Coronavirus: su Google impennata di ricerche dei termini "ansia" e "panico". L' Italia però è una delle nazioni con meno ricerche sull' ansia


A marzo, circa una decina di giorni dopo l' estensione del lockdown a tutte le città d' Italia, si è registrato un aumento di oltre il 200% di ricerche effettuate su Google per le parole "ansia" e "panico". Ogni regione italiana ma anche ogni nazione mondiale ha reagito diversamente a questa pandemia. Una nazione europea, a sorpresa, ha avuto un picco di ricerche per la parola meditazione.


A partire da gennaio, dopo le prime notizie che iniziavano a giungere dalla Cina, sia in Italia che nel resto del mondo esplose, ancora prima della pandemia virale vera e propria, quella pandemia invisibile ma più pericolosa: la paura.

Ansia, depressione e panico sono aumentati nella popolazione mondiale tanto che sia i servizi sociali comunali sia i medici e psicologi, hanno visto incrementare il numero di persone che si rivolgevano loro.
I dati sull' aumento dell' ansia nella popolazione possono esser reperiti anche dalle ricerche effettuate dalle persone sul motore di ricerca Google.

AVVISO
Si prega di prendere i dati "con le pinze" e valutarli per quel che sono perché si tratta di una statistica fatta di numeri e non di testimonianze dirette delle persone.
La lettura trasversale delle suddette statistiche, raccolte fedelmente da Google Trends, è puramente personale. Per qualsiasi vostro parere, potete commentare sotto l'articolo.
Daniele

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L' ANSIA DA CORONAVIRUS IN ITALIA
Partiamo dal nostro Paese. In Italia, negli ultimi 12 mesi, si è assistito ad un' impennata della ricerca su Google dei termini ansia, ansia da coronavirus, depressione e panico. Un altro termine che ho voluto aggiungere alla ricerca per verificare quanto fosse stata "popolare" nelle ricerche italiane è meditazione e più avanti vedremo il perché.

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ANSIA E PANICO DA CORONAVIRUS
Il numero di ricerche effettuate erano già alte prima del gennaio 2020 ma proprio a inizio febbraio, quando il contagio era giunto in europa e aveva colpito, per prima, proprio l' Italia, si ebbe un'impennata.
Il primo dpcm fu del 23 febbraio e riguardò le regioni Lombardia e Veneto. Guardando i dati suddivisi per Regione, la differenza è minima come se la paura avesse colpito tutta Italia e l'ansia di veder spostare il contagio fosse già stata percepita.

Nelle prime cinque regioni però troviamo Basilicata, Molise, Calabria, Campania e Abruzzo. La Lombardia è al 12° posto e il Veneto è penultima al 19° per numero di ricerche della parola "ansia".

Il nuovo picco di ricerche è avvenuto diversi giorni dopo il dpcm del 9 marzo 2020 che estese a tutta l'Italia il cosiddetto lockdown con chiusura totale di attività e obbligo di restare a casa. Siccome era una situazione nuova, le conseguenze dello restare a casa forzatamente si ebbero (parlando delle ricerche su Google) solo tra il 15 e il 21 marzo.

Tra le ricerche correlate, ovvero quelle scritte dagli utenti su Google che io non posso sapere ma Google sì e me le ha mostrate in una apposita lista, sono (ordinate per quantità di ricerche):
  1. panico da coronavirus  +200%
  2. sintomi ansia e panico  180%
  3. come combattere gli attacchi di panico  120%
  4. panico sintomo 100%
  5. sintomi infarto 80%
  6. come riconoscere un attacco di panico 70%
Il termine "depressione", invece, ha avuto un inizio di aumento da fine marzo (dopo quasi un mese di lockdown) ed è sceso dopo il 20 giugno.

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Prendendo come periodo di riferimento dal gennaio 2015 all' agosto 2020, troviamo un' incredibile discesa delle ricerche della parola "depressione" ma, contemporaneamente, un aumento delle ricerche su "ansia" e "ansia coronavirus".

Una delle cose da tener conto è che, secondo l'ultimo rapporto Censis sulla comunicazione, in Italia più di 2 persone su 10 ancora non utilizzano internet: il 21,6% degli italiani non ha accesso al web.
Questo porta ad avere non solo meno ricerche ma, andando a vedere il livello di conoscenza dell' utilizzo delle tecnologie, anche un discreto utilizzo dei motori di ricerca per trovare informazioni.

FRANCIA: LA NAZIONE DELLA MEDITAZIONE
Ho inserito la parola "meditazione" nella ricerca solo dopo aver letto i risultati a livello mondiale.
Vediamoli.
Tra il 29 marzo e il 4 aprile, in Italia si è avuto un aumento di ricerche per il termine meditazione. Prendendo lo stesso grafico di sopra che racchiude le ricerche di 5 anni (dal 2015 al 2020) vediamo un incredibile aumento di ricerche anche per questo termine.

Negli ultimi anni la meditazione e lo yoga sono diventati quasi di moda, mentre altri la praticano costantemente traendo benefici. Moltissime persone hanno sconfitto ansia e attacchi di panico grazie alla meditazione buddhista.
Nel mondo sono in tanti a praticarla e tanti sono anche i praticanti che insegnano yoga, effettuano sedute di meditazione di gruppo e anche ritiri in luoghi lontani dalle caotiche città. Sembra che le persone vogliano ritornare ad un contatto con la realtà, distaccandosi dall' ansiosa quotidianità.

Nel grafico mi erano saltati all' occhio due puntini verdi che evidenziavano le nazioni al mondo dove si è cercato di più il termine meditazione. Quella che in assoluto ha più ricerche è la Francia, la seconda la Svizzera.
Questo dato ha una doppia, anzi, tripla lettura:
  • i francesi sono il popolo che pratica di più la meditazione
  • i francesi sono il popolo che sente più bisogno di praticare meditazione
  • i francesi sono semplicemente incuriositi dalla meditazione
  • nessuna correlazione
L' Italia, comunque, a livello mondiale è al 5° posto ed è un bel risultato perché significa che le persone vogliono comprendere a fondo i benefici della meditazione e, quindi, vogliono combattere le loro ansie e sofferenze quotidiane.

LA CLASSIFICA MONDIALE... DELL' ANSIA
A livello mondiale, il termine "ansia" è stato il termine più cercato in Indonesia, Regno Unito, Filippine, Stati uniti d'America e Irlanda mentre la nazione dove è stato cercato pochissimo è di nuovo la Francia (e questo si collega alla ricerca precedente sulla meditazione). L' Italia è al sestultimo posto ma distaccata di molto dal Belgio che è 27^.


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