Facebook:insulti e offese pesanti ai sardi e alla Sardegna.La finanza scova i colpevoli: indagati per diffamazione,odio ed evasione fiscale

uno dei post pubblicati nel gruppo di Facebook
di Lapenna Daniele


Forse molti non lo hanno ancora compreso: insultare sui social network è un reato ed è punibile dal Codice Penale secondo l' art. 595.

È uno dei reati ai quali dovranno rispondere diversi utenti iscritti sul social Facebook che pubblicavano ingiurie pesanti verso i sardi e la Sardegna.

LE INUTILI SEGNALAZIONI
Il gruppo si chiama "Sardegna Amore Mio" e risulta far parte della pagina "Unknow Society" (in italiano "Società Sconosciuta").

Io stesso avevo cercato di dare visibilità alla questione pubblicando gli screenshot (le immagini) dei post riportanti le ingiurie: Facebook, però, ha ritenuto che non dovessi farlo, e non solo ha bloccato il mio profilo privato (non ho potuto né pubblicare post, né commenti, né messaggi privati) ma ha anche eliminato tutti i post di questi utenti contenenti le ingiurie che avevo messo pubbliche e che erano stati condivisi da tanti sardi (e non) indignati.
La politica del sito Facebook è strana: dopo le centinaia di segnalazioni al gruppo, ha eliminato qualche contenuto ma non il gruppo il quale risulta, ad oggi, ancora aperto e attivo.

Anche Google Plus funziona male visto che, altre mie segnalazioni, non hanno portato a nulla, vedi:
  1. «Onore a Luca Traini». Sui social il sostegno al giovane:«Se liberano la scimmia,lo uccidiamo noi per te». E «Andremo a prenderci i giudici!!!»
  2. Sparatoria Macerata:«Ci vuole più mira!».Pagina fascista sui social enfatizza il gesto di Luca Traini
  3. «Quel piccone in mezzo alla testa della Boldrazza». Ancora commenti di inaudita violenza dei confronti della presidente della Camera Boldrini. Intanto, spunta un altro suo parente che lavora ad Amazon
  4. «Fermiamo il genocidio della razza bianca».Sul social G+ immagini che incitano allo sterminio degli extracomunitari e la difesa della razza bianca europea


EVASIONE FISCALE E DIFFAMAZIONE AGGRAVATA

Dopo la denuncia alla Guardia di Finanza, è partita un' indagine che ha visto coinvolti gli Admin del gruppo, ma anche per diversi altri reati.
La storia è incredibile, e ce la racconta il giornalista Alessandro Baldassarini, che ha dato evidenza alla denuncia, in un suo lungo post su Facebook:

« LA VERA STORIA DEL GRUPPO CHIUSO "SARDEGNA AMORE MIO - UNKNOWN SOCIETY"

Da ieri la Guardia di Finanza, per conto della Procura della Repubblica di Oristano, ha avviato le indagini sulla UNKNOWN SOCIETY, il "gruppo chiuso" che pubblica su Facebook "Sardegna Amore Mio", autentica pattumiera di volgarità e fetidi luoghi comuni su e contro l'Isola. 

Le ipotesi di reato vanno dalla truffa all'evasione fiscale e, volendo, alla diffamazione aggravata dall'istigazione all'odio a sfondo razziale. 
Perchè qui non si tratta di un manipolo di sfigati frustrati e psicopatici (oddio, una visitina da uno bravo non sarebbe male...) ma di una combriccola di furbacchioni, "trollatori" seriali, che avevano trovato il modo per rimpinguarsi il portafoglio. 
Alcuni suoi componenti e amministratori sono già stati individuati, e per gli altri è solo questione di tempo: V.R., imprenditrice pugliese; S.B., elettricista residente in Toscana, D.S. di Palermo, F. C. architetto della Milano-bene e via via tutti gli altri, compresa anche una attempata signora di Sinnai [paese sito a pochi chilometri da Cagliari]
E poi ci sarebbe Lilith Moi: la chiamo con il suo "nome d'arte", perchè ho scoperto averla "Amica" (con il suo vero profilo) su Facebook e perchè - in fondo - è stato grazie a lei che ho avuto modo di scoperchiare questo nauseabondo Vaso di Pandora. 


