Orari negozi no-limits: le strane motivazioni di chi è contrario



Il via libera del Governo Monti sull'apertura no-stop
per le attività commerciali è stata un'idea geniale!
Per contrastare la crisi ognuno può aprire quando desidera,
aumentando gli incassi.
Le domeniche soprattutto, quando in giro per le città
i negozi sono tutti chiusi, è un punto in più per il guadagno
visto che tutti escono per le passeggiate nel fine settimana.


LE OPINIONI CONTRARIE

Non sono in accordo con questa idea molti commercianti
e Confcommercio. Anche se non si sa per quale motivo.
Su LaStampa.it si legge il commento del presidente
di Confcommercio Roma, Giuseppe Roscioli, che
dice senza mezzi termini
«si tratta di una riforma senza senso:
lievitano enormemente i costi di gestione
e non si risolve
il problema economico, come
avverrebbe invece se la
liberalizzazione fosse
estesa a settori come le banche,

i trasporti, l’energia».
Il senatore Pdl Giovanardi dà altre motivazioni per
respingere questo decreto «La comunità cinese in Italia
brinderà alla completa ed immediata liberalizzazione
degli orari dei negozi, uno dei settori più esposti
ad una concorrenza che favorisce chi prospera
in un mercato senza regole
».
Sul quotidiano sardo UnioneSarda
abbiamo l' opinione dell'assessore alle Attività Produttive,
Barbara Argiolas,
«Dopo le feste incontreremo le associazioni
di categoria».
Comunque Confcommercio e Confesercenti sono uniti
sul piede di guerra: «Siamo contrari.
Può essere la fine delle piccole attività commerciali».



ASSURDITA' ABOMINEVOLI

Per l' opinione del presidente di Confcommercio Roma,
c'è da mettersi le mani nei capelli.
"lieviteranno i costi di gestione", ma se c'è l' incasso
cosa aumenta? Aumentano gli incassi!
E la castroneria di più alto livello è che
si potrebbe invece risolvere il problema della crisi
con la "liberalizzazione di banche, trasporti ed energia".
Abbiamo visto i pro e i contro delle liberalizzazioni,
e soprattutto visto che sono le banche ad avere il potere
mondiale in mano, vogliamo far sì che pullulino
ed aumentino più di quanto già stiano facendo?

L' incolpare poi le grandi distribuzioni o le attività cinesi,
mi sembra solo un modo di trovare scuse facili.
I centri commerciali aprono già da tempo anche di domenica,
e lo fanno anche gli esercizi commerciali cinesi.
Chiunque di domenica va in giro sa che per il 95%
delle volte si va sempre nei centri commerciali
e si fa un giro nei negozi cinesi che sono sempre aperti
( per il 5% restante c'è l'alternativa suoceri! ).


IL LATO POSITIVO DEL DECRETO

Quindi liberalizzando gli orari non si crea svantaggio
ai piccoli commercianti, anzi, anche loro hanno la possibilità
di aprire di domenica ( come accade da anni in altre Nazioni
industrializzate del mondo ) incrementando gli incassi
visto che molti hanno i loro clienti abituali che non disdegneranno
di fare una capatina nel fine settimana.
Qui in Sardegna e in molte zone del sud, il sabato e
( soprattutto ) la domenica sono sacri.
Non si deve lavorare. Se l' Italia è nel fango
( per non usare altri termini sconci ) e molti
politici esteri pensano che non bisogna dare al nostro
Paese aiuti economici ( leggi sto articolo qua ),
è perchè siamo ancora arretrati culturalmente
e psicologicamente
.
Se ci danno la possibilità di aumentare gli introiti
perchè non accettare?
Se da consumatori siamo favorevoli perchè
da commercianti
non dovremmo esserlo?

Purtroppo non sono titolare di un'attività commerciale,
altrimenti avrei aperto in orari diversi e avrei anche provato
di domenica per sperimentare gli incassi giornalieri.
Ma purtroppo per ora sono solo consumatore,
e di domenica cercherò qualche negozio Made in Italy
aperto, sennò fomenterò la ricchezza delle grandi distribuzioni.

La crisi la create voi,
non il Carrefour!


Articolo di Lapenna Daniele

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