La lotteria degli scontrini? Ecco come premiare i più ricchi con i soldi di tutti (anche dei poveri)
Si riceverà un biglietto per ogni euro di spesa effettuata: 50 euro, 50 biglietti. Dunque, chi spenderà di più riceverà più biglietti. I ricchi, quindi, potranno avere più probabilità di vincita e, se vinceranno, non solo diverranno più ricchi, ma riceveranno del denaro dallo Stato che, di fatto, proviene dalle tasse di tutti i cittadini, ricchi e poveri.
Un' iniqua e ingiusta distribuzione della ricchezza ma anche un uso maldestro, errato, aberrante e assurdo del denaro pubblico.
No, in questo articolo non spiegherò come funziona la Lotteria degli Scontrini perché ci son sin troppi articoli di quotidiani oltre al sito istituzionale che lo spiegano ma vorrei solo fare un ragionamento alternativo a questa iniziativa, ragionamento che mi pare nessuno abbia fatto.
UN MEZZO PER CONTRASTARE L'EVASIONE FISCALE?
PROPRIO NO
Presentata a marzo, in piena pandemia, come mezzo per contrastare l'evasione fiscale, è un metodo persuasivo che induce i cittadini a... fare cosa? A chiedere lo scontrino? Questo è ciò che vogliono far credere perché in realtà induce a spendere di più per ottenere più biglietti e avere una maggior probabilità di vincere i premi in denaro. Questa è statistica: più biglietti hai, più hai possibilità di vincere.
Eh già perché, a mio parere, questa Lotteria è stata ideata per far aumentare i consumi che per contrastare l'evasione fiscale.
In un mio articolo di qualche settimana fa ho riportato l'inchiesta dalla quale si evince (ma è tutto in chiaro perché sono documenti pubblici consultabili da chiunque) che il locale Billionaire di Flavio Briatore sito in Sardegna risulta a nome di società di società con sede all'estero.
La società risulta ogni anno in perdita (ovvero le spese superano i guadagni) di 50 milioni di euro nonostante lui non sia povero, il locale sia lì da più di vent' anni e non versi 1 euro di tasse né in Italia né in Lussemburgo (nazione dove ha sede l'ultima società che si ricollega al locale).
Dunque, con questa lotteria si potrà stanare queste elusioni fiscali? Ovviamente no. E invece si potranno contrastare le evasioni fiscali classiche, quelle dove non si versa l'IVA perché non è stato emesso lo scontrino? Ovviamente no perché alla Lotteria non si può partecipare se si effettuano acquisti
- di importo inferiore a un euro;
- quelli effettuati online;
- quelli destinati all’esercizio di attività di impresa, arte o professione;
- documentati mediante fatture elettroniche;
- effettuati presso farmacie, parafarmacie, ottici, laboratori di analisi, ambulatori veterinari ecc.
- per i quali l’acquirente richieda all'esercente l’acquisizione del proprio codice fiscale a fini di detrazione o deduzione fiscale.
Dunque, un veterinario può non emettere una ricevuta ed evadere le tasse perché sia a lui sia al cliente non ci sarà possibilità di partecipare al grande concorso.
Ma torniamo al sistema subdolo insito nel gioco.
PIÙ SPENDI, PIÙ VINCI.
SE SEI RICCO, VINCI DI PIÙ
Come spiegato nelle faq del sito istituzionale, l' Agenzia dei Monopoli non può verificare gli acquisti effettuati ma solo conservare i dati inviati, ovvero codice fiscale e numero sullo scontrino e solo per poter inviare al cittadino la comunicazione della vincita. Dunque, si potrà fare la spesa in tranquillità.
Già ma, come detto, si riceverà uno scontrino per ogni euro di spesa: una spesa di 50 euro ci darà diritto a 50 scontrini.
Ora pensate a chi non vive nella ricchezza e spende poco ogni mese utilizzando il denaro per pagare affitto o mutuo, bollette e acquisti per beni essenziali: meno acquisti, meno biglietti, meno possibilità di vincere ("meno" e non "nulla", perché, secondo la legge statistica, se si riceve almeno un biglietto, la probabilità non è zero).
Pensate invece a chi è ricco e spende ogni giorno anche in beni non essenziali e superflui: più acquisti, più biglietti, più possibilità di vincere.
Il bello è che, se il ricco vincerà, non solo diventerà ancora più ricco, ma riceverà del denaro dallo Stato, e quindi elargito da tutti i cittadini inclusi i primi, quelli poveri, che lottano ogni mese per sopravvivere con quelle poche entrate mensili.
DISTRIBUZIONE DELLA RICCHEZZA....
VERSO I RICCHI
Dunque vedremo del denaro pubblico, proveniente dalle tasse di tutti i cittadini (ricchi e poveri), entrare nelle tasche anche dei più ricchi che quindi diverranno più ricchi.
Qui non c'è solo un' iniqua e ingiusta distribuzione della ricchezza verso chi non ha bisogno di altro denaro ma anche un uso maldestro, errato, aberrante e assurdo del denaro pubblico. In pratica è come lanciare in aria un pallone e dare il premio a chi lo tocca per primo: se ci sono alti 1,90 metri e persone basse 1,50 metri, è palesemente un sistema che penalizza alcuni e favorisce gli altri.
Abbiamo già visto con i Bonus di vario tipo come il governo abbia elargito denaro senza limiti di reddito, sia ai meno ricchi che a quelli super ricchi, con redditi che superano 1 milione di euro.
Una logica che non è di uno Stato equo, che premia chi spende di più, e quindi i ricchi, che induce a pensare (perché è così) che nella società civile l'individuo utile è quello che intasca più denaro, perché può spendere più spesso e di più mantenendo in vita le imprese.
Nelle prime 24 ore già ci sono state 427mila iscrizioni sul sito della Lotteria degli Scontrini, segno che sono tanti gli italiani che non vedono l'ora di vincere, siano ricchi e meno ricchi.
Oh, magari i ricchi spenderanno di più ma la fortuna premierà i poveri... Dai, per una volta possiamo sognare^^
RispondiEliminaMoz-
Oh beh, magari per una volta il denaro andrà a chi non ce l'ha :D
EliminaCiao Moz!