Da gennaio 2018, i politici del MoVimento 5 Stelle non mostrano più quanto spendono ogni mese e quanto restituiscono di stipendio


di Lapenna Daniele


Da gennaio 2018 il sito Tirendiconto.it non mostra più quanto spendono i politici 5stelle ogni mese quanto (e se) restituiscono una parte di stipendio.
Dai dati risulta che, da giugno 2017, i parlamentari 5stelle hanno restituito sempre meno soldi arrivando al minimo storico proprio nel dicembre 2017, ultimo mese rendicontato.

Dal 4 marzo 2018, le regole del partito stabilite da Grillo sono cambiate: ogni parlamentare dovrà devolvere minimo 2.000 euro al Partito MoVimento 5 Stelle e 300 euro alla piattaforma Rousseau di Casaleggio. 


Quando c'è da lodare, bisogna farlo: i politici 5stelle, da quando sono entrati in Parlamento, hanno restituito 25.384.439,62 € di cui, 1.646.025,50 € al fondo di ammortamento dei titoli di Stato e 23.738.414,12 € al fondo per il microcredito. 

In totale, un articolo del 28 giugno 2018 del Blog delle Stelle, riporta che hanno restituito ben 38 milioni di euro. Lodevole, ma adesso che sono al Governo e non più all' opposizione? Proseguono a restituire "lo stipendio in più" oppure è passato di moda?

DA GIUGNO... NESSUN DATO
Insediatisi, come governo di maggioranza, il 1 giugno 2018 (dopo le elezioni del 23 marzo), con la XVIII Legislatura sono cambiate un po' di cose.

Tirendiconto.it, il sito web ufficiale dove i politici del MoVimento 5 Stelle mostravano quanto spendevano ogni mese e quanto restituivano di stipendio, non risulta più aggiornato da gennaio 2018: nessuna spesa inserita, nessun dettaglio spese. Niente di niente.
La dimostrazione che il sito è stato letteralmente abbandonato si riscontra nel ritrovare ancora i politici della XVII Legislatura, tra i quali c'è Di Battista (che oggi non siede in Parlamento).

clicca per ingrandire
Il cavallo di battaglia del MoVimento 5 Stelle, uno di quelli che permise loro di entrare in Parlamento nel 2013, risulta ormai così obsoleto da esser stato abbandonato?
Ricordiamo che Beppe Grillo, in un primo momento, affermò che i politici del M5s avrebbero trattenuto solo 3.000 euro netti al mese, ma si accorse che la promessa era troppo esagerata, e con una rapida sostituzione del file del Programma politico, sistemarono l' importo a 5.000 euro lordi più le spese.

Dal 4 marzo 2018 però, è stato stabilito un nuovo regolamento che impone, ad ogni politico, quanto può trattenere e quanto deve devolvere alla piattaforma Rousseau di Casaleggio e quanto al fondo del partito. Le cose sono cambiate.


Dopo la nascita della nuova piattaforma Rousseau della Casaleggio Associati e il traghettamento del blog di riferimento da quello di Grillo (beppegrillo.it) a quello vero e proprio dei parlamentari 5stelle (ilblogdellestelle.it e rousseau.movimento5stelle.it), è tutto cambiato. 
Oggi, con il nuovo regolamento dei 5stelle (se il link non funzionasse, cliccare qui per visualizzare la cache) è stato stabilito quanto un politico del M5s (sia deputato, senatore o consigliere a livello territoriale) può trattenere e a chi dare una certa quota di stipendio ogni mese.

I politici 5stelle riceveranno:
  • un netto mensile massimo di 3.250 euro al mese
  • un importo forfettario di 3.000 euro al mese;
  • assegno di fine mandato (784,14 lordi al mese in base alla legge n.1261 del 31/10/1965) che non potrà superare i 15.000 euro;
  • e dovranno devolvere
    minimo di 2.000 euro al mese al fondo del partito MoVimento 5 Stelle
    - 300 euro al mese alla piattaforma Rousseau, o meglio, come riportato nel documento
    «... come previsto dall’articolo 5 del Codice Etico, erogheranno un contributo mensile di euro 300,00 destinato al mantenimento delle piattaforme tecnologiche che supportano l’attività dei gruppi e dei singoli parlamentari »

Dal sito web www.maquantospendi.it, che trasforma in grafico tutti i dati del sito Tirendiconto.it, scopriamo che, nel corso degli anni, i politici del M5s hanno restituito sempre meno soldi sino ad arrivare al dicembre 2017 (ultimo mese redicontato) che segna l' importo più basso devoluto dai parlamentari 5stelle dal 2013, anno in cui entrarono per la prima volta in Parlamento. Da lì, poi, i dati spariscono.



