Una bufala ci seppellirà: la campagna dell' ordine dei medici contro le fake news sulla salute


In diverse città sono apparsi questi manifesti di sei metri per tre che riportano delle quotidiane fake news che molte persone credono vere. La FNOMCeo, Federazione Nazionale dei Medici, ha promosso una campagna contro le "bufale" contro la scorretta informazioni circa la salute che avviene per mezzo di internet


La Federazione nazionale promuove una campagna di sensibilizzazione dei cittadini contro le fake news in rete. Per restituire al medico il ruolo centrale nel rapporto con il paziente rispetto al tema salute.
I manifesti ad alta definizione che verranno apposti in diverse città d' Italia li trovate qui.

“Non mi hanno vaccinato per paura dell’autismo”
“Avevo acquistato sul web un farmaco miracoloso”
“Ho curato il cancro con il bicarbonato di sodio”

Sono alcuni degli epitaffi che, sovrastati da una croce, campeggiano su altrettante lapidi nella campagna ‘Una bufala ci seppellirà?’ lanciata dalla Fnomceo per combattere le bufale in tema di salute, soprattutto quelle che si diffondono tramite la rete.
Diffidate delle bufale sul web. Chiedete sempre al medico” è l’invito che campeggia sui poster 6 metri x3 e sugli annunci stampa che la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici ha ideato e messo a disposizione degli Ordini provinciali per la pianificazione in affissione sul territorio e sulla stampa locale. Sono già più di trenta gli Ordini che hanno aderito.

La campagna intende sensibilizzare l’opinione pubblica e combattere il fenomeno della diffusione delle fake news sulla salute tramite la rete. Un fenomeno preoccupante e in crescita, che mette a repentaglio la salute dei cittadini.

Secondo la Ricerca Censis Assosalute 2017 sono 15 milioni gli italiani che, in caso di piccoli disturbi, cercano informazioni sul web. Un atteggiamento pericoloso che è sempre più diffuso tra i giovani: il 36,9% dei millennials usa autonomamente il web per trovare informazioni su come curare i piccoli disturbi. 

« Il web non è però solo foriero di cattiva informazione – spiega il responsabile dell’Area Strategica della Comunicazione Fnomceo, Cosimo Nume « È un nuovo strumento che può diventare fonte di empowerment per il paziente e leva di dialogo con il suo medico. Per questo la Fnomceo ha fortemente voluto il sito dottoremaeveroche, per mettere a disposizione dei cittadini informazioni di salute fondate sulle migliori evidenze scientifiche ».


« Abbiamo scelto una campagna shock - spiega Filippo Anelli, Presidente Fnomceo - perché vogliamo far comprendere i pericoli spesso sottovalutati cui il cittadino va incontro nel momento in cui si affida a fonti non autorevoli per decidere della propria salute. Gli Ordini dei medici sono garanti della Salute pubblica come bene per tutta la società ed hanno quindi il dovere di intervenire per informare e sensibilizzare i cittadini rispetto ad atteggiamenti che ne minano il benessere ».

« Il medico deve tornare al centro della relazione che il paziente ha con la propria salute. Occorre ricostruire quel rapporto di fiducia medico-paziente che è stato fortemente indebolito dall’aziendalizzazione della Sanità. Serve una sterzata decisa per riportare il diritto alla salute dei cittadini nelle mani di chi può tutelarlo al meglio, nelle mani dei medici » conclude.

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