7 marzo 1965: la "domenica di sangue". La lotta per i diritti civili degli afroamericani


Le tre marce dalla città di Selma a Montgomery (Stato dell' Alabama, Usa) furono marce di protesta che nel 1965 segnarono la storia del movimento per i diritti civili degli afroamericani negli Stati Uniti. 

La prima marcia ebbe luogo proprio il 7 marzo 1965, data che divenne nota come Bloody Sunday (domenica di sangue) poiché 600 attivisti che stavano marciando furono attaccati dalla polizia locale e dello Stato con manganelli e gas lacrimogeno durante l'attraversamento del ponte Edmund Pettus Bridge.

LA LOTTA PER I DIRITTI CIVILI
La lotta nacque per porre fine alla segregazione razziale e alla discriminazione contro gli afroamericani, e per garantire il riconoscimento legale e la protezione federale dei diritti di cittadinanza elencati nella Costituzione.
Ci troviamo nel periodo tra il 1954 e il 1968, in particolare nel Sud della nazione: gli atti di protesta non violenta e la disobbedienza civile provocarono la reazione di tutte quelle persone che consideravano "i neri" come individui inferiori, che non dovevano avere gli stessi diritti dei bianchi.

Tra le forme di protesta e disobbedienza civile che ebbero più risvolti portando gli afroamericani a ribellarsi per le discriminazioni subite, ci fu il boicottaggio degli autobus a Montgomery (1955-1956) in Alabama.

« FACCIA SEDERE IL CITTADINO BIANCO »
Claudette Colvin
Siamo nel 1955. Claudette Colvin (nata a Montgomery il 5 settembre 1939) è una studente 16enne che usa gli autobus della città per andare a scuola perché i suoi genitori non hanno un' automobile. La ragazzina è membro del consiglio giovanile della National Association for the Advancement of Colored People, un' associazione per i diritti civili nata a Baltimora il 12 febbraio 1909.

Il 2 marzo 1955, tornando a casa da scuola, Claudette si sedette a circa due sedili da un'uscita di emergenza nella sezione colorata.
La convenzione del tempo stabiliva che, se l'autobus fosse stato affollato tanto che tutti i "sedili per i  bianchi" della parte anteriore del mezzo fossero stati tutti occupati, e una persona bianca fosse rimasta in piedi, gli afroamericani presenti si sarebbero dovuti alzare e spostarsi sul retro, oppure rimanere in piedi se non ci fossero stati posti liberi.
Sul mezzo salì una donna bianca che restò in piedi dacché tutti i sedili erano occupati: l'autista del mezzo ordinò a tre donne afroamericane di alzarsi dai loro posti: queste si alzarono, ma un posto fu occupato da una donna afro incinta, Ruth Hamilton che non si mosse dal suo posto dicendo che aveva pagato il biglietto. Anche Claudette si rifiutò.

Il conducente fece spostare un uomo afro invitando la ragazza e la donna a spostarsi di posto: sia Claudette che Ruth rifiutarono. L'autista minacciò di chiamare la polizia che arrivò: gli agenti convinsero l' uomo, seduto dietro le due donne, a spostarsi in modo che la signora Hamilton potesse sedersi dietro ma Claudette rifiutò ancora
La ragazzina fu trascinata fuori dall'autobus e arrestata dai due poliziotti, Thomas J. Ward e Paul Headley.

Quando Claudette si rifiutò di alzarsi, disse che aveva pensato al giornalino della scuola che aveva scritto quello stesso giorno sulla consuetudine locale che impediva alle persone di pelle nera di usare gli spogliatoi e di provare i vestiti nei grandi magazzini: « Non abbiamo potuto provare i vestiti » spiegò « Ho dovuto prendere un sacchetto di carta marrone e disegnare uno schema del mio piede [...] e portarlo al negozio. Non poteva stare nella stessa nostra fila perché questo significherebbe che eravamo buoni come lei ».

Nove mesi dopo, il 1º dicembre 1955, a Montgomery, Rosa Parks (4 febbraio 1913 – 24 ottobre 2005), una 42enne sarta, stava tornando a casa in autobus dal suo lavoro. Nella vettura, non trovando altri posti liberi, occupò il primo posto dietro alla fila riservata alle persone di pelle bianca, nel settore dei posti comuni.
Dopo tre fermate, l'autista le chiese di alzarsi e spostarsi in fondo all'automezzo per cedere il posto ad un passeggero bianco salito dopo di lei. Lei, mantenendo un atteggiamento calmo, sommesso e dignitoso, rifiutò di muoversi e di lasciare il suo posto. Per di più, se avesse obbedito al conducente, dato che tutti i sedili erano occupati, sarebbe rimasta senza posto.
Il conducente fermò così il veicolo e chiamò due agenti di polizia per risolvere la questione: Rosa Parks fu arrestata e incarcerata per condotta impropria e per aver violato le norme cittadine che obbligavano le persone di colore a cedere il proprio posto ai bianchi nel settore comune, quando in quello a loro riservato non ve n'erano più disponibili.
Da allora è conosciuta come The Mother of the Civil Rights Movement (la madre del movimento dei diritti civili). 

FONTI E LINK UTILI
  • https://it.wikipedia.org/wiki/Claudette_Colvin
  • https://it.wikipedia.org/wiki/National_Association_for_the_Advancement_of_Colored_People
  • https://www.repubblica.it/esteri/2015/03/06/foto
  • https://it.wikipedia.org/wiki/Rosa_Parks/razzismo_50_anni_fa_la_marcia_di_selma_guidata_da_martin_luther_king-108947444/1/#15
  • https://it.wikipedia.org/wiki/Movimento_per_i_diritti_civili_degli_afroamericani 
  • https://it.wikipedia.org/wiki/Martin_Luther_King_Jr.

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