L' economista Chossudovsky nel 2010: «Gli USA inizieranno la terza guerra mondiale attaccando l' Iran»

Michel Chossudovsky, economista canadese


« Gli Stati Uniti, la NATO e Israele sono impegnati a convincere l' opinione pubblica che l' Iran è una minaccia e che possiede armi nucleari » spiegò, nel 2010, Michel Chossudovsky, classe '46, Professore di Economia all'Università di Ottawa, proseguendo « Lo sappiamo tutti che la vera motivazione dell' intervento militare è per acquisire le riserve di petrolio e di gas. L' Iran possiede il 10% delle riserve mondiali mentre gli Stati Uniti non arrivano al 3% » spiegando anche che « questa guerra si sta preparando sin dal 2004 »



Laureato in economia, dottorato di ricerca presso la University of North Carolina, docente di economia alla University of Ottawa, Michel Chossudovsky è un economista contrario alle guerre -  firmatario della dichiarazione di Kuala Lumpur per criminalizzare la guerra - che ha anche pubblicato due libri ("The Globalisation of Poverty" e "America's "War on Terrorism") dove spiega il funzionamento di una sorta di "organo mondiale" che da decenni vive nutrendosi della povertà umana, della distruzione dell'ambiente generando apartheid sociale, razzismo e lotte etniche.

Michel Chossudovsky è presidente e direttore del Centre for Research on Globalization (CRG), un'organizzazione indipendente per la ricerca e l'informazione con sede a Montreal, Canada. Gestisce il sito GlobalResearch.ca che promuove un punto di vista critico verso la politica estera degli Stati Uniti e della NATO con indagini riguardanti la guerra al terrorismo, la disinformazione dei media, la povertà e la diseguaglianza sociale nel mondo, la crisi economica globale, la politica e la religione.

Nel 2010, al canale RT ma anche in suo articolo su globalresearch, Chossudovsky parlò del conflitto Usa-Iran lanciando una previsione sulla base dei rapporti tra queste due nazioni.


USA-IRAN: UNA TERZA GUERRA MONDIALE
di Michel Chossudovsky

BUGIE PER OTTENERE IL CONSENSO DELL' OPINIONE PUBBLICA
« Gli Stati Uniti, la Nato e Israele sono impegnati e sono stati impegnati nel pianificare una guerra direttamente contro l' Iran, e ciò che essenzialmente vogliono è il sostegno dell' opinione pubblica per presentare l' Iran come una minaccia alla sicurezza globale dovuta alla presunta presenza di armi nucleari che invece non possiedono. E naturalmente presentare una giustificazione e un pretesto per un intervento umanitario a favore della comunità internazionale.

La gente deve capire che:
A- L' Iran non possiede armi nucleari
B- Ci sono Nazioni europee che non sono considerate nazioni nucleari ma che possiedono armi nucleari e parlo di Belgio, Olanda, Germania, Italia e Turchia. Cinque Paesi europei che sono nazioni non nucleari ma che possiedono armi nucleari costruite negli Stati Uniti. Armi "parcheggiate" nelle basi militari americane.

Sembra un doppio standard costruire pretesti per incidenti di guerra. Ciò che è molto grave è che, qualsiasi azione militare contro l' Iran, porterà ad un' immediata esclation.



UNA TERZA GUERRA MONDIALE
L' azione volta a colpire l' Iran è volta anche a colpire altri due Paesi: Russia e Cina che hanno ampi accordi di cooperazione militare e, di conseguenza, questo deve essere inteso come parte di una guerra globale.
Se ci sarà un attacco in Iran penso che dovremmo pensare di trovarci in uno scenario di possibile Terza Guerra Mondiale. Tutta la regione verrà colpita dalla Palestina all' Afghanistan.

Io so che questa guerra si sta preparando sin dal 2004 in termini di fare scorta di armi, stabilire uno stato di preparazione. Tutto ciò è in corso. Circa un anno fa
[nel 2009 - governo Obama - ndb], gli Stati Uniti fecero partire una missione in Israele per modernizzare il sistema di difesa aereo e infatti, ad oggi, il sistema di difesa aereo israeliano è coordinato con quello degli Stati Uniti e della Nato.

