Quando i poliziotti ti picchiano senza motivo ma i giornalisti scrivono che sei tu l' aggressore. È accaduto a due ragazzi a Cagliari

 

Due giovani riposano per strada a Cagliari. Cinque poliziotti li svegliano e picchiano il ragazzo. La versione dalla questura e quella riportata da giornalisti è la stessa: il giovane viene svegliato e picchia i poliziotti con calci e pugni. Cosa surreale per una persona ubriaca, sola, contro cinque uomini.
La verità è un' altra...

Quante volte abbiamo letto notizie del tipo "Giovane fermato a ..... Aggredisce poliziotti"? Tantissime volte e ogni volta ci abbiamo creduto. Possibile che quando si è fermati dalle forze dell' ordine, nonostante il fermato sia uno solo, gli uomini in divisa subiscano sempre percosse e il soggetto ne esca sempre con una denuncia per "resistenza a pubblico ufficiale"?
Ecco cosa è successo a Cagliari quattro giorni fa.

COSA HANNO RIPORTATO I GIORNALI
Cercando gli articoli dei quotidiani, troviamo:

Cagliari, dormono sulla passerella a Su Siccu, i poliziotti li svegliano e lui li aggredisce

Sorpreso a dormire a Su Siccu, si scaglia contro gli agenti con calci e pugni: denunciato

Dorme in strada e aggredisce poliziotti che lo svegliano

Cagliari, dormiva profondamente nella passerella di Su Siccu: gli agenti lo svegliano, ma non reagisce bene

Dorme in strada e aggredisce poliziotti che lo svegliano

Tutti gli articoli riportano che un ragazzo e una ragazza, dopo aver passato una notte a bere alcolici, si sono fermati sulla passeggiata nei pressi del porto per riposare e smaltire l'alcool.
Degli agenti li hanno svegliati e il ragazzo li ha colpiti con calci e pugni. Il giovane è stato portato in questura e denunciato.

Sono andati veramente così i fatti? I poliziotti sono più di uno, armati, il ragazzo è sotto effetto di alcoolici e quindi, come si sa, non in grado neanche di camminare (per questo si sono fermati lì) e lui aggredisce gli uomini in divisa?

I POLIZIOTTI AGGREDISCONO E POI DICONO DI ESSER STATI AGGREDITI. I GIORNALISTI RIFIUTANO DI RIPORTARE LA VERSIONE DEI DUE GIOVANI
Leggiamo il post dalla pagina CagliariContro che riporta (a differenza dei quotidiani locali che hanno rifiutato) la versione del giovane.

Lungomare di Cagliari, Su Siccu, 7.30 del mattino di venerdì 21 agosto.

Un ragazzo e una ragazza dormono per terra, riposando qualche ora prima di tornare a casa, dopo la festa del Mercatino Autogestito terminata poche ore prima.

Stando alla ricostruzione dei quotidiani il sonno di quei due non piace a qualche passante, che pensa bene di scattare una foto (fregandosene della loro privacy) e chiamare la polizia (senza accertarsi delle loro condizioni di salute e chiamare più logicamente un'ambulanza).

Poco dopo si presentano cinque poliziotti che svegliano i due in malo modo, chiedendo i documenti. La ragazza li consegna, mentre il ragazzo non ce li ha. Non ha neanche il tempo di parlare che un poliziotto fa volare diversi schiaffi su di lui, facendolo cadere a terra.

I colleghi pensano bene di dare manforte e alla reazione del ragazzo, lo sbattono a terra ammanettandolo e portandolo in caserma. Arrivato negli uffici della questura per l’identificazione, il compagno uscirà circa un’ora dopo, con una denuncia per resistenza, un’ecchimosi al labbro con perdita di sangue, varie escoriazioni e abrasioni, qualche livido e vari dolori.

Dopo qualche ora sui quotidiani locali esce la notizia che un ragazzo, dopo essere stato svegliato a Su Siccu, ha reagito picchiando con calci e pugni gli agenti. Un altra storia, giunta direttamente dagli uffici della Polizia. Qualcuno prova persino a chiamare una delle principali testate locali per riferire che la storia non è andata proprio in quel modo ma come ci si poteva aspettare il giornalista declina questa testimonianza.

Non è certo una novità che i poliziotti facciano quello che vogliono, sbeffeggiando e picchiando indisturbati. In tutto il mondo questi episodi sono sempre più frequenti. Con le misure anti-covid il potere di chi porta una divisa è notevolmente aumentato. Grazie al ruolo di “protettori della salute pubblica” la loro possibilità di persecuzione di ogni forma di socialità è molto più forte ed è un pessimo presupposto in caso di nuovo lockdown. Spesso però incontrano la rabbia di tanti e tante che decidono di ribellarsi ai soprusi, ai pestaggi e talvolta agli omicidi, come accade negli Stati Uniti quasi quotidianamente da diversi mesi.

Siamo sicuri che anche in una città come Cagliari di questi episodi ne capitino spesso, ma quasi sempre ad uscire fuori è solo la versione degli agenti, protetti prima dalla divisa e poi dai giornalisti…

È proprio questo che li fa sentire tranquilli e sicuri, perciò crediamo che il primo passo sia quello di rendere pubbliche queste storie, far sapere a tutti qual'é il loro sporco mestiere, non farsi intimidire dalla loro spavalderia.

Alcune compagne e compagni di Cagliari


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