I vaccini fanno paura? Quando i farmaci di uso quotidiano fanno più paura di un vaccino

 

Aulin, Moment, Voltaren, Buscofen, Levopraid e tantissimi farmaci per uso quotidiano hanno controindicazioni gravi, tra le quali c'è arresto cardiaco e morte improvvisa, eppure sono tanti gli italiani ad usarli.
In questi giorni gli esperti stanno consigliando l'Aulin contro i sintomi del covid-19, peccato che questo farmaco è stato ritirato da quasi tutta l'europa dal 2002 poiché causa gravi danni al fegato.

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Dopo le notizie sui decessi causati dai vaccini contro il virus Sars-Cov-2 (che causa la malattia covid-19), moltissimi sono andati in panico.
Se da un lato i giornalisti, i politici e i medici sostengono che non ci sia correlazione, dall'altro, le stesse case farmaceutiche hanno riportato nel bugiardino (il foglietto contenuto nella scatola del farmaco) che, tra gli effetti indesiderati, c'è proprio il rischio trombosi.

Ma non è, questo, un articolo per parlare dei vaccini ma degli altri farmaci, quelli che molti di noi assumono ogni tanto e/o quotidianamente, quei farmaci che consideriamo o salva-vita, oppure indispensabili (o ce lo fanno credere, illudendoci) o che utilizziamo per comodità (come i pesticidi).

Farmaci contro il bruciore di stomaco, contro il mal di testa, antinfiammatori... tutti farmaci che ormai fanno parte della nostra quotidianità ma che, a differenza di quanto possiamo immaginare, possono causare gravi conseguenze.

LEVOPRAID (bugiardino):
COMBATTE DIARREA E VOMITO,
MA PUÒ CAUSARE LA MORTE

Partiamo con il farmaco Levopraid, un farmaco a base di levosulpiride appartenente alla famiglia delle benzammidi sostituite. Nel bugiardino leggiamo che Levopraid fa parte di un gruppo di medicinali chiamati "psicolettici, antipsicotici (neurolettici)".
Viene prescritto contro:

  • sindrome dispeptica:
    problemi digestivi, come la difficoltà di svuotamento dello stomaco;
  • vomito e nausea:
    sintomi causati anche da medicinali per trattare tumori;
  • vertigi e capogiri.

Al punto 4 del bugiardino, tra i tantissimi effetti indesiderati (riportati nel foglietto poiché rilevati dalla casa farmaceutica) troviamo anche: 

  • Effetto che può interessare fino a 1 persona su 1.000:
    alterazioni del battito del cuore (prolungamento dell’intervallo QT, aritmie ventricolari come torsioni di punta, tachicardia ventricolare, fibrillazione ventricolare), arresto cardiaco.
  • Effetto che può interessare fino a 1 persona su 10.000:
    casi di morte improvvisa.


LAROXYL (bugiardino):
COMBATTE LA DEPRESSIONE,
MA PUÒ CAUSARE ISTINTI SUICIDI (E ICTUS)

Laroxyl è un farmaco a base di amitriptilina e fa parte della famiglia degli antidepressivi triciclici.
Viene prescritto per combattere:

  • Depressione endogena. Fase depressiva della psicosi maniaco-depressiva. Depressione reattiva. Depressione mascherata. Depressione neurotica. Depressione in corso di psicosi schizofreniche. Depressioni involutive. Depressioni gravi in corso di malattie neurologiche o di altre affezioni organiche.
  • trattamento dell’emicrania e delle cefalee croniche o ricorrenti. Trattamento del dolore neuropatico periferico dell’adulto.

 Agendo sul sistema nervoso causano molti effetti collateral, tra i quali:

  • Patologie cardiache: ipotensione ortostatica, tachicardia, ipertensione, turbe del ritmo e della conduzione, arresto cardiaco, appiattimento dell’onda T ed altre modificazioni del tracciato E.C.G.; prolungamento QT all’elettrocardiogramma (frequenza comune); insufficienza cardiaca; infarto miocardico; ictus.
  •  ideazione/comportamento suicidario
  • Il sovradosaggio di amitriptilina cloridrato può manifestarsi con: secchezza delle fauci, midriasi, tachicardia ed aritmia, ipotensione, depressione respiratoria, ritenzione urinaria e, nei casi di sovradosaggio massiccio, coma, convulsioni ed allucinazioni.

