Covid-19: il 96,2% dei deceduti in Italia aveva da una a più patologie pregresse. La media dei decessi è 79 anni


Secondo i dati dell' Istituto Superiore di Sanità solo il 3,8% dei deceduti non aveva patologie, o non erano patologie rilevanti. L' età media è di 79 anni. La percentuale di mortalità in Italia è del 13,70% mentre, per l' influenza stagionale, è dello 0,0025%


Gli ultimi dati pubblicati dall' ISS (Istituto Superiore di Sanità) mostrano che solo il 3,8% dei pazienti deceduti, ricoverati per esser positivi al Covid-19, non avevano patologie pregresse.
Il 96,2%  dei deceduti avevano da una a più patologie pregresse.
L' età dei deceduti va dai 40 agli over 90 e l' età media dei deceduti è 79 anni.

I DATI IN ITALIA
L’età media dei pazienti deceduti e positivi a SARS-CoV-2 è 79 anni
In Italia i decessi sono, ad oggi, 28.884. I dati dell' ISS si basano su un totale di 25.452 deceduti.

Di tutti i deceduti:
  • il 3,8% non aveva patologie (o non erano patologie rilevanti)
  • il 14,5% aveva una patologia pregressa
  • il 21,4% due patologie pregresse
  • il 60,3% da tre a più patologie

L' ipertensione arteriosa è la patologia riscontrata nel 69,2% dei deceduti e, a seguire, con il 31,8% il diabete mellito, 28,2% la cardiopatia ischemica, 21% insufficienza renale cronica, 37% altri problemi cardiaci.

IL COVID-19 MENO PERICOLOSO 
DELL' INFLUENZA STAGIONALE
Uno studio del Kobe City General Medical Hospital (Giappone) effettuato su 1.000 campioni di sangue ha rilevato che solo lo 0,01% è deceduto a causa del Covid-19
Questi dati, assieme agli altri che si stanno rilevando in altre regioni della nazione, potrebbero mostrare che il Covid-19, almeno in Giappone, non si è rivelato così mortale.

Ad oggi, nel mondo sono stati registrati
  • 3.534.367  contagi
  • 248.164  decessi

La percentuale di mortalità a livello mondiale è del 7,02%. Il problema, evidenziato da alcuni scienziati nel mondo, ma soprattutto da tantissimi comuni cittadini è che, ad oggi, non si ha (e forse non si avrà mai) la certezza che il decesso di un paziente X sia stato dovuto a complicanza da Covid-19 o solo da Covid-19. La differenza è importante.
Una persona con un organismo debole sarebbe potuta morire anche con una semplice influenza (come spesso accade) ma, se un decesso avviene in una persona sana, il virus diventa realmente pericoloso.

Andiamo a comparare le percentuali con le epidemie degli ultimi anni e con la storica, quella "spagnola".

Il "rapporto decessi e contagi" è il tasso di mortalità ottenuto dividendo il numero dei decessi per il numero dei contagi moltiplicando per 100.

  1. INFLUENZA SPAGNOLA del 1918-1920
    CONTAGI:  500.000.000
    DECESSI:   100.000.000
    rapporto tra decessi e contagi:  20%
  2. Epidemia SARS-CoV del 2003
    CONTAGI:  8.096
    DECESSI:      774
    rapporto tra decessi e contagi:  9,5%
  3. Nuovo-Coronavirus COVID-19 del 2020 in ITALIA
    CONTAGI:  210.717
    DECESSI:        28.884
    rapporto percentuale tra decessi e contagi: 13,70%
  4. Nuovo-Coronavirus COVID-19 del 2020 nel MONDO
    CONTAGI:  3.534.367
    DECESSI:     248.164
    rapporto tra decessi e contagi: 7,02%
  5. Influenza suina  A-H1N1 del 2009 [DATI solo a livello EUROPEO]
    CONTAGI:  46.016
    DECESSI:        104
    rapporto tra decessi e contagi: 0,22%
    In Italia fu dell' 0,02%

  6. Influenza stagionale  [DATI solo per l' Italia]
    CONTAGI:  8.000.000
    DECESSI:             200
    rapporto tra decessi e contagi:  0,0025%


Da sottolineare che, a differenza dell' influenza stagionale con la quale tantissime persone uscivano comunque di casa contagiando altre persone, con il Covid-19 si è seguita una quarantena forzata che, se fosse stata utilizzata anche con l' influenza stagionale, avrebbe ridotto il numero di decessi di per sé molto basso rispetto ai contagi.


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