Reddito di Cittadinanza: approvato emendamento razzista. Lo straniero dovrà dichiarare le proprietà, l'italiano no



Lo straniero che avrà i requisiti per ottenere il Reddito di Cittadinanza - tra i quali, 10 anni di residenza effettiva in Italia di cui, gli ultimi due anni in maniera consecutiva - dovrà riportare una documentazione sul possesso di proprietà nella nazione di origine, anche se non ne possiede realmente. Gli italiani, invece, anche se in possesso di proprietà all' estero, non dovranno documentare nulla.
L' emendamento è stato proposto dalla Lega e approvato, modificando l' art.2 della Legge sul Reddito di Cittadinanza.


Come abbiamo già detto, la Legge sul Reddito di Cittadinanza sta passando al vaglio della Commissione Lavoro a Palazzo Madama per esser sottoposta ai circa 1.600 emendamenti proposti da ogni partito per approvarli o respingerli.
Gli emendamenti sono le proposte di modifica della Legge sul Reddito di Cittadinanza e Quota 100. Ogni partito ne ha presentato un certo numero per far sì di riuscire a stravolgere la legge così come è stata creata:

Sono 1570 le proposte di modifica così presentate:
  • Fratelli d'Italia ha presentato 900 richiesta di modifica
  • Movimento 5 Stelle 34 richieste di modifica
  • Lega Salvini Premier 43 richieste
  • Partito Democratico 225
  • Forza Italia 236
  • Liberi e Uguali 130

Mentre nei giorni scorsi sono stati approvati emendamenti con i quali si sono esclusi agevolazioni per chi assume colf e badanti, oltre ad altre modifiche, ieri è stato approvato un emendamento con il quale si attua una discriminazione razziale che va contro la Costituzione.

L' ONERE DELLA PROVA (AL CONTRARIO)
L' emendamento, che è stato approvato e quindi votato favorevolmente dalla maggioranza M5s-Lega, impone, solo agli stranieri (i non nati in Italia) a riportare una documentazione sulle proprietà possedute nella nazione di origine. La documentazione dev' esser prodotta dal Paese d' origine tradotta in italiano.

L' assurdità è che, gli italiani che prenderanno il Reddito di Cittadinanza, anche se posseggono diverse proprietà all' estero, non dovranno riportare delle documentazioni, ma gli stranieri sì.
L' aggiunta ridicola è che sono esclusi coloro che sono rifugiati politici ma questi non hanno una residenza di 10 anni, in maniera continuativa, in Italia e dunque sono esclusi già a priori dai requisiti per ottenere il Reddito di Cittadinanza.

IL CASO DI LODI
Come riporta l' articolo di Linkiesta.it, l' emendamento è stato proposto e fatto approvare dalla Lega di Salvini e ricorda molto il regolamento del Comune di Lodi che destò scandalo nell' ottobre del 2018. Lo ricordate?
Se i genitori di un bambino extracomunitario non avessero dimostrato di non avere alcuna proprietà immobiliare nel loro Paese d’origine avrebbero dovuto pagare la tariffa massima per l’accesso alla mensa scolastica e per il servizio di scuolabus

Il Tribunale di Milano, parlando di condotta discriminatoria, fece ricorso obbligando il Comune leghista a ritirare questo provvedimento, ottenendo un successo.

Linkiesta conclude:

È l’Asgi, l’associazione che si occupa di studi giuridici sull’immigrazione, capofila nel ricorso al Tribunale di Milano sul regolamento delle mense di Lodi, a mettere in fila i rilevi di incostituzionalità e la condotta, di nuovo, discriminatoria dell’emendamento. 

È un emendamento che contrasta l’articolo 3 della Costituzione, perché discrimina italiani e stranieri nell’accesso a quella che viene definita come prestazione essenziale. È discriminatorio perché ignora che già oggi tutti i cittadini devono denunciare eventuali proprietà all’estero nel loro Isee, e non si capisce perché solo agli stranieri sia richiesta documentazione aggiuntiva: se io italiano NON ho una casa in Svizzera, non devo fornire alcuna documentazione, anche se mi ci vorrebbero dieci minuti per averla. Se un maliano NON ha una casa in Mali, deve produrre documentazione aggiuntiva, anche se gli costasse un viaggio di giorni nel deserto del Sahara.
Giudicate un po’ voi.

ARTICOLO 3 DELLA COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA
  Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese .
L' Associazione per gli Studi Giuridici sull' Immigrazione spiega cosa accadrà con questa modifica di legge in un articolo dettagliato.
Il problema che pochi sanno è che, spesso, certi consolati riferiscono l' indisponibilità di conferire queste documentazioni portando lo straniero a non poter certificare neanche il non possesso di proprietà, non venendo incluso nell' elenco di coloro che potranno beneficiare del Reddito di Cittadinanza.


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