L' ordinanza del governatore leghista Solinas si scontra con il decreto di Conte: il dpcm del 25 marzo rende nulle le ordinanze locali


L' ordinanza del governatore della Regione Sardegna impatta sugli art. 5 comma 2 e art. 3 comma 2 del dpcm n. 19 del 25 marzo 2020 con il quale Conte ha stabilito che, nessuna Regione (incluse quelle a Statuto Speciale), né alcun sindaco, possa emanare ordinante che superino i divieti imposti dal governo


Dopo l' ordinanza del Presidente della Regione Sardegna Christian Solinas firmata ieri, molti comuni cittadini hanno esposto il loro dissenso (sindaci, piccoli imprenditori, cittadini comuni e sacerdoti), come anche il Presidente dell' ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) della Sardegna, Emiliano Deiana che, con un post su Facebook, ha spiegato che Solinas ha emanato l' ordinanza senza un confronto preliminare con l' ANCI e quindi con i sindaci.
Nonostante questo, plaude per la fiducia data ai cittadini sardi anche se ci tiene a precisare qualcosa che a molti è sfuggito: il divieto imposto dal governo tramine i dpcm.

LE ATTIVITA' CONSENTITE CHE SONO 
PERO' VIETATE DAI DPCM DI CONTE
L' ordinanza di Solinas, oltre a permettere di poter uscire, anche lontano dalla propria abitazione (ma sempre all' interno del proprio Comune di residenza), per fare semplici passeggiate, a correre o in bici, dà la possibilità (con la dicitura "è consentito" ma non "è obbligatorio") di poter riaprire determinate attività commerciali, riavviare determinati lavori, permettere la riapertura di parchi pubblici e dare la possibilità di celebrare solo le messe, andando contro i decreto del governo.
Inoltre, dall' 11 maggio, sarà possibile riaprire anche attività come parrucchieri, estetisti e altri servizi alla persona ma solo se vorranno i sindaci.

Proprio questi due punti vengono evidenziati da Emiliano Deiana
Prendiamo il decreto n. 19 del 25 marzo 2020 firmato dal premier Giuseppe Conte, precisamente due articoli. Prendiamo l' art. 5 comma 2
Questo articolo spiega che, i decreti del governo (i famosi Dpcm, Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri) si applicano a tutte le regioni italiane, incluse quelle a statuto speciale come la Regione Sardegna. Dunque, i divieti  adottati a livello nazionale si applicano anche in Sardegna.

E poi l' art. 3 comma 2
Questo articolo è quello al quale si sono appellati diversi sindaci. Il decreto del governo impedisce ai sindaci di adottare delle proprie ordinanze e, quindi, l' ordinanza Regionale perderebbe efficacia.
Dunque, se un sindaco seguisse l' ordinanza di Solinas potrebbe, dall' 11 maggio, permettere l'apertura delle attività di servizi alle persone come
- parrucchierie
- estetisti
- tatuatori etc.
- negozi di abbigliamento al dettaglio
- negozi di calzature al dettaglio
- profumerie
- gioiellerie

A questo punto si dovrà vedere se il premier Conte prenderà provvedimenti, se è vero che Solinas lo abbia consultato preventivamente prima di firmare questa ordinanza e se ci saranno sindaci che vorranno riaprire a fronte di un' arresto di nuovi contagi e decessi.



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