Votazioni 2013: consigli, considerazioni, auspici ( e vignette comiche )

Krancic - Grill

Non so se tu, lettore, leggerai tutto ciò che ho scritto. Avevo intenzione di scrivere una cosa breve, un piccolo pensiero, ma gli argomenti erano così tanti che è stato impossibile trattenerli nella mia mollosa massa grigiastra.

Le sacche che abbiamo nelle nostre mutande o nei reggiseni ( dipende dal sesso e/o dove si preferisce "accumulare" ) si sono riempite a dismisura con questa campagna elettorale. Sì.

Si sono riempite perché abbiamo ascoltato tutte le belle balle sparate dai politici in Tv, i Tg nazionali che hanno aggirato le interviste scomode ( vedi quella di Berlusconi con la D' Amico dove il TG5 non ha menzionato neanche che ci fosse stata - ti credo! Il Silvio sembrava un ragazzino che non aveva studiato all' interrogazione di matematica! ), i politici che hanno adottato dei cani per mostrare il loro spirito animalista, hanno chiesto a campioni dello sport ( "campionessa? ma chi cazzo è quella lì?" ), a cantanti dimenticati ( "ah, è vero! Quello cantava coso lì,.. la canzone della cosa.. " ), ad attori ( "ma.. è un attore? Ma va? Non lo sapevo! Acciderboli alla torta di carote con lo strutto" ), a registi ( "ah sì quello è coso.. sì,.. " ) di "arruolarsi" nel loro partito per dare credibilità ed ottenere voti da quella parte di cittadini che amano questi personaggi, ma non sanno per chi votare.

Politici che convincono che si potranno abbassare le tasse, togliere l' Imu, evitare l' aumento dell' Iva, creare posti di lavoro, ma senza aumentare il carico fiscale sul cittadino.
Utopia? No. Presa per il culo.
E quando qualcuno decide di dire
"Sì, è vero, non sarà facile" qualcuno sembra credergli "Ecco, ora ammette che sarà difficile. Ma almeno ci prova". Peccato che la soluzione per abbassare le tasse è lì a portata di mano, e viene palesemente ignorata: dimezzi lo stipendio di ogni parlamentare, del presidente della Repubblica, di ogni sindaco, ed ecco che avrai milioni di euro a disposizione. E' così difficile cazzo ?
Ci sono gli anziani che dal lontano '32 votano e voteranno sempre comunista, anche se oggi di "rossi veri" ci sono solo i pomodori ciliegina che ti sparano a 3,50 euro al chilo; quelli che votano da sempre Berlusconi perché toglierà l' Ici ( ho scritto Ici per un motivo specifico ) sulla prima casa. Ma, siccome non ama fare le cose a metà, la toglierà anche dalla seconda. Dalla terza. Massì, anche dalla quarta e dalla quinta!
Poi ci sono i nuovi supereroi, nuove entità politiche che "cicciano" sul campo nazionale dopo aver conquistato le basi regionali ( in stile "Risiko" ), ma non procedono da soli. No. Spezzano la loro credibilità alleandosi con isoliti, vecchi, cari politici che si mostrano persone comuni, ma invece non lo sono.
Ecco, proprio quelli: sono dei cartoni animati.
Personaggi finti, che fanno e dicono cose assurde, che nella realtà sarebbero impossibili, eppure loro.. le potranno realizzare.
Così come hanno realizzato un' opposizione forte al governo precedente, hanno combattuto per i loro ideali, hanno lottato per mostrare che la strada del premier in carica era sbagliata e andava contro i diritti dei cittadini, ma poi hanno votato a favore dell' Imu e di altri decreti ( e non leggi, attenzione attenzione ) che sono passati di corsa ad esser approvati senza esser discussi in sede.
Che razza di opposizione è quella che, invece di ribattere e fermare gli oppositori, gli vota a favore?

Accade di sentire da un politico che "a fine mandato, non ritornerò in politica". E sentirlo ripetere di continuo. D' improvviso, come sempre accade nei cartoni animati, il colpo di scena inaspettato: il tizio si candida alle prossime elezioni.
Visto che un avversario è andato via, e molti ormai non lo reputano più credibile, l' altro appartiene ad una categoria di perdenti ( non vince manco al gioco dell' oca senza avversari ), candidarsi, è una mossa vincente. Poi lo chiedono dall' Unione Europea: "lei è l' unico che segue tutte le nostre direttive a favore delle banche e della BCE. Si candidi".
E se lo ordina l' UE ...
Così il tizio impeccabile, di fiero portamento, d' aspetto rispettabile, capisce che per ottenere voti, bisogna adattarsi: inizia così a sbavare alle conduttrici Tv ( vedi il Monti ospite ad Uno Mattina che si interruppe di colpo alla vista della Isoardi, iniziando a sbavare vistosamente ), a fare battute, a circondarsi di belle donzelle, ad adottare cani ( "ma perché i gatti no? puzzano?" ), a mostrarsi un bravo papà, sperando e convincendosi che risalirà su quella bella poltrona.

