I 49 milioni non verranno mai restituiti. Con il nuovo partito "Lega per Salvini Premier", i conti del Carroccio sono al sicuro


di Lapenna Daniele

A luglio 2017 scoppia lo scandalo dei 49 milioni di euro rubati dalla Lega Nord; a settembre il tribunale di Genova predispone il sequestro dei soldi sui conti della Lega, anche denaro che verrà accreditato in futuro; a dicembre nasce un nuovo partito, con uno Statuto a sè "Lega per Salvini Premier" (LSP); a marzo 2018, Salvini e Bossi rientrano in Parlamento e risultano essere nel nuovo partito LSP che avrà dunque propri conti correnti che non potranno essere toccati perché non sono di "Lega Nord"

Ormai lo abbiamo appreso tutti: la Lega ha chiesto e ottenuto una dilazione dei 49 milioni di rimborsi rubati tra il 2008 e 2010 che restituirà in comodissime rate da 600mila euro all' anno. Dunque, la rateazione durerà più di ottant' anni. Sempre se verranno restituiti (la garanzia non ce la dà nessuno).
Anche se Matteo Salvini si difende «la responsabilità è di chi era il leader [Umberto Bossi]», L'Espresso, in un' inchiesta, spiega che, sia Salvini che Maroni, usufruirono di quei soldi illegalmente percepiti dal partito Lega Nord.

Abbiamo anche scoperto che nel 2005 Matteo Salvini protestò per la rateizzazione dei 140 milioni di euro di debiti della società calcistica S.S.Lazio di Claudio Lotito. In un' intervista, Matteo Salvini disse
« Le norme fiscali che prevedono sconti o dilazioni nei confronti del fisco vanno cancellate. Cancellate per tutti a prescindere dal calcio. Al piccolo imprenditore i debiti fiscali non li toglie nessuno »

E vabè, sappiamo che il leader del carroccio non è coerente, ma qui c'è un altra questione curiosa. Andiamola a vedere. Fate attenzione alla cronologia dei fatti.


5 APRILE 2012: SCOPPIA LO SCANDALO

Tra gennaio e aprile del 2012, il tesoriere del partito Lega Nord Francesco Belsito, viene indagato per aver usato i fondi pubblici destinati al partito per spese personali.
Nell' aprile 2012, Belsito tira fuori il tesoro acquistato con i fondi dati dallo Stato: undici lingotti d' oro e diversi diamanti. grazie alla tecnica di trasferire i soldi nei paradisi fiscali all' estero.
A inizio aprile 2012, Umbero Bossi dà le dimissioni da Segretario della Lega Nord, da lui fondata dopo la condanna a 2 anni e sei mesi di reclusione. Belsito fu condannato a 4 anni e 10 mesi.

I SOLDI RUBATI DALLA LEGA INTASCATI DA MARONI E SALVINI
Mentre l'inchiesta va avanti, il denaro circola anche dopo le dimissioni di Umberto Bossi da capo del partito. Le carte in possesso di L'Espresso, mostrano cosa accade "dietro le quinte".

Il 1° luglio 2012, dopo le dimissioni di Bossi, Roberto Maroni viene eletto nuovo segretario del partito
Il 31 ottobre 2012 Maroni intasca 1,8 milioni di euro, il rimborso di denaro pubblico spettante alla Lega Nord per le elezioni  del 2008, quando a capo della Lega c'era proprio Bossi e a gestire i fondi c'era proprio Belsito (arrestato per truffa ai danni dello Stato di 49 milioni di euro).

A metà dicembre del 2013 è Matteo Salvini che viene eletto segretario del partito.
L’inchiesta, intanto, va avanti.
A giugno del 2014 i magistrati chiedono il processo per Umberto Bossi.
Il 31 luglio 2014, Matteo Salvini incassa 820mila euro di rimborsi per le elezioni regionali del 2010.
Tutto è riportato nei documenti della procura.

LUGLIO 2017: LO SCANDALO DEI 49 MILIONI DI EURO

Nel luglio del 2017, il tribunale di Genova condanna Umberto Bossi, fondatore della Lega Nord, e Francesco Belsito (in foto a destra), tesoriere del partito, ed altre cinque persone collegabili al partito, per truffa ai danni dello Stato nel periodo dal 2008 al 2010.
La truffa è la solita: lo Stato rimborsava le spese dei partiti ma, i furbacchioni, le usavano per scopi personali. Nello stesso anno, il tribunale decide anche di procedere alla confisca dei 48 milioni e 969 mila e 617 euro come risarcimento.

4 SETTEMBRE 2017: SEQUESTRO CONTI LEGA NORD
Il 4 settembre del 2017 la procura di Genova ottenne il sequestro preventivo per confiscare i 49 milioni di euro ma, sui conti correnti del partito, furono trovati solo 2 milioni di euro circa.
Il sequestro, però, riguarda i soldi presenti sul conto nel momento ma anche quelli futuri.

Adesso arriva la parte interessante.

NOVEMBRE 2017: VERSO LE NUOVE ELEZIONI
Iniziò a girare voce che a marzo 2018 si sarebbe andato a votare, attendendo la naturale scadenza della XVII legislatura dove, al momento, risultava Gentiloni come premier.
Cosa fa la Lega?

DICEMBRE 2017: NASCE IL NUOVO PARTITO "LEGA PER SALVINI PREMIER"
clicca sull' immagine per ingrandire
Sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, serie n. 291 del 14 dicembre 2017 appare lo Statuto del nuovo partito politico "Lega per Salvini Premier" (ricordiamo che lo statuto di un partito o movimento politico fu reso obbligatorio dopo il d.lgs. n.966 del 2013).
Per chi non leggesse bene, ecco lo Statuto del Partito pubblicato sul sito della Gazzetta Ufficiale.