Così, in effetti, ciò che stiamo vedendo è una coalizione formidabile (in termini di equipaggiamento e tecnologia di guerra) tra Nato, Usa e Israele. I progettisti militari statunitensi spesso non sono consapevoli delle ernomi conseguenze delle loro azioni.
Nel 2002-2003
[Governo Bush] diffusero la nozione che le armi tattiche nucleari statunitensi erano (e sono) innocue per la popolazione civile circostante infatti, il Senato, allora, approvò l' utilizzo di queste "armi nucleari tattiche" e dissero che si potevano usare in modo preventivo contro l' Iran e contro le altre nazioni.
Ciò che ci stanno dicendo queste nazioni in possesso di queste armi nucleari è che possiamo usare queste armi come bombe umanitarie perché i civili non saranno colpiti. La sola cosa che dobbiamo fare è andare dietro i sostenitori della tecnologia.

Coloro che decidono per questa azione militare credono nella loro stessa propaganda e credon, o vogliono far credere, che renderanno il mondo più sicuro lanciando un attacco nucleare sull' Iran e credono che l' Iran sia una minaccia così tutta la manovra di propaganda presente nei media occidentali è completamente fuori dai fatti costruita solo per giustificare azioni che possono esser devastanti.


DEMONIZZARE GLI ISLAMICI PER OTTENERE CONSENSI

Abbiamo una situazione in cui le maggiori figure politiche come Barack Obama e Hillary CLinton, cercano di costruire questo consenso.
È costante e persistente il riferimento alla guerra e al terrorismo come giustificazione per fare la guerra in Medio Oriente anche se, chiunque conosca un po' la situazione in quella regione, sa che si tratta solo di voler prendere il petrolio. Il 60% dell' olio e del gas giace nella regione compresa tra l' Arabia Saudita e la regione del Mar Caspio: è una regione molto strategica.

 
E perché vengono demonizzati i musulmani? Semplice, perché il petrolio si trova in terre islamiche. Io ho calcolato che qualcosa come il 65-70% della riserva mondiale di petrolio giace nelle regioni islamiche. Per questo demonizzano i musulmani e li presentano come nemici del mondo occidentale. Se queste nazioni fossero abitate da buddhisti, avrebbero demonizzato i buddhisti.
Gli Stati Uniti posseggono meno del 2% delle riserve globali di petrolio e gas mentre queste regioni orientali hanno qualcosa come il 70% delle riserve. L' Iran possiede circa il 10% delle riserve mondiali, in pratica cinque volte di più degli Usa.

È indicato molto chiaramente nei documenti per la sicurezza internazionale (non da dire in pubblico) che sostanzialmente l' obiettivo  di ciò è guadagnare il controllo strategico delle riserve di petrolio e gas e di escludere dalla regione qualsiasi potenza competitiva, incluse Cina e Russia che sono nazioni che sono anch' esse impegnate nell' industria petrolifera.

L' idea è di essere sicuri non solo di controllare la regione, ma anche di escludere qualunque tipo di possibilità che altre nazioni, nella zona, possano commerciare o avere accordi di cooperazione commerciale con Cina e Russia ».

Il video di questa intervista e l' articolo di Chossudovsky con i dettagli sono in fondo all' articolo

Le guerre in atto in Medio Oriente
fonte e copyright
https://www.globalresearch.ca

ANALISI DELLA SITUAZIONE
di Lapenna Daniele


Le parole di Chossudovsky mostrano una situazione che, anche per i non esperti di politica internazionale, appare chiarissima: se ci sarà una Terza Guerra mondiale, sarà solo per accaparrarsi le riserve di gas e di petrolio. Se non scoppierà, non potremo restare tranquilli perché, se come previsto da decenni, le riserve di petrolio termineranno tra meno di 70 anni, in futuro ci sarà una guerra forse peggiore di quelle lasciate - e in parte dimenticate - nel XX secolo.

Perché gli Stati Uniti ce l' hanno proprio contro l’Iran? È presto detto: col suo 10% di riserve mondiali di petrolio e gas, il paese degli ayatollah si colloca al terzo posto dopo l’Arabia Saudita (25%) e l’Iraq (11%) per la dimensione delle sue scorte. In confronto, gli Stati Uniti possiedono meno del 2,8% delle riserve di petrolio a livello mondiale.

Tutti i presidenti degli Usa (incluso il Nobel per la Pace 2009, Barack Obama) hanno da sempre instaurato una mentalità guerrafondaia nella mente dei giovani americani e, uno dei risultati che abbiamo potuto vedere in questi giorni è, dopo l' assassinio del generale iraniano Qasem Soleimani da parte degli Stati Uniti, l' impennata delle ricerche su Google sul come arruolarsi per la Terza Guerra Mondiale.
In molti stanno ricercando su Google quali sia l'età del reclutamento (« draft age » ) e nelle ricerche la parola è associata anche alla Seconda Guerra Mondiale (« draft ww2 »). Il boom di ricerche ha portato al crash del portale web del Selective Service System, il servizio che si occupa di gestire la leva militare in America.

