Il documento dei G30 firmato da Draghi nel 2020: l'obiettivo delle banche è sostenere economicamente solo le imprese sane

 

Nel documento redatto a Washington il 14 dicembre 2020 dal Group of Thirty, organismo internazionale di finanzieri e accademici che tratta, con i governi, le questioni economiche e finanziarie mondiali, riporta che i debiti delle piccole e medie imprese consumano i sostegni economici dati dalle Banche e quindi, per i governi, è necessario "allocare in modo efficiente le risorse economiche assicurando che i sistemi finanziari non siano influenzati negativamente dalle posizioni finanziarie delle società in perdita".
Tra i membri del G30 vi è, da anni, anche Mario Draghi ed è uno dei firmatari di questo documento del dicembre 2020.

Dopo la crisi innescata il 13 gennaio 2021 con le dimissioni di tutti i parlamentari e ministri del partito di Matteo Renzi, Italia Viva, il 3 febbraio 2021 il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella conferì a Mario Draghi l'incarico di formare un nuovo governo. Circa due mesi prima, però, Draghi firmò un documento molto importante per l'Italia e altre nazioni del mondo al quale però nessun giornale diede risalto. E qui i complotti non c'entrano per niente.

MARIO DRAGHI NEL "GRUPPO DEI 30"
Questo comunicato di cui andremo a parlare risale al 14 dicembre del 2020 e si tratta di un documento stilato dopo l'incontro avvenuto a Washington. Nessun quotidiano ne ha fatto cenno tranne meno di dieci siti indipendenti e blog, e il sito della Regione Lombardia. Partiamo da qui e leggiamo il testo pubblicato l'8 gennaio 2021 sul sito web della Regione

"Un rapporto del 'G30 Working Group on Corporate Sector Revitalization' valuta la risposta politica alla crisi del Covid-19, fornendo una serie di raccomandazioni per plasmare la politica economica del futuro
In questo report, gli autori del G30 Working Group sottolineano che l'illiquidità ha caratterizzato la crisi economica del Covid-19 fino ad ora, mentre l'insolvenza può arrivare a pesare su molte imprese mentre la tensione economica della pandemia continua.
In considerazione di ciò, il rapporto raccomanda di spostare la politica da un ampio sostegno alla liquidità a misure più mirate volte a mantenere la salute del sistema finanziario, nonché a sostenere le imprese che saranno probabilmente vitali in un'economia post-pandemia.
"

Quindi, il sistema finanziario (le banche) deve sostenere solo le imprese sane e quelle che saranno vitali nell'economia dopo la fine della pandemia da Covid-19, non quelle in perdita.
Ma, chi è il Gruppo dei 30?
Il Group of Thirthy, spesso abbreviato in G30 , è un organismo internazionale di finanzieri e accademici che - così come viene riportato sul sito ufficiale - mira ad approfondire la comprensione delle questioni economiche e finanziarie, esaminando le conseguenze delle decisioni prese nei settori pubblico e privato. Le aree di interesse del gruppo includono, il mercato dei capitali internazionali, le istituzioni finanziarie internazionali e le banche centrali e la loro supervisione.
Il G30 fu fondato nel 1978 su iniziativa della fondazione del banchiere statunitense David Rockefeller, lo stesso Rockefellerche creò il Gruppo Bilderberg il 29 maggio 1954, una conferenza che vede incontri ogni anno al quale partecipano sempre circa 130 persone del campo economico, politico e bancario, al quale però nessun giornalista può accedervi, né intervistare i partecipanti sui temi trattati che, così come viene riportato nei comunicati, riguardano i temi globali, economici e politici.

Accedendo al sito ufficiale group30.org possiamo leggere e vedere i volti dei membri di questo organismo. Scorrendo la lista troviamo anche Mario Draghi e, cliccando sul nome, la sua carriera lavorativa.


