli ed io provvederò ad eliminarla.

Potrebbe interessarti

Post più letti