Social Card in Sardegna: il consiglio boccia il sostegno del governo e punta il dito contro l' ex governo Berlusconi "E' stato il suo governo ad inserire la clausola dei 250mila abitanti escludendo così la Sardegna"
fonte sardegnareporter.it
Ecco come è andata la votazione per richiedere al Governo che la Social Card includa anche la Sardegna, esclusa ingiustamente dacché, a dispetto degli anni passati, quest' anno i sostegni economici puntano sulle Regioni con città aventi un numero di abitanti superiore ai 250mila ( Cagliari nei ha 155.887 ).
"Abbiamo votato contro a un ordine del giorno populista e demagogico perché per le cittadine e i cittadini in difficoltà non vogliamo semplici azioni di carità.
Quello che serve sono percorsi strutturati e soluzioni complessive, non elemosine: pensiamo, ad esempio, al reddito minimo garantito già previsto nel programma della coalizione di centrosinistra che si candida a governare il Paese.
C'è dell'altro: non accettiamo lezioni da chi prima istituisce provvedimenti, per quanto offensivi, e poi li ritira. Perché, come ha riferito il sindaco Zedda in Aula riportando una risposta del ministero sulla situazione di Cagliari, è stato proprio il governo Berlusconi, che il consigliere Porcelli ha sostenuto, ad escludere Cagliari dal programma, in quanto città con meno di 250mila abitanti"
Di certo, se avrebbero votato positivamente, quel centinaio di euro non sarebbero stati rifiutati dai poveri della Sardegna. Ora vorrei vedere che cosa si inventeranno per sostenere le fasce più deboli.
Le chiacchiere stanno a zero.
Insomma, facite ammuina.
RispondiEliminaIl ragionamento di questi è semplice:
Eliminase lo Stato dà dei fondi per i poveri,
loro possono "trattenere" una parte per magnarseli
( come han sempre fatto ),
mentre con la Social Card i soldi vanno direttamente sulla carta della persona, ed i Comuni non possono toccare nulla.
Geniali!