Vaccino Covid-19: ecco come alterare la realtà agli occhi dei cittadini.La differenza tra autorizzazione e approvazione

  

Molti sono in attesa del vaccino contro il Covid-19 che sarà pronto a metà gennaio. Il problema grave è l'operazione di mistificazione che evita di spiegare la differenza sostanziale che c'è tra autorizzazione e approvazione di un farmaco. I test del vaccino, infatti, praticheranno la fase III (quella dell'analisi dell' efficacia e delle conseguenze sulla salute) direttamente sulla popolazione.


Riprendo l' articolo pubblicato su Altrestorie.org. in merito al vaccino contro il Sars-Cov-2 (malattia da Covid-19) sul quale ormai circolano sin troppi articoli. Ormai è ufficiale che in Italia le vaccinazioni partiranno da metà gennaio ma... le informazioni divulgate sono leggermente distorte. Che sia un' azione attuata dal governo per rassicurare i cittadini sulla fine di questa pandemia, o un errore di comunicazione, o l'incapacità dei giornalisti di esser onesti con ciò che scrivono, la realtà è un'altra.

Ecco di seguito l'articolo da Altrestorie che ritrovate al link http://www.altrestorie.org/news.php?extend.4474.

Una dovuta premessa. Non sono un noVax. [...]. I Vaccini hanno salvato l'umanità da gravi malattie. Nel 1960 avevamo ancora malattie come la poliomelite, il vaiolo, l' epatite B, mortali e/o menomanti. Malattie sconfitte coi vaccini. Resto però perplesso sui vaccini per malattie che non fanno tanti danni, il cui rapporto beneficio/rischio (leggi effetti collaterali gravi e gravissimi) farebbe propendere per non vaccinare. Ma si sa, le case farmaceutiche sono potenti e fatturano miliardi.
Vi ricordate della truffa del vaccino per l'H1N1? Ci fu un 'inchiesta sull'ipotesi che il vaccino fu spinto ben sapendo che la malattia non era un gran problema, infatti ci sono state poche migliaia di infetti nel mondo, ma si sono venduti milioni di vaccini, che restano nei depositi ed ormai saranno scaduti da tempo!!

Interrompo l'articolo per riportare brevemente cosa accadde nel 2009.

Un sottotipo di influenza suina del tipo A H1N1 si trasmise da alcuni allevamenti di maiali all'uomo causando vittime in Messico e diffondendo la malattia nel mondo. Tale variante fu chiamata dai giornalisti "febbre suina".
Questo accadde durante il governo Berlusconi il quale fece sì che l' Italia acquistasse ben 24 milioni di dosi di vaccino contro questo virus al costo totale di 184 milioni di euro. Sul totale, solo 865mila furono effettivamente utilizzate perché, a fine 2009, in Italia, i casi furono 1 milione e 500mila con una percentuale di decessi dello 0,029 per mille, contro il 2 per mille della normale influenza. In pratica furono venduti vaccini ai governi anche se erano sostanzialmente inutili.

La stragrande maggioranza delle confezioni del vaccino restò stoccata nelle farmacie delle Asl, nei centri vaccinali dei distretti o negli studi dei medici di famiglia. Mai utilizzate.
Nonostante l’ Italia decise di donare il 10% delle proprie dosi (2,4 milioni) all’ Oms, la gran parte delle boccette si avviò alla naturale scadenza del farmaco (2010) e furono quindi gettate.
Novartis, l’ azienda farmaceutica svizzera (con un fatturato annuo di 49 miliardi di euro) che stipulò il contratto con il Ministero della Salute incassò comunque i 184 milioni di euro pattuiti. La Corte decise di vederci chiaro avviando una procedura di controllo sul contratto di fornitura e il Codacons avviò una class action.

Nel giugno 2009, la Novartis rifiutò di fornire i vaccini gratuiti per i poveri dei Paesi in via di sviluppo, al fine di contrastare una epidemia di influenza in corso.

Passiamo all' argomento "vaccino per il Covid" proseguendo la lettura dell' articolo. 

Solo il tempo ci dirà se e quale dei vari vaccini sarà efficace, in che percentuale farà sviluppare immunità, per quanto tempo duri e quanti e quali siano gli effetti collaterali. 
Non entro nel merito perchè non sono un virologo e ci sono già troppe opinioni di esperti e di imbecilli. Per queste cose  per capire ci vogliono i numeri, che nessuno ha davvero al momento. Quello che mi interessava mettere in vista è che, come su tante altre cose, si sta mistificando 
[mistificazione: alterazione della verità, operata con astuzia e sottigliezza di argomentazioni - n.d.b.].

Non si parla con chiarezza. E chi lo fa come il dott. Crisanti viene mazzolato sui media. Anche qui non entro nel merito della polemica, ma credo sia legittimo chiedere i dati di una sperimentazione per capire. La mistificazione
, grave, sta nell'uso dei termini. Il vaccino è stato autorizzato (per l'emergenza)che è diverso dall'essere approvato dalle varie agenzie del farmaco. Cioè manca il passaggio finale che devono compiere tutti i farmaci: la sperimentazione a medio termine, su un campione adeguato, per valutare efficacia e rischio. Questa valutazione verrà fatta iniettando il vaccino alle popolazioni. 
Dopo gli stop and go in corso di fabbricazione per diversi problemi (risolti davvero?). Infatti in Inghilterra dopo l'avvio delle vaccinazioni per primi e con gran clamore arrivano i primi dubbi sulle razioni allergiche, con annuncio di farlo ai soggetti allergici (milioni), anzi si, forse no ..come al solito. 

Mi chiedo quanta gente abbia davvero capito la differenza sostanziale tra autorizzazione e approvazione. Mi chiedo pure quanta gente ha capito che lo sperimentano in corso d'opera e che al momento non si sa neanche con chiarezza se i malati guariti siano davvero immuni e per quanto tempo. Questi studi sono in atto, ma ci vorranno mesi per avere un quadro leggibile.

Si crede che la gente non possa capire, che non abbia gli strumenti culturali e non si interessi? Io credo che spiegato con chiarezza ed onestà intellettuale la gente capirebbe.  Il fatto che, stando ai sondaggi, la maggioranza delle persone non si vuole vaccinare, significa che la maggioranza capisce, o quanto meno intuisce. Quindi spiegazioni chiare  potrebbero innescare una partecipazione attiva invece dei sospetti.  In questa pandemia c' è una comunicazione davvero confusa che costituisce in sè un problema. E se nella prima fase ci si trovava assolutamente impreparati, nella seconda, con l'esperienza, si sarebbe dovuto fare molto meglio. Forse era necessario correre dei rischi, trovare un vaccino sarebbe essenziale per uscire dall'incubo. Che non è tanto la paura del virus, che c'è, ma per tutto quello che ha generato. Un' accelerazione violenta di un impazzimento collettivo già strisciante. 
E' sulle motivazioni che ho parecchi dubbi. la spinta a correre rischi è stata data dal valore politico ed economico del vaccino, o dal pensiero di quello che è la saluta degli individui, la cura per l'umanità? Voi che dite?? La mancanza di chiarezza può portare gravi conseguenze. Aver puntato tanto sul vaccino inducendo a pensare che la soluzione della pandemia è a portata di mano, cosa innescherà se i vaccini non funzioneranno??

La mia tristezza è che vedo un 'umanità che marcia divisa inconsapevole del destino comune..

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