Io NON sto con i ristoratori

 


Tralasciando per un attimo il movimento degli imprenditori che vogliono riaprire che sono diretti da un politico, parliamo dei ristoratori che sono la categoria più in vista, quella che sta chiedendo da mesi di riaprire, quelli che sembrano i più colpiti dalle chiusure per l'emergenza covid.

Quel che fa riflettere è che i ristoratori hanno ricevuto i ristori nonostante siano state le uniche delle poche attività che sono rimaste aperte e attive anche in lockdown.
Praticamente sono gli unici che possono lavorare praticamente SEMPRE grazie all'asporto.
I ristori del governo Conte avevano previsto soldi per attività sino a 5 milioni di euro di fatturato eppure... hanno proseguito a lamentarsi.

I locali della ristorazione sorgono quasi sempre perlopiù nei centri delle città, ovvero in zone dove gli affitti dei locali vanno dai 1.000 euro al mese in su, spesso anche 6.000 euro al mese, costi proibitivi senza entrate cospicue mensili o conti correnti sostanziosi.
D'estate il lavoro aumenta, ed ecco che assumono giovanissimi con GaranziaGiovani o Tirocini regionali dove l'importo mensile, spesso un rimborso spese e non uno stipendio (come accade per i tirocini regionali) che comunque è pagato con soldi pubblici.

Attività che, con il decreto ristori hanno visto pochi soldi per via delle false dichiarazioni dove mostravano meno guadagni di quel che realmente avevano. E hanno anche avuto il coraggio di protestare.

E poi abbiamo tutte le altre attività che non possono fare asporto, e che debbono comunque stare chiuse.
Poi c'è chi vive del prodotto che vende, come gli ambulanti, e i lavoratori che sono sempre gli ultimi e che, seppur hanno visto il blocco dei licenziamenti, sono sempre a rischio sia perché il datore di lavoro può abbassare loro il salario per via della crisi da co-vi-d, sia può licenziare perché, in barba alle leggi, e grazie al Jobs Act di Renzi e la riforma Rornero, è impossibile riessere ammesso sul posto di lavoro anche se si viene licenziati senza GMO (giustificato motivo oggettivo).

Insomma, pare che ci siano sempre fazioni diverse, lotte intestine e approfittatori che sfruttano il malcontento popolare per raccogliere consensi, poi ci sono coloro che gestiscono l'emergenza in un modo insensato e infine quelli presi per folli che però indovinano quasi sempre, perché se oggi sei considerato un folle, domani sarai un eroe.

Sino al 2018 erano tutti (giustamente) contro i ristoratori che sfruttavano i lavoratori assumendoli a nero, con falsi contratti part-time, ma oggi.... sono tutti dalla loro parte?
Le persone hanno memoria corta.

Commenti

  1. La vedo esattamente come te.
    Capisco le difficoltà, ma allora io cosa dovrei dire? E non mi lamento né alzo la serranda gridando #ioapro.
    Sai perché, comunque, nonostante i ristori non va bene? Perché i ristori sono dati a seconda di quanto fatturato e dichiarato... ehee...

    Moz-

    RispondiElimina

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