AULIN (bugiardino):
ANTIDOLORIFICO E ANTINFIAMMATORIO.
RITIRATO IN TUTTA EUROPA, IN ITALIA NO.

Da diversi giorni i giornali hanno riportato le parole degli esperti che affermano che, come cura contro il covid-19, può esser utilizzato anche l'Aulin, farmaco a base di nimesulide.

Molti non ricordano cosa accadde nel 2016.
Come responsabile per la Sicurezza Alimentare, Farmaci e sicurezza veterinaria, il governo Renzi scelse Pasqualino Rossi non solo per il suo curriculum, ma anche per la sua conoscenza della lingua inglese. Almeno così dissero.
Peccato che fu coinvolto in un processo a dir poco increscioso: corruzione (qui in dettaglio). Rossi, in cambio di denaro, viaggi gratis e altri "regali", accettò di non ritirare il farmaco Aulin in Italia. Fu ripreso dalle telecamere della finanza, che registrò anche audio, quando trattava e riceveva denaro dal rappresentante della Casa Farmaceutica. La cosa assurda è che non fu condannato perché il reato cadde in prescrizione. Non solo: l'allora ministro della Salute Beatrice Lorenzin (Pd), nonostante Rossi avesse commesso il reato di corruzione (provato dalle prove e ammesso da lui, anche se la legge della prescrizione lo salvò dalla condanna), lo nominò di nuovo Rappresentante italiano per la Sicurezza alimentare e dei farmaci. Assurdo.

L'Aulin fu già ed è stato bandito da diverse nazioni europee mentre in Italia lo si può prescrivere ancora oggi. I farmaci a base di nimesulide (in Italia, il più noto è l’Aulin), furono ritirati anni fa perché il loro uso causava gravi problemi al fegato. I primi Paesi a ritirare dal mercato i medicinali contenenti nimesulide erano stati, nel 2002, Spagna e Finlandia, nel 2007 l’Irlanda. In tante altre nazioni europee come il Regno Unito, non sono mai stati commercializzati.
Il comunicato dell'Aifa del 2007 riporta la sospensione dell'uso di Aulin.

Secondo gli studi sui pazienti che ne fecero uso, gli effetti collaterali sono superiori ai benefici e quello più grave è il danno causato a carico del fegato che portarono, i pazienti che usarono Aulin, a dover affrontare un trapianto di fegato.

DALL' IBUPROFENE AL GLIFOSATO:
FARMACI DANNOSI, MA LEGALI

Ogni anno l'Aifa diffonde comunicati di ritiro di farmaci da parte delle varie case farmaceutiche per motivi diversi. Nel gennaio 2015 decine i farmaci furono ritirati e venne diffuso un comunicato che invitava a non usarli se fossero stati già acquistati. Casi che si sono verificati spesso negli anni.
Nel 2016 fu la volta di uno spray nasale che causava gravi reazioni allergiche, mentre nel 2018 toccò a Moment e Buscofen: degli studi scientifici confermarono che i farmaci con diclofenac e ibuprofene, farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), causavano infarto e problemi cardiaci. Il diclofenac è contenuto ad esempio nel Voltaren, mentre l' ibuprofene lo troviamo in farmaci come il Moment e il Buscofen.

Poi ci sono i fitofarmaci, comunemente chiamati pesticidi.
Il più famoso è il glifosato, un erbicida utilizzato in Europa ma utilizzato molto negli Stati Uniti. La Monsanto, la casa farmaceutica che lo produsse sino al 2018, subì una condanna di 300 milioni di dollari perché l'uso continuo di glifosato causò ad un giardiniere un tumore del sistema linfatico.
Anche in Italia sono prodotti dei pesticidi come il Folpet e il Mancozeb che causano il cancro e che sono stati ritrovati nello spumante italiano poiché utilizzati nelle vigne del nord Italia.

Nel 2016, invece, furono rilevate tracce di arsenico nelle urine dei bambini a causa delle pappe pronte che contenevano riso il quale aveva assorbito i pesticidi utilizzati nelle colture.
Nel 2015 fu la volta del Miele Ambrosoli, ritirato dal mercato perché contenente antibiotici. Ne 2012, ancora farmaci nelle pappe per neonati.


FONTI UTILI  E LINK

 

 

 

 

 

 

 

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