Melegatti: firmato l'accordo per i licenziamenti. La storia del tracollo di un'azienda a causa di investimenti sbagliati
La storia del tracollo di una azienda leader in Italia a causa degli investimenti sbagliati dei proprietari
LA STORIA DI UN MARCHIO STORICO
Domenico Melegatti [Verona, 16 settembre 1844 Verona, 31 gennaio 1914] |
Nei primi anni del '900 il pandoro divenne un prodotto affermato in tutto il nord-italia, al punto da poter entrare in concorrenza con il panettone di Milano, città in cui Melegatti aprì un suo negozio rimasto attivo sino all'inizio della prima guerra mondiale.
Alla scomparsa di Domenico Melegatti, avvenuta nel 1914, in mancanza di eredi diretti, la pasticceria passò alla nipote Irma Barbieri, che ne prese le redini col marito Virgilio Turco, direttore del negozio di Milano, che venne contestualmente chiuso.
Negli anni '80, però, gli affari andavano bene e infatti iniziarono a seguire investimenti che, a vederli oggi, a distanza di decenni, sembrano assurdi. La pubblicità recitava “La fortuna lo sai, con Melegatti è più dolce che mai“, proprio perché, acquistando un panettone, si partecipava all' estrazione per vincere dei premi: auto Maserati, pellicce Canali, cucine Scavolini, e tanti altri regali che portarono i consumatori a gettarsi nell' acquisto del panettone più famoso d' Italia.
Lo scopo era creare un mercato anche per il periodo non natalizio, brioches e altri tipi di dolciumi che sarebbero stati introiti per i mesi in cui non si mangiava il panettone.
Purtroppo, nell'ottobre 2017, l' errato investimento portò le conseguenze inevitabili: non riuscendo a pagare i fornitori e i dipendenti, l'azienda chiuse, tra le proteste dei dipendenti posti in cassa integrazione. Fu fatto, così come spiegò la sindacalista Paola Salvi, intervistata da Today, il cosiddetto "passo più lungo della gamba".
La segretaria della Flai Cgil di Verona spiegò al quotidiano i particolari della situazione finanziaria dell'azienda, che già nell'agosto 2017 aveva problemi nel pagare i fornitori e gli stipendi dei dipendenti.
« Una crisi iniziata a causa di alcune scelte imprenditoriali azzardate » spiegò la sindacalista «Non potendo puntare soltanto sul periodo natalizio, l'azienda ha deciso di avviare la produzione di brioche da vendere durante tutto l'anno, ma l'apertura del nuovo stabilimento, avvenuta il 5 febbraio di quest'anno, l'acquisto di macchinari molto costosi e l'assunzione di nuovo personale, ha richiesto delle risorse economiche superiori a quelle in possesso dell'azienda. Hanno fatto il cosiddetto 'passo più lungo della gamba».
Nel novembre 2017, grazie ai sei milioni di euro del fondo maltese Abalone, l'azienda riprese a produrre pandori e panettoni per il 25 dicembre e i lavoratori (di cui 90 fissi e 220 stagionali) poterono ricevere gli stipendi non percepiti da settembre. Purtroppo, tutto ciò non è bastato.
Il 29 maggio 2018, il tribunale di Verona ha dichiarato il fallimento della storica società, a causa di debiti pregressi di circa 50 milioni di euro.
Una pubblicità di Melegatti del 1984
FONTI E LINK UTILI
- http://www.larena.it/home/economia/economia-veronese/melegatti-firmato-l-accordo-per-i-licenziamenti-1.6723185?refresh_ce#scroll=798
- https://it.wikipedia.org/wiki/Melegatti
- http://www.today.it/economia/melegatti-fallimento-storia.html
- https://www.scattidigusto.it/2018/05/31/pandoro-melegatti-fallimento/
- https://www.investireoggi.it/economia/la-favola-natale-melegatti-inventata-lincapacita-dei-suoi-dirigenti-reale/
- https://notizie.tiscali.it/cronaca/articoli/melegatti-fallimento-dure-accuse-della-figlia-presidente/
- Una pubblicità di Melegatti del 1984
https://www.youtube.com/watch?v=iAiOrHI8I6Q
Altro marchio storico che ci ha lasciato.
RispondiEliminaSaluti a presto.
Grazie del commento Cavaliere. Pardon il ritardo.
EliminaUn salutone a te!