ROCCO CASALINO E LO STIPENDIO DA 170MILA EURO ANNUI
Intanto ha fatto scalpore la pubblicazione dello stipendio di Rocco Casalino, divenuto famoso per la partecipazione al reality show Grande Fratello e alle sue apparizioni in Tv.
Casalino, entrato in Parlamento tra le file del MoVimento 5 Stelle,  e divenuto portavoce e capo dell’ufficio stampa del presidente del Consiglio dei ministri del governo Conte, risulta percepire un gran bello stipendio:

  • 91mila euro li intasca come trattamento economico fondamentale
  • si aggiungono 59mila euro di emolumenti accessori 
  • e infine 18mila euro di indennità.

Per un totale di circa 170mila euro annui.

Una cifra assai più alta di quella che spetta allo stesso Presidente del Consiglio Giuseppe Conte il quale, non essendo deputato, deve "accontentarsi" di 114mila euro lordi all'anno.

GLI ELETTORI 5STELLE INSORGONO
Intanto, però, molti elettori 5stelle non sono d' accordo con questo cambio di rotta e hanno voluto esprimere i loro pareri sotto l' articolo pubblicato sul Blog delle Stelle (cliccate per leggere i commenti). 
Si tratta di utenti verificati e iscritti, e non dei "troll" che fingono di essere elettori 5stelle contrari alle nuove politiche del partito perché, per commentare, bisogna verificare la propria identità durante l' iscrizione, immettendo anche la copia del proprio documento di identità.

Sandra T. scrive:

« "i parlamentari potranno trattenere un importo forfettario di 3.000 euro mensili, che diventano 2.000 per chi risiede in Provincia di Roma" [vedi fine pag.1 da ilblogdellestelle.itPerché forfettario? In ogni mia esperienza lavorativa è stato necessario rendicontare le spese sostenute nelle trasferte (soggiorno, vitto, trasporti) in modo chiaro e inequivocabile, pena il non rimborso della spesa dichiarata. Onestamente non capisco la difficoltà nel fare la stessa cosa anche per i parlamentari. 2000€/3000€ sono tanti soldi al mese per concederli in modo "forfettario". Tanti italiani se li sognano.

Per quanto riguarda le spese telefoniche, oggi si possono fare dei contratti veramente economici. Con pochi euro al mese (sotto i 10€) si hanno telefonate illimitate e Giga a iosa per ciò che devono fare i parlamentari... »

Antonio Maria Vinci, invece, scrive

«Sarà che non mi faccio ingannare dai titoli, benchè meno dalle parole, ma queste notizie mi lasciano perplesso.
Eppure leggo tanti commenti entusiastici... Cari concittadini, avete letto il documento al link riportato? Avete fatto i conti? Quanti dei presenti ricordano i presupposti fondanti del M5S?
Certe domande, e soprattutto le risposte, sono legittime e non devono spaventare.

Questo assetto "governativo" del M5S vi va bene?
E non parlo dei compromessi politici, ma della sostanza in se.
...Lode convinta alla flat-tax, adesso trattamento economico ufficiale arrotondato generosamente per eccesso, con assegno di fine mandato (5 anni) pari a 900.000 Euro... questa sì che è solidarietà!
Attendo solo che salti il vincolo dei due mandati e saluti alla rivoluzione.

Questo assetto "governativo" del M5S non è quello che speravo.
Certo è che più si imborghesisce la forza più blanda sarà la sua politica.
Con la spiacevolissima e deleteria conseguenza che molti simpatizzanti o addirittura attivisti fanno propaganda a Salvini. Non ci sto.
Sostenere il M5S, e la speranza, non significa accettare ogni scelta, specie se determina un chiaro cambio di rotta.
Sostenere il M5S, e mantenere viva la speranza, significa anche richiamare, contestare se necessario, chi ha perso, per un motivo o per un'altro, l'orientamento.
La responsabilità del Movimento ce l'abbiamo tutti, non solo i nostri portavoce.

Fatevi sentire! »
M5S: TRA FINTI PRIVILEGI E CONTI IN ROSSO

Un articolo di Susanna Turco, su L' Espresso, riporta i cambiamenti avvenuti nel partito, dalla sparizione della rendicontazione ai conti traballanti della Casaleggio Associati e del  partito che, da Movimento, si è trasformato in Associazione.

Nell' articolo scopriamo che il MoVimento 5 Stelle ha preso i fondi pubblici destinato ai partiti per una somma di 32 milioni di euro (che compensano i 25 milioni di euro restituiti) e che il gruppo alla Camera ha dichiarato conti in rosso per 803 mila euro.
Se nel 2013 i parlamentari 5stelle erano 126, oggi ne sono 331, e quindi, così come chiedono gli elettori, sarebbe interessante conoscere l' importo dei soldi restituiti.


FONTI E LINK UTILI

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