Caccia ai colpevoli

di Lapenna Daniele


È lo sport preferito di certi politici ora al governo: dare in pasto alle bocche (del popolo) affamate di vendetta un nemico, un colpevole, un qualcuno con cui prendersela e urlare «Lo sapevo, è tutta colpa loro!».

Si inizia a condividere ossessivamente sui social i propri pensieri, le proprie teorie su ciò che i colpevoli - che non sono passati dal “presunti” ma sono nati immediatamente come “certi”- hanno ideato e compiuto, atti i quali hanno provocato l’evento scatenante l’indignazione.
Poco importa se le accuse non hanno un briciolo di fondamento: l’importante è colpire, accusare, indignare, e colpevolizzare. Sì, ma sempre gli altri.

Se notiamo un incendio non chiamiamo nessuno, tanto c’è stato già qualcuno che ha chiamato i vigili del fuoco; se una struttura è fatiscente, non avviamo alcuna autorità, tanto non interverranno mai; se scopriamo un evasore fiscale, non denunciamo nulla, perché tanto rubano tutti, anche noi, e quindi, perché denunciare un “collega”?

Però, se l’Italia va male, è sempre colpa degli altri.

Cade un ponte o un edificio, e tutti gli utenti dei social diventano ingegneri e architetti; scoppia un’epidemia, si parla di farmaci, e tutti diventano dottori; un individuo viene arrestato, e tutti diventano esperti investigatori.
Basta un qualsiasi evento, e spuntano, come funghi, esperti di ogni tipo, dagli economisti agli ingegneri biochimici, i quali ci spiegano i segreti e le verità di questi fatti.
Guai a contraddirli!

Iniziamo ad ammettere di essere ignoranti in certi argomenti ed evitiamo di accusare o seguire l’indicazione delle accuse di individui che amano mandare al patibolo qualcuno ancor prima che si sia aperto un processo.
Questi soggetti sono riusciti persino a convincere le persone - le quali si credono esperti di giurisprudenza - che “indagato” significhi “colpevole” e che basti un’ accusa ripetuta da molti per decretare un soggetto come colpevole, rischiando che verrà ricordato tale anche se non avrà avuto per nulla a che fare con il misfatto.

Informiamoci, sempre, capiamo le situazioni leggendo tanto, ma cerchiamo di comprendere i nostri limiti.
Evitiamo di accusare senza avere le prove in mano ricordandoci che i governanti, pur di ottenere e mantenere il potere, gettano fango a destra e manca, mettono i cittadini gli uni contro gli altri, indebolendo il popolo, assicurandosi un trono sul quale potranno dettar legge - credendo di esser al pari di imperatori - per gli anni a venire.

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