In 239 anni di esistenza, dal 4 luglio 1776, gli Stati Uniti d' America sono stati in guerra 222 anni, sono la nazione che possiede più testate nucleari al mondo, sono stati capaci di costruire un vero e proprio muro con guardie armate che sparano a vista per impedire ai non statunitensi (i messicani) di entrare illegalmente nella nazione e sono stati la prima e l' unica nazione al mondo ad utilizzare una bomba nucleare in guerra, a Hiroshima e Nagasaki (6 e 9 agosto 1945).
Queste guerre sono state iniziate da determinati Presidenti e portate avanti dai successori senza che nessuno di essi abbia mai posto fine ai conflitti ritirando le truppe presenti nelle nazioni site all' altro capo del mondo.

Un anno fa, nell' aprile 2018, una crisi tra Usa e Corea del Nord fece temere per una nuova guerra mondiale: Trump invitò Kim Jong Un, il leader nordcoreano, a sospendere i test nucleari minacciando attacchi da parte degli Stati Uniti (leggi l' articolo "Gli Stati Uniti posseggono più di 7mila testate nucleari, la Corea del Nord meno di 15: chi fa più paura?" ) come se le armi nucleari fossero più sicure in possesso degli Usa che nelle mani delle altre nazioni.

L' assassinio del generale iraniano Soleimani è stato solo un mezzo per riportare - come se ce ne fosse bisogno - l' opinione pubblica mondiale verso l' idea che ogni azione degli Usa sia giusta e che i musulmani del medio Oriente siano da abbattere.
Ecco cosa si scriveva di Quasem Soleimani nel 2018:
« L' enorme influenza di Soleimani ha persino portato a una cooperazione con gli StatiUniti.
Nonostante il suo presunto coinvolgimento in attacchi contro le forze americane in Iraq dopo l’invasione statunitense dell’Iraq nel 2003, e la sua indomita avversione per gli Stati Uniti, Soleimani ha cooperato con gli Usa per far eleggere il primo ministro ad interim iracheno nel 2010.

Su richiesta degli Stati Uniti poi, Soleimani ordinò all’Esercito del Mahdi, guidato dal separatista iracheno sciita Muqtada al-Sadr, di smettere di attaccare gli obiettivi americani a Baghdad. E quando gli Stati Uniti invasero l’Afghanistan dopo gli attacchi terroristici dell’11 settembre 2001, i funzionari iraniani – per ordine di Soleimaniconsegnarono ai rappresentanti americani una mappa delle basi talebane da colpire in Afghanistan. In almeno due occasioni, le forze americane avrebbero potuto uccidere Soleimani, ma si sono astenute, principalmente a causa di considerazioni di politica locale e del desiderio di Washington di preservare la cooperazione sotto copertura con Teheran nella guerra contro l’ Isis in Iraq
».


E, a proposito dell' ISIS, è ormai idea comune siano creazione degli Usa che li abbiano addestrati e persino armati.  Nel 2015 la Russia sostenne chiaramente che l' ISIS non sarebbe mai nato senza la complicità di Stati Uniti e alleati europei (qui l' articolo "Cos'è veramente l' ISIS?").


Udo Ulfkotte, giornalista tedesco, nato a Lippstadt il 20 gennaio 1960, nel 2014 decise di pubblicare un libro nel quale spiegava che i media e tutta l' informazione mondiale fosse manipolata dalla CIA (l' intelligence statunitense).  Il 13 gennaio 2017, Ulfkotte fu trovato morto nella sua abitazione il 13 gennaio del 2017. Alcuni avanzarono sospetti collegando la causa della sua morte ad un assassinio dopo la pubblicazione del suo libro. Il governo tedesco, però, dichiarò si trattò di infarto e, senza alcuna autopsia fu stato cremato, togliendo così per sempre ogni possibilità di indagini più corrette ed approfondite.
E non si tratta di complottismo, come i sostenitori dei guerrafondai e assassini americani vogliono far credere, ma di realtà dei fatti. Basti pensare che, dopo 60 anni, la CIA ammise di aver boicottato le prime elezioni italiane del giugno 1948 per impedire al Partito Comunista Italiano di salire al potere, favorendo così la Democrazia Cristiana.


Concludendo, sinché gli Stati Uniti rimarranno la nazione più potente e sinché ogni Presidente Usa proseguirà la stessa identica politica dei predecessori, la situazione potrà andare solo peggiorando.


FONTI E LINK UTILI

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