IL REPORT: EVITARE DI SPRECARE
IL DENARO DELLE BANCHE

Andiamo adesso a leggere il Report del dicembre 2020, visionabile la link https://group30.org/publications/detail/4820.
Il titolo è "Rilanciare e ristrutturare il settore aziendale Post-Covid: progettare interventi di politica pubblica". Leggetelo voi stessi. Prendiamo le frasi che risultano molto importanti:

"Gli autori  [tutti i membri del Group30]  sottolineano che, sebbene l'illiquidità abbia caratterizzato la crisi economica del Covid-19 fino ad ora, l'insolvenza può arrivare a pesare su molte aziende mentre la tensione economica della pandemia continua. In considerazione di ciò, il rapporto raccomanda di spostare la politica da un ampio sostegno alla liquidità a misure più mirate volte a mantenere la salute del sistema finanziario, nonché a sostenere le imprese che saranno probabilmente vitali in un'economia post-pandemia."

L'illiquidità è l'impossibilità o difficoltà, da parte di un'impresa, di trasformare i suoi prodotti e/o servizi (dipende se l'aziende produce/vende beni oppure offre servizi) in denaro liquido per far fronte ai debiti. In pratica è l'impossibilità dell'azienda di far fronte ai debiti, e quindi a restare "sana".
L'insolvenza è lo stato di debitore dell'azienda.

Quali sono, invece, le "imprese non vitali in un'economia post-pandemia"? Possiamo pensare alle piccole imprese, a quelle fuori dal circuito delle Multinazionali, quelle piccole aziende locali che ricevono spesso denaro dal Governo centrale oppure agevolazioni da fondi UE per far fronte alle difficoltà economiche.
Proseguiamo nella lettura:

"Le raccomandazioni contenute nel rapporto ruotano attorno ai principi fondamentali per garantire la salute a lungo termine del settore aziendale, allocare in modo efficiente le risorse e prevenire i danni collaterali. Ciò richiede il coinvolgimento di leve sia nel settore privato che in quello pubblico per supportare il settore aziendale, assicurando al contempo che i sistemi finanziari non siano influenzati negativamente dalle posizioni finanziarie in calo delle società. Ove necessario, il rapporto sollecita i governi a fornire sostegno finanziato con fondi pubblici. Tuttavia, in considerazione della potenziale insolvenza in agguato sotto la superficie del mondo aziendale, gli autori sottolineano contemporaneamente la necessità di consentire alle forze di mercato di guidare almeno parzialmente il sostegno economico futuro.Ciò è in linea con un tema più ampio di riduzione della portata e del volume del sostegno che caratterizzava i quadri di politica economica nelle prime fasi della pandemia. Il rapporto sottolinea che se vengono intraprese tempestivamente azioni globali, le difficoltà aziendali non freneranno il ritorno a una forte crescita in un mondo post-Covid. "

"Allocare in modo efficiente le risorse" significa concedere denaro in modo che non vadano persi, ad esempio concedendoli a imprese in perenne crisi, facendo sì che i soldi vengano "persi" inutilmente infatti prosegue con una soluzione di "riduzione della portata e del volume del sostegno". La spiegazione viene subito dopo dove viene spiegato che si deve far sì che i sistemi finanziari non vengano influenzati dalle crisi economiche delle imprese.

Nel documento dettagliato leggiamo anche le dichiarazioni di Mario Draghi:

"Mario Draghi, copresidente del gruppo di lavoro G30 sulla rivitalizzazione del settore aziendale ed ex presidente della Banca centrale europea, ha avvertito:
«I responsabili politici devono agire con urgenza, poiché l'emergente crisi di solvibilità sta già erodendo la forza sottostante del settore delle imprese in molti Paesi . Il problema è peggiore di quanto sembri in superficie, poiché il massiccio sostegno alla liquidità e l'assoluta confusione causata dalla natura senza precedenti di questa crisi stanno mascherando l'intera portata del problema. Abbiamo un precipizio di insolvenze, in particolare di piccole e medie imprese, che arrivano in molti settori e giurisdizioni, poiché i programmi di supporto scappano e il patrimonio netto esistente viene consumato dalle perdite».

È necessario trovare un equilibrio per sostenere le imprese in grado di uscire dalla pandemia, assicurando al contempo che il sistema bancario rimanga in forma e in grado di dare credito a famiglie e imprese e sostenere la ripresa economica. Il dottor Draghi ha sottolineato: "Dobbiamo concentrarci sul preservare la capacità del sistema finanziario di sostenere i prestiti e sulla compensazione delle conseguenze indesiderate per il sistema finanziario e la stabilità delle banche
".

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