Come possiamo confrontare con lo Statuto della Lega Nord, i due partiti sono diversi e distinti, aventi due sedi diverse
ARRESTATI I COMMERCIALISTI DI MATTEO SALVINI


Intanto il 10 settembre 2020, vengono arrestati Michele Scillieri, Alberto di Rubba, Andrea Manzoni e Fabio Giuseppe Barbarossa per l' inchiesta sulla vendita del capannone di Cormano alla Lombardia Film Commission, società controllata dalla Regione Lombardia con il reato di peculato e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.
Sono tutti nomi legati alla Lega e a Salvini.
Michele Scillieri è il commercialista nel cui ufficio (Via Carlo Bellerio 41) Salvini ha aperto il nuovo partito Lega Salvini Premier.
Alberto di Rubba è amministratore al Senato del partito Lega Salvini Premier ed ex presidente della Lombardia Film Commission, mentre Andrea Manzoni è revisore dello stesso partito alla Camera. 
I nomi dei due commercialisti erano entrati pesantemente anche nell’inchiesta sulla scomparsa dei 49 milioni di fondi pubblici che la Lega avrebbe dovuto restituire allo Stato.
Giuseppe Barbarossa infine è cognato di Scillieri e, nell’inchiesta, è considerato un “prestanome”.

Nell' intercettazione dell' inchiesta Michele Scillieri si lamenta con Alberto di Rubba del fatto che i guadagni erano stati minori del previsto con la frase « Ne faremo altre mille… la prossima volta andrà bene, invece di 50 ne prendi 70 ».

La vicenda, per la quale sono in arresto, riguarda il settore immobiliare, o meglio, una presunta compravendita. Scillieri sarebbe stato l’amministratore di fatto della Paloschi srl, la società che ha ceduto l’immobile ad Andromeda per 400 mila euro e che a sua volta è stato acquisito da Lombardia Film Commission, al doppio. Secondo gli inquirenti - ed è qui il punto - lo scopo dell’affare era “drenare denaro pubblico”. L’inchiesta punta ad approfondire dove sia finita parte dei proventi della presunta operazione, che i pm definiscono “schema illecito”. In particolare si fa riferimento ai 250mila euro passati sui conti della fiduciaria Fidirev, e si cerca di capire se siano state in piedi altre operazioni e col sospetto di ‘fondi neri’.


MARZO 2018: LA LEGA CHE ENTRA IN PARLAMENTO NON È "LEGA NORD" MA "LEGA PER SALVINI PREMIER"

Dunque, grazie ai quasi 6 milioni di voti presi, Matteo Salvini e il condannato per truffa Umberto Bossi (assieme a tantissimi altri condannati, anche di altri partiti) rientrano in Parlamento ma NON con il partito Lega Nord (nome completo "Lega Nord per l' indipendenza della Padania") ma con il partito denominato LSP: Lega per Salvini Premier (in coalizione con il Partito Sardo d' Azione).



I link diretti alle schede dal sito del Senato della Repubblica di Matteo Salvini e Umberto Bossi.

23 GENNAIO 2019: SALVINI TESTIMONIA A FAVORE DI RENZO E UMBERTO BOSSI, SALVANDOLI DALLA CONDANNA

«Sicuramente grazie a Salvini e alla Lega i quali hanno valutato i documenti delle indagini e hanno visto che le spese a me imputate non sono state pagate dal partito». È quanto dichiarò Renzo Bossi, figlio di Umberto, per il quale, grazie alla dichiarazione di Salvini, il giudice dichiarò, il 23 gennaio 2019, il non luogo a procedere dalla corte d'appello di Milano davanti alla quale era imputato per appropriazione indebita. 
Gli articoli inerenti
https://www.ilmessaggero.it/politica/fondi_lega_renzo_bossi_salvini_denuncia-4250838.html
https://video.lastampa.it/milano/fondi-lega-renzo-bossi-grazie-a-salvini-e-agli-avvocati-della-lega/94383/94391
https://www.youtube.com/watch?v=driOZfRoF4Y

Riassumiamo la cronologia del 2017:
  1. Luglio:
    scoppia lo scandalo dei 49 milioni di euro di rimborsi  che la Lega ha rubato
  2. Settembre:
    il tribunale ottiene il sequestro dei soldi sui conti correnti della Lega, anche quelli che in futuro il partito riceverà sui propri conti
  3. Dicembre:
    nasce il nuovo partito "Lega per Salvini Premier" nel quale confluiscono tutti i politici, inclusi ovviamente Salvini e Bossi. Il partito ha una propria sede e, dunque, un proprio conto diverso da quello della Lega Nord

I CONTI DELLA LEGA NORD 
RESTERANNO VUOTI (?)
Dunque, se il partito "Lega per Salvini Premier" è un partito a sè, nuovo, avente sede legale propria, avrà anche conti correnti propri, quindi, i soldi che confluiranno a Salvini e Bossi andranno nei conti di questo partito e non di quello denominato "Lega Nord" i quali resteranno vuoti (?).
L' idea è geniale: è come avere un conto corrente pignorato per via dei debiti e si decidesse di aprirne uno nuovo, intestato ad un' altra persona (in questo caso, ad un altro partito) sul quale confluiranno dei soldi che non potranno esser toccati perché sono del nuovo partito e non di quello vecchio, quello condannato per truffa.

I soldi futuri del nuovo partito sono salvi e i ladri restano liberi.


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