Vittoria dell' ambiente: i sacchetti per la spesa dovranno essere 100% biodegradabili
È legge dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
Ha vinto la linea ambientalista, non si potranno vendere
i finti eco-shopper con l'aggiunta degli additivi chimici
ma solo quelli che si degradano in poche settimane
nel compost domestico
PLASTICA ADDIO
Dopo diversi mesi di tira e molla è entrata in vigore
la nuova legge sugli "shopperini", i sacchetti in plastica
usa e getta che utilizziamo tutti i giorni per portare a casa la spesa.
Le buste dovranno adesso seguire la normativa europea EN13432
che dice chiaramente che le buste della spesa devono
essere in plastica completamente biodegradabile
e compostabile. Deve essere possibile, quindi, gettare il sacchetto
nel contenitore dell'umido della raccolta differenziata.
I negozianti che non si adeguano, e continuano a vendere
sacchetti non conformi alla nuova legge, rischiano una multa
da 2.500 a 25.000 euro.
VERO E FINTO ECO
Ma non tutti i sacchetti ecologici sono uguali.
Quando l'anno scorso entrò in vigore il primo decreto
che imponeva l'abbandono dei sacchetti non biodegradabili
si diffuse un nuovo tipo di busta di plastica per la spesa:
il sacchetto "oxodegradabile". Ossia una busta in plastica
normale, alla quale in fabbrica erano stati aggiunti speciali
additivi chimici per favorirne la biodegradabilità.
Il risultato è un finto sacchetto ecologico che ci mette anche
tre anni a dissolversi e che, quindi, non può affatto
essere differenziato nell'umido ma deve essere trattato
come la normale plastica. In molti parlarono di una mezza truffa,
definendo le aziende produttrici di questi sacchetti
"i furbetti dello shopperino", anche se tutto era perfettamente
legale perché permesso dalla legge in vigore in quel momento.
NIENTE USA E GETTA
Nei mesi scorsi la vicenda dei sacchetti di plastica
ha avuto anche un risvolto "sindacale" da non sottovalutare:
circa 25 mila lavoratori sono attivi in questo settore.
La nuova legge, per salvare capra e cavoli, permette
ancora l'uso dei sacchetti in plastica normale, purché siano
spessi almeno 100 micron - se non devono contenere alimenti -
o 200 micron - nel caso siano destinati all'uso alimentare.
Queste misure sono molto più alte di quelle dei vecchi sacchetti.
L'obiettivo, infatti, è quello di far produrre a queste aziende
sacchetti molto spessi da usare e riutilizzare senza gettarli .
Un modo per offrire alle aziende di cambiare le proprie
linee di produzione per adeguarsi alle nuove norme.
fonte
http://www.jacktech.it
Peppe Croce
Era ora!
RispondiEliminaSono commosso per la nostra Gaia...
Eliminaanche se sta sempre messa maluccio.
Anzitutto io sapevo che nell'ultimo milleproroghe il testo sui sacchetti era 'sparito'. Secondariamente, comunque, la legge se non è cambiata prevede che sia il sindaco di ogni comune a dover stabilire il tipo di materiale e la quantità che deve essere presente nel sacchetto per essere dichiarata utilizzabile. E, per esempio, qui nella mia città è passato un anno senza che il sindaco dicesse niente. Perciò se la legge è stata approvata così com'era, siamo ancora in regime transitorio: il che vuol dire che ognuno può fare quello che vuole!
RispondiEliminaCiao Tim!
EliminaSì in effetti era sparito, poi però hanno detto
che era stata una svista.
Sai quando ricopi qualcosa e ti scordi
di copiare un'altra cosa?
Però l'han rimesso di nuovo al loro posto
scusandosi della svista.
Probabilmente è transitorio appunto per dar tempo
alle Regioni di adeguarsi.
Qui in Sardegna hanno messo le buste plastificate resistenti già da parecchi anni.
Dipende appunto come dici da sindaco a sindaco.
Ci sono in mezzo interessi, denaro..
Come queste buste bella di plastica.
Resistono anche con 10 bottiglie di birra!
E secondo te chi ci perde?
L'azienda che produce buste di plastica inquinanti!
Quelle usa e getta non-bio vengono acquistate di continuo,
quelle plastificate le compri una volta,
e stai apposto per sempre finchè proprio non si sbracano (ma ce ne vuole!).
Io personalmente rifiuto di prendere
buste non conformi. Solo così si riuscirà a levare di torno questa monnezza.