Reddito di Cittadinanza: Associazioni denunciano Governo italiano su requisito residenza di 10 anni


Diverse associazioni dei diritti dei cittadini e associazioni di avvocati, il 19 novembre 2020 hanno depositato una denuncia alla Commissione Europea chiedendo che Bruxelles apra una procedura di infrazione contro l’Italia in relazione al requisito di 10 anni di residenza in Italia per l’accesso al reddito di cittadinanza


Tra i diversi requisiti per veder approvata la propria domanda per ottenere il Reddito di Cittadinanza c'è quello della residenza in Italia da almeno 10 anni (dei quali, gli ultimi due in maniera continuativa, dunque senza interruzione di residenza in Italia per 2 anni).
Questo requisito apparve, come giusto che è, incostituzionale e discriminatorio ma ad oggi, a quasi due anni dall'approvazione del decreto-legge n.4 del 28 gennaio 2019 (convertito con la legge n.26 del 28 marzo 2019), nulla è cambiato, per questo diverse associazioni hanno optato per chiedere l'intervento dell' Unione Europea per sanzionare il governo italiano e condurlo a modificare questo requisito che non è discriminante solo verso gli stranieri, ma anche verso gli italiani emigrati all'estero che sono tornati in Italia.

GLI STRANIERI E GLI ITALIANI ESCLUSI DAL BENEFICIO
I dati INPS riportano che solo l'8% dei cittadini extra UE sono percettori di RdC o PdC (Pensione di Cittadinanza) mentre solo del 5% i cittadini UE. Considerando che il 27% degli stranieri (Ue ed ExtraUE) sono in condizione di povertà assoluta (contro il 6% degli italiani), la situazione è preoccupante. Se, a questi, aggiungiamo anche gli italiani che sono rientrati da un'esperienza all'estero da meno di 10 anni, ecco che la platea di poveri senza sostegno economico aumenta.

LA DENUNCIA INVIATA A BRUXELLES
Nel documento di denuncia inviato al Parlamento Europeo si riporta la violazione degli artt. 18 e 45 TFUE,  del  regolamento  492/2011, della  direttiva  2004/38 e delle direttive 2003/109 e 2011/95.

Le associazioni sottolineano che all’art. 1 del d.l. n.4/2019 definisce espressamente il RdC come "una misura fondamentale....di contrasto alla povertà”ma, nei fatti, non lo è.
Il requisiti della cittadinanza in Italia non è contestato se non nella durata di 10 anni risultando discriminatoria nei  confronti  dei  lavoratori  di  altri  Stati membri e non. Inoltre, l'accesso al mondo del lavoro determina, come da sentenza della Cassazione n.342/09 del 2012, la parità di accesso ai trattamenti messi in essere dallo Stato italiani.

Se lo Stato italiano, per mezzo della Legge Tremaglia, permette oggi, agli italiani residenti all'estero, di votare per le elezioni che si svolgono in Italia (nonostante abbiano residenza altrove e appaia anomalo che possano decidere le sorti della nazione in cui non vivano più), è assurdo non conceda aiuti a chi in Italia ci vive, ha pagato le tasse, ha lavorato e versato contributi.
C'è da sottolineare che la proposta iniziale, quella depositata alla Camera dal MoVimento 5 Stelle nel 2013, e rigettata da tutti gli altri partiti, non prevedeva tale requisito anzi, ne prevedeva di meno stringenti con somme più elevate (qui l'articolo dettagliato).

Le associazioni invitano il Governo e il Parlamento a intervenire al fine di rimuovere le illogiche e ingiuste limitazioni in danno dei cittadini stranieri e non solo. Ecco di seguito le associazioni della denuncia esposta:

  • ASGI – ASSOCIAZIONE STUDI GIURIDICI SULL’IMMIGRAZIONE APS
  • APN – AVVOCATI PER NIENTE ONLUS
  • NAGA  – ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO PER L’ASSISTENZA SOCIOSANITARIA E PER I DIRITTI DI CITTADINI STRANIERI, ROM E SINTI
  • L’ALTRO DIRITTO – ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO


Il documento dettagliato della denuncia
https://www.asgi.it/wp-content/uploads/2020/11/La-Denuncia.pdf

L'articolo di Enrico Traversa
https://www.asgi.it/wp-content/uploads/2020/12/LArticolo.-pdf-1.pdf

FONTI E LINK UTILI


Commenti

Posta un commento

Scrivi la tua opinione, ma sempre nel rispetto di tutti

►Per visualizzare gli ultimi post, cliccate su "Carica altro..."
►Per proseguire nella lettura dei post precedenti, clicca su "Post più vecchi"
► Per rimanere aggiornato sui nuovi commenti in risposta al vostro, cliccate su "inviami notifiche". I nuovi commenti arriveranno direttamente alla vosta casella di posta elettronica.
Potrete cancellare l' iscrizione con un click nella mail che riceverete ("annulla iscrizione").
L' iscrizione (ovviamente) è gratuita.

► Mi scuso per attivato, ancora una volta, la moderazione commenti ma gli utenti fake e quelli che postano Spam inondano il blog di commenti pubblicitari e/o link a siti malevoli.
Ringraziandovi per il vostro supporto, provvederò all' eliminazione dei commenti sgradevoli.

Grazie e rispetto per tutti

Attenzione

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.
Alcuni testi o immagini inserite in questo blog sono reperite in internet e, pertanto, considerate di pubblico dominio. L'autore del blog non è responsabile dei siti collegati tramite link né del loro contenuto che può essere soggetto a variazioni nel tempo.
Se possiedi il copyright di qualche immagine presente nel blog, basta che tu mi invii una mail con i dettagli ed io provvederò ad eliminarla.

Potrebbe interessarti

Post più letti