Olio: arriva la nuova etichetta. Ecco le novità e cosa c'è da sapere
Vi fermate mai a leggere l’etichetta degli alimenti che comprate e mangiate? Non è una abitudine comune, ma è molto utile per sapere quello che finisce sulla nostra tavola. Una novità arriva in questi giorni per l’olio.
Come cambia l’etichetta dell’olio?
Nella parte frontale della bottiglia devono esserci caratteristiche e origine secondo quanto stabilito dalla Commissione europea con la regolamentazione sulla trasparenza delle informazioni. Si capirà subito così se l’olio è italiano. Entro un anno ci dovrà essere la riforma dell’etichettatura: le informazioni dovranno essere riportate obbligatoriamente nello stesso campo visivo principale e in un corpo di testo omogeneo, utilizzando caratteri di dimensioni già fissati dal regolamento europeo 1169/2011 relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori.
Cosa cambia per le bottiglie di olio al ristorante?
Gli Stati membri dell’Unione possono stabilire norme a livello nazionale perché sia obbligatorio l’uso di sistemi di chiusura che ne impediscono il riempimento dopo l'esaurimento del contenuto. Non saranno riutilizzabili e quindi non si potranno riempire con olio diverso da quello segnalato nell’etichetta della bottiglia.
A cosa serve l’etichetta chiara?
La trasparenza dell'etichetta è una forma di tutela dei consumatori e anche di lealtà della concorrenza. Il ministero della Salute ricorda che l’etichetta deve essere facilmente leggibile, deve contenere la quantità, la modalità di conservazione, l’origine o la provenienza e le modalità di fabbricazione, non deve indurre in errore o attribuire al prodotto proprietà curative. Il sito "Io leggo l’etichetta" ha lanciato una petizione perché la tracciabilità resti alta e si mantenga obbligatoria l’indicazione dello stabilimento di produzione.
Cosa succede in Europa?
Dal 2016 in tutti i paesi le etichette dovranno avere le indicazioni dei principi nutritivi e dell’apporto calorico del prodotto. Già fra un anno, nel dicembre 2014, entra in vigore il regolamento Ue 1169/2011 che obbliga alla tracciabilità, cioè indicazione del paese di provenienza, dei prodotti anche la carne (suina, avicola e ovi-caprina). Obbligatorie anche le informazioni nutrizionali per gli alimenti elaborati.
Cosa è invece il semaforo?
È una proposta inglese, un sistema a semaforo da mettere sulle etichette degli alimenti: verde per quelli che si possono consumare largamente, giallo per quelli da mangiare moderatamente e rosso per quelli da limitare. La classifica è fatta in base a grassi, zuccheri e altre componenti degli alimenti. Con questa classificazione alcuni alimenti della dieta mediterranea, a partire dall’olio, sarebbero etichettati come rossi. L’Italia non è favorevole all’introduzione in Europa considerando questa etichettatura un possibile ostacolo alla libera circolazione dei prodotti alimentari in Europa e in contrasto con la normativa sui prodotti Doc e Igp.
Sapete leggere le etichette?
Non sempre è semplice. Se volete un aiuto c’è una guida alla lettura del Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura.
La storia del bollino rosso è un bel busillis.
RispondiEliminaOttima invece l'etichetta, finalmente!, chiara.