tutti gli Admin del Gruppo,
con i loro profili fake
Fino a tre giorni fa, non sapevo neppure dell'esistenza di questo gruppo: mi ero imbattuto per caso in un articolo di "Casteddu Online" che parlava del curioso caso di una pagina FB denominata "Sardegna Amore Mio" dove al contrario venivano vomitati insulti sull'Isola e i suoi abitanti. Per la verità, non sapevo neppure (l'ho scoperto adesso) che su Facebook esistessero profili "coperti", cioè segreti (vabbè, alla fine mica tanto...) e che con essi ci si potesse fare anche i soldi: l'ideale per una banda di truffatori o per un gruppo terroristico. 

Questi di UNKNOWN SOCIETY non sono nuovi a questo tipo di imprese, e anzi consiglio - anche se credo non vi sia bisogno - la Guardia di Finanza di spulciare nel passato, e controllarli anche in futuro: avevano in mente di rifare lo stesso "giochino" con un gruppo dedicato ai vegani - ma stavolta la loro idea era stata perversamente geniale: hackerare e impossessarsi di una pagina esistente che voleva promuovere le bellezze della Sardegna per denigrarla e scatenare così la rabbia degli (inconsapevoli) isolani offesi nell'orgoglio. 

Oltre 7.500 gli iscritti al gruppo, e centinaia, migliaia di commenti giornalieri tra insulti e provocazioni. Mi sono chiesto il perchè, e adesso lo so e ora lo sapete anche voi: perchè per ogni iscritto i nostri "eroi" intascavano da Facebook 5 centesimi e 2 centesimi per ogni post e commento pubblicato... Capito? 
E quando ho chiesto a Lilith Moi il "perchè", la risposta è stata banalmente semplice: "Mi ci pago le vacanze". 
clicca per ingrandire

Certo, oltre che la Procura di UNKNOWN SOCIETY dovrebbe occuparsene anche la psichiatria: è una specie di "setta", con personaggi con evidenti disturbi della personalità, mitomani, frustrati, con un'alta considerazione di sè che alla fine li ha portati al capolinea. 

Mi diceva D.S., nella sua sciocca arroganza: "Il Piacere è di chi ha una mente superiore alla tua". Tragico errore il suo: non tanto nell'avermi sottovalutato quanto nel "bannarmi" dal gruppo in cui mi ero infiltrato per andare a scoprire cosa diavolo stava succedendo. 
Una banda di esaltati, dicevo, e anche pericolosi: invito tutti coloro che su Facebook hanno ricevuto minacce da questo gruppo di recarsi subito a Oristano per raccontare alla Guardia di Finanza quanto capitato, come la mia amica Emanuela. Tutti, tranne Lilith Moi: avvenente e affascinante donna, perversa il giusto, è l'unica ad aver mantenuto una sua "aurea", elevandosi dagli altri. E' lei che mi ha dato le "dritte" giuste, invitandomi e anzi sfidandomi a scoprire la verità. Ma sempre mantenendo la sua dolce e conturbante spavalderia, e mai pentendosi di quanto fatto. Sempre fedele a sè stessa. Per il resto, si ritenevano "menti superiori": ma si trattava solo di una questioni di soldi. La sempiterna banalità del male.

Post Scriptum:
una piccola considerazione sui colleghi della stampa sarda. Lungi da me dare lezioni di giornalismo: ma forse sarebbe stato il caso di non sottovalutare, per non dire ignorare, questa vicenda. Un caloroso e sincero "grazie" all'amico Antonello Palmas de "La Nuova Sardegna", che è stato ad ascoltare e a prendere sul serio le mie segnalazioni. Buon lavoro. »


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