Il fascismo NON è morto. Reato è smettere di parlare del fascismo

di Lapenna Daniele

#fascismo #razzismo #nazismo #casapound #forzanuova #comunismo #pd #fi #m5s #fdi


Qualcuno me l' ha richiesto, e così ho accettato.
Due settimane fa, il giornalista e direttore di La7 Enrico Mentana ha pubblicato un breve suo pensiero sul fascismo.
Lo ha scritto cinque giorni dopo la sparatoria avvenuta a Macerata causata da Luca Traini, sostenitore della Lega Nord di fede nazifascista, il quale ha iniziato a sparare contro diversi ragazzi di origine africana. In quei giorni esplose la protesta e l' indignazione di tutti gli antifascisti d' Italia.
Due giorni dopo quel post, il ministro Marco Minniti affermava «Il fascismo in Italia è morto per sempre».

Siccome Mentana risponde, certe volte, a diversi utenti, ho deciso anche io di commentare (è la seconda volta che commento un suo post). Purtroppo non ho ricevuto risposta, e me n'è dispiaciuto. Certamente (suppongo) sarà per la quantità di commenti che riceve.
Ecco il  suo post.


Questo, il mio commento (che potete leggere sia cliccando sopra che cliccando qui).

« "... sperare in un suo ritorno, o agitare il pericolo di un suo ritorno sono due esercizi specularmente inutili":  purtroppo, dott. Enrico Mentana, non sono d'accordo
Ma rispetto il suo pensiero.


Basta farsi un giretto (come ho fatto io in questi giorni, dopo l' atto di terrorismo a Macerata) sulle pagine e gruppi, di questo e di altri social, che inneggiano al fascismo.
Gli utenti si sentono uniti, condividono lo stesso pensiero, la stessa ideologia, ed è come se fossero tutti sotto la stessa casa, sotto una specie di divinità che li guidasse e li proteggesse dall' alto.

Le ideologie (religiose o politiche che siano) creano coesione, amalgano i pensieri delle persone tanto che, se prendendoli singolarmente si notano leggere sfumature, presi sotto un' ideologia comune, seguono tutti la stessa strada.
Il razzismo non è un' ideologia, perché, come mi è capitato di scoprire, ci sono persone che odiano a morte gli africani, ma non gli albanesi o ucraini, mentre altri odiano solo i cinesi, e così via.

Così come chi è comunista ama voltarsi dall' altro lato in merito ai crimini di grandi dittatori comunisti della storia antica e moderna, evidenziando idee comuni reputate onorevoli da perseguire, così chi è fascista persegue l' obiettivo, considerato come giusto e sacrosanto, di difendere l' italiano, la "razza" italiana, e di cacciare via, anche con la morte (ebbene, ho letto commenti che desiderano la morte di extracomunitari, anche se non criminali), chi non è italiano.

L' ideologia è pericolosa, e basta rispulciarsi la storia anche solo dell' ultimo millennio per avere un quadro orribile, ingiusto, e che colpisce tutti, senza distinzione di ideologia specifica.
Un saluto».


IL FASCISMO E' COME UNA PIANTA:
SE CONTINUI A CURARLA, NON MORIRA' MAI
Gianluca Iannone,
fondatore e presidente
di Casapound
A fine settembre 2017, Enrico Mentana ha intervistato il vicepresidente di Casapound Simone di Stefano. Molti hanno contestato questo suo gesto, altri, invece, hanno esposto il loro accordo nell' intervistare il rappresentante del partito di ideologia fascista.
Scrissi un bell' articolo ("Mentana VS Casapound: ha "blastato" alla grande, oppure ha cercato un discorso costruttivo? Il VIDEO integrale") dove raccontai la storia del partito Casapound evidenziando non solo la loro ideologia fascista, con le loro frasi e atteggiamenti, ma anche gli atti di violenza dei loro esponenti.

Avet mai cercato su internet siti web, pagine e gruppi sui social che inneggiano al fascismo e si augurano un ritorno di un periodo fascista?
Io ne ho trovata una su GooglePlus, chiamata "Onore e fede fascista", nella quale, dopo l' episodio di Macerata, sono iniziati ad apparire post a sostegno di Luca Traini ("Onore a Luca traini - Il sostegno sui social") dove gli utenti non solo rimpiangevano Benito Mussolini, ma sottolineavano di desiderare uno sterminio di extracomunitari oltre che di "zecche rosse" (soprannome dato a coloro che si definiscono comunisti).

Per quanto riguarda l' episodio di qualche giorno fa dove il militante del partito neofascista Forza Nuova, Massimiliano Orsini, è stato legato e picchiato (qui la news), si può affermare che si è trattata di una spedizione punitiva per atti commessi negli ultimi anni. Notizia di oggi: sono stati scarcerai sia lui che i suoi aggressori, accusati solo di lesioni e non tentato omicidio.

