Cassazione: diffamazione su Facebook è reato
di Lapenna Daniele
#facebook #diffamazione #reato #sentenzecassazione
Ancora una volta, la Cassazione si è pronunciata in merito alle battaglie cybernetiche che avvengono su Facebook.
Come si sa, sul noto social network nascono discussioni accese che sfociano spesso in insulti.
Cosa accade quando si viene insultati, ad esempio, sotto ad un post pubblico come quello di una pagina social?
Che l' insulto viene e può essere letto da qualsiasi utente del social, proprio perché è pubblico e non privato.
OFFESE SU FACEBOOK
Lanciare offese nel web possono costare una condanna per diffamazione aggravata. Nella sentenza n.2723 del 20 gennaio 2017 la Cassazione spiega chiaramente che il suddetto social network è in grado di raggiungere un elevato numero di persone e, pertanto, potenzialmente idoneo alla configurazione della fattispecie di reato. Nel caso della sentenza, l’imputata aveva inviato una serie di messaggi in cui si rivolgeva alla vittima appellandola “cornuta“.
ALTRI UTENTI CONDANNATI
Ci sono state altre sentenze che hanno sancito il reato di diffamazione (le relative notizie ai link sotto):
Corte di Cassazione sezione V Penale
sentenza 7 ottobre 2016 – 20 gennaio 2017, n. 2723
http://www.sentenze-cassazione.com/diffamazione-tramite-facebook
#facebook #diffamazione #reato #sentenzecassazione
Ancora una volta, la Cassazione si è pronunciata in merito alle battaglie cybernetiche che avvengono su Facebook.
Come si sa, sul noto social network nascono discussioni accese che sfociano spesso in insulti.
Cosa accade quando si viene insultati, ad esempio, sotto ad un post pubblico come quello di una pagina social?
Che l' insulto viene e può essere letto da qualsiasi utente del social, proprio perché è pubblico e non privato.
OFFESE SU FACEBOOK
Lanciare offese nel web possono costare una condanna per diffamazione aggravata. Nella sentenza n.2723 del 20 gennaio 2017 la Cassazione spiega chiaramente che il suddetto social network è in grado di raggiungere un elevato numero di persone e, pertanto, potenzialmente idoneo alla configurazione della fattispecie di reato. Nel caso della sentenza, l’imputata aveva inviato una serie di messaggi in cui si rivolgeva alla vittima appellandola “cornuta“.
ALTRI UTENTI CONDANNATI
Ci sono state altre sentenze che hanno sancito il reato di diffamazione (le relative notizie ai link sotto):
- Offese ad un collega «raccomandato e leccaculo» - Sentenza n.49066 dell' 11 dicembre 2015
- Molestie via Facebook: è reato - Sentenza n. 37596 del 12 settembre 2014
- Utente rischia condanna per un "mi piace"
Corte di Cassazione sezione V Penale
sentenza 7 ottobre 2016 – 20 gennaio 2017, n. 2723
http://www.sentenze-cassazione.com/diffamazione-tramite-facebook
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