CoLonaivrus: ricordate quando a gennaio gli italiani insultavano e picchiavano i turisti cinesi?





A gennaio, all' esplosione dei contagi e dei decessi in Cina per via del colonaivr.us, ancor prima ci fosse qualche contagio in Europa, in Italia si verificarono episodi di razzismo contro cittadini cinesi: insulti, sputi, derisioni che, vedendo la situazione attuale, sembrano si siano rivoltati contro gli stessi italiani

FIRENZE: 30 gennaio 2020. 
Dopo le notizie che giungevano dalla Cina in merito ai contagi e le morti per il colonaivr.us, in Italia, l' atteggiamento di discriminazione verso gli extracomunitari africani, per un momento, si spostò a quelli cinesi: « Schifosi, sudici, andate a tossire a casa vostra pezzi di mer**a, dio ca**e, ci infettate tutti, fate schifo pezzi di mer** »
Siamo a Lungarno alle Grazie, Firenze. Una comitiva di orientali sta camminando sul marciapiede vicino alla spalletta verso ponte San Niccolò: un uomo li riprende con lo smartphone e insulta una coppia che passa davanti. Il video viene diffuso sui social.

VENEZIA. 26 gennaio 2020
Qualche giorno prima, due casi in due città diverse.
Il primo a Venezia, dove un gruppo di adolescenti seguì, insultò e poi sputò contro una coppia di turisti cinesi: la segnalazione avvenne da parte del proprietario del locale che li ospitava.
La coppia stava passeggiando lungo la riva del canale quando il gruppo di adolescenti iniziò ad insultarli per poi sputare contro entrambi. Ma non finì lì.
Nei minuti successivi, la coppia di cinesi fu seguita sino in un supermercato dove lo stesso gruppo di adolescenti proseguì a deriderli mentre una ragazzina del gruppo li filmava facendo scattare l’ira dei due che poi si sono detti amareggiati perché, pur amando Venezia per le sue bellezze, non potevano accettare un gesto simile.
A scatenare polemiche, dopo l' esplosione del contagio del colonaivr.us in Cina (i contagi in Europa ancora non c'erano) erano state le frasi di un consigliere comunale Niclo Scomparin di Fratelli d’Italia, nel comune trevigiano di Casier, il quale aveva scritto su Facebook un post (subito cancellato) scrivendo « mancavano gli onti cinesi a impestarci» (qui l'articolo e il post) Il post scatenò una polemica sul web e il consigliere cancellò il post.
Nei giorni precedenti, una studentessa italiana, ma di origine cinese, fu insultata e presa a sputi su un treno che da Venezia andava a Padova. 


MILANO: 27 gennaio 2020. 
«Che ti prenda il vi r.us come ci sono nei mercati in Cina!». È questo l’insulto che un ragazzo di 13 anni di origini cinesi si sentì rivolgere durante una gara under 14 a Cesano Boscone, tra Idrostar e Academy Ausonia. Il riferimento era al colonaivr.us che, in quei giorni, stava diventando un’emergenza in Cina.
«Al 35esimo del secondo tempo un ragazzo esce in lacrime - riportò il post su Facebook dell’Idrostar - Non si è fatto male, non è stato sostituito. È stato insultato, umiliato solo perché cinese. Il peggio arriva dopo, quando l’arbitro non prende nessun tipo di provvedimento e il mister della squadra Ausonia, e neanche i dirigenti, richiamano il proprio giocatore. Passa tutto inosservato, tra l’indifferenza generale. Una cosa del genere non può e non deve passare inosservata. Noi come società non lasceremo stare, non faremo finta di niente. Vogliamo combattere, per Francesco e per tutti gli altri che subiscono umiliazioni di questo genere, soltanto perchè hanno un colore della pelle diverso ».

ROMA: 10 Febbraio 2020
Cinque ragazzi cinesi furono insultati e minacciati domenica pomeriggio a Roma da un gruppo di adolescenti. « Andate via dall'Italia perché siete infetti dal colona ivr.us», urlarono i tre nei confronti dei cinesi, quattro ragazzi e una ragazza, avvicinati in piazza dei Consoli, in zona Tuscolana.
Dopo le urla, i ragazzi italiani fuggirono. Sul posto intervennero i poliziotti del commissariato Tuscolano che fermarono uno dei giovani, un 15enne che minacciò con una bottiglia rotta i ragazzi cinesi.
Nessuno per fortuna rimase ferito. La ragazza cinese, che era incinta, fu accompagnata al pronto soccorso dell'ospedale Sant'Ippolito per controlli dopo lo spavento, ma non riportò conseguenze. Al termine delle verifiche, il gruppo di cittadini cinesi decise di non sporgere denuncia nei confronti dell'adolescente italiano.  

CAGLIARI 7 Febbraio 2020.
Per terminare questa brutta rassegna di razzismo, scendiamo a Cagliari dove un cameriere di 31 anni fu insultato «Hai il colona ivr.us» e poi picchiato. In realtà il ragazzo era filippino e non cinese.
È notte a Cagliari, e a bordo di un autobus della linea 9 del Ctm che dal centro della città porta ad Assemini, un cameriere filippino di 31 anni si sente rivolgere l' insulto « Hai il colona ivr.us!»: è un attimo e viene anche aggredito a pugni. Ricoverato all'ospedale Brotzu, il responso è trauma facciale con una prognosi di 30 giorni
Gli aggressori furono tre ragazzi sardi che lo insultarono e, confondendolo per un cittadino cinese, lo accusarono di aver portato il colonaivr.us per poi colpirlo al volto. I tre poi scesero dal mezzo, fuggendo.

Ironia della sorte, il mese successivo il focolaio italiano del colonaivr.us esplode proprio al nord, in Lombardia, diffondendosi alle regioni vicine.

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