Massimiliano Ursino fu arrestato per un'aggressione razzista avvenuta a danno di cinque ragazzi pakistani che furono aggrediti ai Candelai da un gruppo di 15 persone armate di bastoni. Oggi le agenzie hanno ricostruito bene la vicenda e si è scoperto anche che Ursino venne arrestato nel luglio 2006 per aver rapinato e picchiato a sangue due immigrati nel centro di Palermo. Venne condannato in primo grado a due anni e mezzo di carcere.
Nel giugno 2005, sempre con altri due complici, aggredì con pugni e bastonate un nigeriano e un altro giovane originario di Siracusa, sempre nel centro di Palermo.
I tre vennero rinviati a giudizio per lesioni aggravate per aver agito in base a ''motivi razziali''.
Il dirigente di Forza Nuova nel 2008 partecipò al confezionamento e alla spedizione dei pacchi choc, inviati a varie redazioni giornalistiche, contenenti una bambola sporcata con sangue e interiora di animale per la campagna di Forza Nuova contro la legge 194.
Nel febbraio dell'anno scorso qualcuno tentò di incendiare lo studio di tatuaggi di Ursino provocando danni alla saracinesca. Il dirigente di Fn disse ai poliziotti di avere avuto la notizia da un suo amico mentre si trovava nella sede del movimento, in via Villa Florio, durante una riunione. Mentre si trovava lì qualcuno lanciò una bomba carta sulla porta della sede provocando l'annerimento dell'infisso ma senza causare feriti (fonte Globalist ).

Mentre i partiti di centro-destra fomentano l' odio contro gli immigrati, da Forza Italia di Berlusconi, passando per Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni e terminare con la Lega Nord di Matteo Salvini, il Partito Democratico condanna a suon di parole e leggi (ma spesso agisce concretamente), il MoVimento 5 Stelle è l' unico che non prende posizione, una mossa astuta specie in questa campagna elettorale piena di razzismo e di slogan populisti acchiappa-voti.

No, il fascismo non è morto.
clicca per ingrandire
COME NACQUE IL FASCISMO...


Il termine fascismo deriva da Fasci di combattimento, movimento politico fondato nel 1919 da Benito Mussolini. Nel 1921 si trasformò in Partito Nazionale Fascista.

Nel simbolo del Fascismo abbiamo:
l'ascia che simboleggiava il supremo potere "diritto di vita o di morte"
- le verghe erano simbolo dell'ordinaria potestà sanzionatoria, e materialmente usate dai littori per infliggere la pena (non capitale) della verberatio (fustigazione), una punizione corporale inflitta sulla schiena.

Il fascismo salì al potere dopo la famosa marcia su Roma, una manifestazione armata organizzata dal Partito Nazionale Fascista (PNF), guidato da Benito Mussolini, il cui successo ebbe come conseguenza l'ascesa al potere del partito stesso in Italia. Il 28 ottobre 1922, 25.000 camicie nere si diressero sulla capitale rivendicando dal sovrano la guida politica del Regno d'Italia e minacciando, in caso contrario, la presa del potere con la violenza.

La manifestazione eversiva si concluse con successo quando, il 30 ottobre, il re Vittorio Emanuele III cedette alle pressioni dei fascisti e decise di incaricare Mussolini di formare un nuovo governo. Vengono ricompresi nella medesima locuzione anche altri eventi collegati verificatisi, fra il 27 ed il 30 ottobre, in tutto il territorio nazionale.

La Marcia su Roma venne celebrata negli anni successivi come il prologo della "rivoluzione fascista" e il suo anniversario divenne il punto di riferimento per il conto degli anni secondo l'era fascista.


...E COME NACQUE IL COMUNISMO
Stabilire una nascita vera e propria per il comunismo è difficile, visto che il desiderio di creare una società dove ognuno abbia gli stessi diritti e lo stesso livello socialenasce nella notte dei tempi, e si ritrova persino nei testi religiosi antichi.

Inizialmente è il socialismo l' ideologia che ha come obiettivo l' uguaglianza di tutti i cittadini sul piano politico, economico e giuridico, poi il termine si accostò al comunismo, per divenire termini intercambiabili.

Il comunismo vero e proprio si fa nascere con il Manifesto del Partito Comunista scritto da K.Marx e F.Engels tra il 1847 e il 1848 e pubblicato a Londra il 21 febbraio del 1848. La prima e parziale traduzione italiana fu pubblicata nel 1889.
Questi crearono un ideale di sistema della società dove i mezzi di produzione e di consumo sono sottratti alla proprietà privata e trasformati in proprietà comune, e la gestione e distribuzione di essi viene esercitata collettivamente dall’intera società nell’interesse e con la piena partecipazione di tutti i suoi membri.
Il simbolo che ha identificato tale ideale erano
- la falce, simbolo dello strumento dei contadini
- il martello, simbolo della classe operaia

L' ideale voleva sovvertire la sistemazione gerarchica delle classi portando al potere i proletari, spodestando le alte classi sociali al potere.

QUALE È IL MOVIMENTO PIU' VIOLENTO?
Il fascismo è nato come movimento che si imponeva con la forza violenta e, infatti, viene definito movimento totalitario autoritario, mentre Mussolini, un dittatore.
Un regime totalitario vede l' applicazione di un' ideologia, imponendola con la forza, reprimendo, sempre con la forza, i dissidenti e contrari, con un controllo totale della società, dagli organi di informazione, sino ai vari settori della nazione.

Questa descrizione, però, vi ricorderà qualcos' altro: i regimi comunisti.
Diversi esperti hanno scritto sui crimini del comunismo (vedi "Il libro nero del comunismo") ma dire che il Comunismo nasca come movimento violento, è un errore.

Porre comunismo e fascismo sullo stesso piano è sbagliato, ma se debbo dire la mia, il reato che punisce la propaganda fascista (art.293-bisnon può riuscire ad estirpare, dalla mente tanti italiani, la nostalgia del duce Mussolini (chiamato affettuosamente "zio Benito") o del fascismo, ma soprattutto non è la strada giusta per far capire al popolo analfabeta dal punto di vista storico (e non solo) che i politici riescono a salire al potere, oppure a mantenerlo, proprio ponendo ogni cittadino contro l' altro, in una guerra che non porta certo al miglioramento della condizione di ognuno.

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