Io VOTERO'.
Colui che non vota, non può lamentarsi. Deve stare solo zitto.
Colui che non vota è colui che sostiene come la miglior società sia quella senza politici, senza governi, e poi lui che fa? Rimane a casa, davanti ad un computer, o ad urlare nei bar ( prendendo a pugni anche qualcuno che non la pensa come lui ) non ottenendo un demerito cazzo.
Critica tutti. Sembra che le cose giuste le dica solo lui. Ma non ha un' idea precisa. Un qualcosa che mostri o indichi come si possa cambiare la società.
La società va cambiata dal basso, da noi. Non si parla qui, di utopia, ma di realtà.

Il sindaco dovrebbe camminare per la sua città, parlare con la gente, accettare i consigli, segnarsi i problemi, cosa non va, cosa servirebbe, cosa è possibile e cosa non è possibile fare.
Nel Medioevo i villaggi erano piccoli, ma ognuno aveva la sua mansione ed utilità. Non si relegava il tutto al capo villaggio mentre gli altri dormivano o passavano il tempo a lamentarsi.
Bisogna mostrare di esser partecipi alla società, lottare per cambiarla, per rafforzarla, per apportare idee volte a togliere i problemi esistenti.
Si può obiettare "il ricco pensa sempre e solo alle sue tasche". Vero. Ma non ci si rende conto che il ricco vive anche grazie ai soldi spesi dal ceto medio, o del quasi povero. Se tu, capitalista ricco, vendi un bene, sfrutti i deboli, e succhi i soldi da loro, come potrai venderli se questi sono privati del bene che più di tutti dovrebbe appartenere al popolo, ovvero il denaro ?
Perché un sindaco, un dirigente, deve guadagnare il triplo, in quintuplo, dieci, venti, trenta volte più di un normale operaio?

Il Plusvalore di Karl Marx non era del tutto errato: se un' azienda X produce un bene, lo vende, e guadagna 100 denari. Spende, in stipendi dei dipendenti, tasse ed acquisto di materiale per produrre il bene X, il totale di 20 denari. Perché, or dunque, dovrebbe mangiarsi tutti gli 80 denari?
Perché è titolare dell' impresa? Bene, giusto, ma l' operaio così, nella società capitalista, è solo una ruota dell' auto, il bastone di un anziano, un tubo di una nave da crociera, anziché essere un petalo di un fiore, una molecola di acqua in una tazza di thé, un individuo che è partecipe dell' azienda, dove il suo lavoro va premiato, dove il capitalista, se intasca 80 su 100, è solo merito dell' operaio. Senza di loro sarebbe un misero, un povero, un' annullità.

L' auspicio è che si vada verso una società dove ognuno faccia il suo dovere, dove ognuno si preoccupi dei problemi del suo paese, dove non ci siano coloro che se ne sbattano le palle e poi si lamentino di frivolezze, dove non si disprezzi un lavoro se non rispecchia la nostra bella laurea ottenuta con tanti studi, dove ogni lavoro deve avere la sua utilità, deve avere rispetto, il lavoro deve avere rispetto del lavoratore, ed ogni impiego deve esser sano ed onesto.

E' vero, purtroppo c'è un inconveniente: ogni persona ragiona a modo suo, c'è chi è cresciuto egoista, e morirà egoista. Ma lì la soluzione risiede nell' unione, nell' unirsi e lottare per la sincerità, la trasparenza e l' altruismo. Io non sono altruista con chi non lo è con nessuno.

La società può essere cambiata, ma bisogna essere PARTECIPI.
L' astensione dal voto è solo un autogol al 90esimo minuti in una finale di coppa.
Sii partecipe.
Sii come vorresti che fossero gli altri.
Comportati con gli altri come vorresti si comportassero con te.

La società, se in mille anni è cambiata, 
non è stato certamente per chi si grattava le palle dalla mattina alla sera.

Se hai letto tutto sino a qui, ti dico solo "Grazie", e spero che tu faccia la scelta giusta, non solo domani e dopodomani, ma anche dopodopodomani, la prossima settimana, il prossimo mese, ogni giorno.


Articolo di Lapenna Danele

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