«Far sentire felici anche i bambini poveri».I bambini sardi incontrano quelli del Senegal ai quali donarono regali a Natale


A Mògoro, in occasione della fiera dei prodotti di artigiani sardi e senegalesi, vi è stato l' incontro fra i bambini sardi e quelli africani. L' anno scorso, con un progetto teatrale tenutosi a Natale, i piccoli donarono un regalo ai bambini meno fortunati. Oggi si sono incontrati. «Sono contento di aver fatto sentire felice anche i bambini più poveri» commenta un bimbo sardo.


In occasione di uno spettacolo teatrale portato in scena l'anno scorso in occasione delle festività natalizie dal Teatro Tragodia e i bambini sardi, si decise, quasi per gioco, di ideare un' iniziativa volta a realizzare lo spirito della festività.

Ogni bambino decise di rinunciare ad un proprio giocattolo per donarlo ai bambini meno fortunati. I piccoli sardi così fecero.
Oggi, in occasione della fiera dei prodotti dell' artigianato sardo, i bambini senegalesi che ricevettero i regali, accompagnati da artigiani africani, si sono incontrati a Mogoro dove hanno festeggiato e giocato.

«Un'occasione di confronto che prende le mosse dagli ottimi prodotti realizzati dagli artigiani sardi e senegalesi. Tra i due mondi ci sono tanti elementi comuni e affinità che rendono più facile il dialogo. Sardegna e Senegal non sono realtà lontane e la Regione, con intese e iniziative in corso di realizzazione nel Paese africano, è impegnata nel rafforzamento delle relazioni da cui possono scaturire vantaggi reciproci » ha commentato l'assessore regionale Filippo Spanu, presente alla fiera assieme a Issakha Diop, sindaco della città senegalese di Pikine Est.

Ai bambini sardi intervistati gli è stato chiesto se sono stati felici di aver incontrato i bambini ai quali avevano donato i loro giocattoli: « così possiamo fargli vedere chi gli ha dato i regali. Li possiamo conoscere meglio e possiamo anche giocare con loro » rispondono.

Sottlineano che sono contenti perché possono fare nuove amicizie e nuove esperienze ed uno di loro sottolinea che è stato bello «far sentire anche i bambini poveri più felici».

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