Ricevere 285 euro per ogni anno di iscrizione: Altroconsumo apre class action contro Facebook


L' associazione dei consumatori Altroconsumo apre una class action contro Facebook per l' inappropriato utilizzo dei dati personali: ogni utente, per ogni anno di iscrizione al social, potrà ricevere 285 euro come risarcimento danni e valore dei dati illecitamente prelevati


Quando, il 17 marzo scorso, è scoppiato il caso "Facebook-Cambridge Analytica", molti si sono interrogati sulla sicurezza dei dati personali su internet mentre altri non ne hanno compreso bene la portata e il significato di questo scandalo.
Prr dirla nella maniera più semplice possibile: su internet, non abbiamo privacy.

Quando avviamo la connessione, entriamo in un sito web, utilizziamo un' app (ma anche quando semplicemente accendiamo il nostro smartphone, o tablet, o qualsiasi dispositivo connesso abbiamo), inviamo i dati in merito alla nostra posizione geografica, ai siti visitati, al tempo da quando siamo connessi, a cosa stiamo visitando, ai dati delle nostre carte di acquisto, alle nostre preferenze, etc...

A molti, forse, può importare poco, ma se pensate che ci sono società che guadagnano miliardi di euro con i vostri dati, con i vostri click ai siti web, ma soprattutto con i click di like, condivisioni e commenti ai post di un social come Facebook, comprendete bene che, in pratica, state "regalando denaro" senza neanche saperlo.

LA CLASS ACTION DI ALTROCONSUMO
L' associazione dei consumatori Altroconsumo, ha avviato un' azione legale contro Facebook sostenendo che, ogni utente iscritto al social network, dovrebbe ricevere 285 euro per ogni anno di iscrizione al sito web come risarcimento per la fuga e l' utilizzo improprio dei dati personali.

Altroconsumo, nella pagina della class action, scrive
Lo sai che ogni volta che metti un "like" su un post o inizi a seguire una pagina Facebook, il buon vecchio Mark [Zuckenberg] raccoglie dati sul tuo conto? E sei davvero certo di sapere che uso ne fa e dove finiscono questi dati?

Anche Facebook ammette che "le informazioni personali degli utenti sono state condivise in modo improprio". Ma al momento da Zuckerberg sono arrivate ai consumatori soltanto le sue scuse. Noi però non siamo i suoi burattini.

Per questa ragione Altroconsumo, assieme alle associazioni di consumatori di Belgio, Spagna e Portogallo, ha deciso di avviare una class action contro Facebook, per chiedere che i consumatori europei vengano risarciti, che vengano correttamente informati sull'uso che viene fatto dei loro dati e che possano scegliere consapevolmente in qualsiasi momento quali di questi condividere.

Tenendo conto dei benefici commerciali che Facebook ha ottenuto violando la protezione dei dati e le normative a tutela dei consumatori, chiederemo per te e per tutti gli utenti iscritti a Facebook un risarcimento di 285 euro per ogni anno di iscrizione al social (tra valore economico dei dati e danni morali).

Hai un account Facebook? Partecipa ora alla class action: ti chiederemo solo alcuni dati e ci vorrà poco tempo.
SIAMO SPIATI (DA SEMPRE)
In un mio vecchio articolo ("Come controlla le nostre scelte Google?") spiegavo come Google controlli tutto ciò che facciamo in web. Ovviamente, ogni sito e, oggi, ogni app che utilizziamo, analizza e conserva ogni nostro movimento, dai siti visitati alla posizione fisica dove siamo.

Facebook (ma ogni sito lo fa) ad esempio, legge i cookie ("Cosa sono i cookie?") dal nostro dispositivo connesso e propone scelte mirate. Vi faccio degli esempi (che potrete voi stesso riscontrare).

Andate su un sito web di annunci. Provate a cercare, ad esempio, degli appartamenti in affitto o in vendita. Dopo, entrate in Facebook con il vostro account: molto probabilmente, vi ritroverete pubblicità di agenzie immobiliari o di privati vendono o locano immobili.
Mentre siete su Facebook, se fate attenzione ai suggerimenti che il sito web vi propone, vi accorgerete che ci sono inviti a pagine o gruppi inerenti non solo i tuoi like a certi post, ma anche in base ai siti che hai visitato.

Facebook, come qualsiasi sito web, legge tutto ciò che fai quando ti connetti.
E così anche Google, Twitter, Instagram, ma anche altri siti dove acquisti on line, oppure altri di generi diversi come i quotidiani.

Non è che ci sia un' alternativa: semplicemente, dobbiamo sapere cosa accade quando ci connettiamo.


FONTI E LINK UTILI
  • https://it.wikipedia.org/wiki/Altroconsumo
  • Condizioni e termini di Altroconsumo
    https://programmavantaggi2018.altroconsumo.it/policy?name=termsandconditions
  • La class action contro Facebook
    https://www.altroconsumo.it/azioni-collettive/facebook
    https://www.altroconsumo.it/organizzazione/media-e-press/comunicati/2018/class-action-di-altroconsumo-contro-facebook-oggi-notificato-latto-e-inviata-una-nuova-diffida
  • https://www.ilpost.it/2018/03/19/facebook-cambridge-analytica/
  • https://tecnologia.libero.it/che-cose-la-class-action-contro-facebook-e-chi-la-promuove-23150

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