Reddito di Cittadinanza: i soldi non spesi non saranno sottratti. Ecco perché


I soldi non spesi saranno realmente sottratti dalla carta del Reddito di Cittadinanza? Il decreto approvato dice di sì, ma allo stato attuale, non accadrà


Il decreto legge n.4 del 28 gennaio 2019 ("Reddito di Cittadinanza e Quota 100") riportava un dettaglio importante.
Leggiamo l' articolo 3 comma 15 del dl sul Reddito di Cittadinanza:

Il beneficio è ordinariamente fruito entro il mese successivo a quello di erogazione. A decorrere dal mese successivo alla data di entrata in vigore del decreto di cui al presente comma, l’ammontare di beneficio non speso ovvero non prelevato, ad eccezione di arretrati, è sottratto, nei limiti del 20 per cento del beneficio erogato, nella mensilità successiva a quella in cui il beneficio non è stato interamente speso.
Con verifica in ciascun semestre di erogazione, è comunque decurtato dalla disponibilità della Carta Rdc di cui all’articolo 5, comma 6, l’ammontare complessivo non speso ovvero non prelevato nel semestre, fatta eccezione per una mensilità di beneficio riconosciuto.  
Con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, da adottarsi entro tre mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto, sono stabilite le modalità con cui, mediante il monitoraggio delle spese effettuate sulla Carta Rdc, si verifica la fruizione del beneficio secondo quanto previsto al presente comma, le possibili eccezioni, nonché le altre modalità attuative.

SPIEGAZIONE

Sin dall' inizio era stata prevista una decurtazione dell' importo non speso rimasto nella carta del RdC. Nel decreto è presente questo comma che ci fornisce i dettagli.

Nella prima parte viene spiegato che:
  1. la somma erogata deve essere spesa entro il mese successivo
  2. la somma non spesa e non prelevata, quindi la somma che resta sulla carta RdC, è sottratto dall'importo erogato il mese successivo.
    La sottrazione dell' importo non potrà superare il 20% dell' importo totale erogato
  3. Gli arretrati sono esclusi da questa sottrazione
Esempio.
Nel mese di maggio vi erogano 600 euro di RdC: non li spendete tutti ma, sulla carta, ne restano 130. Ad aprile dovranno erogarvi le 600 euro del mese ma, siccome sulla carta ci sono 130 euro, l'importo sarà inferiore: 480 euro.
Il 20 per cento di 600 è 120 [(600x20):100] e, siccome sulla carta ne sono rimasti 130 e visto che nel comma del decreto l' importo il limite di sottrazione è del 20 per cento, vi lasceranno 10 euro.
Se vi vengono accreditati degli arretrati non corrisposti, questi sono esclusi dalla decurtazione.

Nella seconda parte viene spiegato che:
  1. ogni 6 mesi verrà fatto un controllo delle somme giacenti nella carta RdC: l'importo non speso sarà totalmente sottratto
  2. se la somma non supera una mensilità, non verrà sottratto nulla

Questa parte è contradditoria.
La prima parte riporta che, la somma rimasta sulla carta, sarà sottratta dall' importo del mese successivo, e così anche per i mesi a seguire: come potrà, dopo 6 mesi, rimanere qualcosa sulla carta se ogni mese viene effettuato un controllo e una sottrazione delle cifre non spese?

La risposta è nell' ultima parte:
  1. entro 3 mesi dall' approvazione del decreto verrà emato un altro decreto con i dettagli su questa decurtazione

Il decreto legge è stato approvato il 27 marzo e dunque, entro fine giugno, dovranno approvare un decreto con i dettagli su come sottrarre gli importi non spesi e, sinché non avremo questo decreto, è difficile potranno effettuare delle decurtazioni perché questo comma, a quanto viene riportato, necessita di una legge apposita (con dovuti dettagli) per esser "operativa".

Sinché non ci sarà un decreto apposito relativo a questo comma, non potranno sottrarre alcuna cifra rimanente sulla carta RdC.

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