Reddito di Cittadinanza: a Luglio, importi diminuiti. Colpa del REI? Cosa fa reddito?


di Lapenna Daniele


Molte persone si sono viste diminuire l' importo del Reddito di Cittadinanza nel mese di Luglio e molti hanno sostenuto che l' INPS abbia dedotto le somme percepite con il Reddito di Inclusione (REI). Cosa fa esattamente reddito?


Dai vari commenti che ho ricevuto sotto ai miei video su YouTube dove elenco dettagli sul Reddito di Cittadinanza ma anche dalle mail ricevute, sono venuto a conoscenza che molte persone si sono viste abbassare l' importo mensile e qualcuno ha dato la colpa al REI, il Reddito di Inclusione ideato dalla Legislatura precedente abrogato, dall' attuale governo, dalla data del 1° aprile 2019 (chi non ha fatto domanda del RdC e percepiva il REI proseguirà a percepirlo sino alla scadenza e successivamente potrà comunque far domanda del RdC).

Le domande sono: il REI è stato considerato reddito? L' INPS sta rimodulando gli importi del RdC a causa del REI percepito i mesi precedenti?

IL REI È REDDITO. E NON SOLO REI...
Prendiamo il testo del decreto-legge n.4 del 28 gennaio 2019 (convertito, con modificazioni, dalla legge 28 marzo 2019, n. 26), ovvero il decreto che ha approvato "Reddito di Cittadinanza e Quota 100".
All' articolo 2 ai comma 7-8-9 leggiamo:

7.
Ai soli fini del Rdc, il reddito familiare, di cui al comma 1, lettera b) numero 4), è determinato ai sensi dell’articolo 4, comma 2, del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 159 del 2013 [*], al netto dei trattamenti assistenziali eventualmente inclusi nell’ISEE ed inclusivo del valore annuo dei trattamenti assistenziali in corso di godimento da parte dei componenti il nucleo familiare, fatta eccezione per le prestazioni non sottoposte alla prova dei mezzi. Nel valore dei trattamenti assistenziali non rilevano le erogazioni riferite al pagamento di arretrati, le riduzioni nella compartecipazione al costo dei servizi e le esenzioni e agevolazioni per il pagamento di tributi, le erogazioni a fronte di rendicontazione di spese sostenute, ovvero le erogazioni in forma di buoni servizio o altri titoli che svolgono la funzione di sostituzione di servizi. Ai fini del presente decreto, non si include tra i trattamenti assistenziali l’assegno di cui all’articolo 1, comma 125, della legge n. 190 del 2014.
8.
Ai soli fini dell’accertamento dei requisiti per il mantenimento del Rdc, al valore dell’ISEE di cui al comma 1, lettera b), numero 1), è sottratto l’ammontare del Rdc percepito dal nucleo beneficiario eventualmente incluso nell’ISEE, rapportato al corrispondente parametro della scala di equivalenza. Per l’accesso al Rdc sono parimenti sottratti nelle medesime modalità, gli ammontari eventualmente inclusi nell’ISEE relativi alla fruizione del sostegno per l’inclusione attiva, del reddito di inclusione ovvero delle misure regionali di contrasto alla povertà oggetto d’intesa tra la regione e il Ministero del lavoro e delle politiche sociali al fine di una erogazione integrata con le citate misure nazionali.
9.
Il Rdc è compatibile con il godimento della NASpI, di cui all’articolo 1 del decreto legislativo 4 marzo 2015, n.22, e di altro strumento di sostegno al reddito ove ricorrano le condizioni di cui al presente articolo.
IL REDDITO FAMILIARE
Il decreto, per spiegare come viene calcolato il reddito del nucleo familiare, rimanda all' articolo 4 comma 2 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 159 del 5 dicembre 2013 (Governo Letta).

La parte è lunga (il link diretto lo trovate in fondo all'articolo) ma, in sostanza, spiega che il reddito del nucleo familiare ai fini ISEE include:
  • reddito complessivo ai fini IRPEF;
  • redditi soggetti a imposta sostitutiva o  a  ritenuta  a  titolo d'imposta;
  • redditi   da   lavoro   dipendente   prestato   all'estero    tassati esclusivamente nello stato estero;
  • ogni altra componente reddituale esente da  imposta, e quindi anche introiti che non subiscano tassazione;
  • proventi derivanti da  attività  agricole;
  • assegni per il mantenimento di figli effettivamente percepiti; 
  • trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari,  incluse carte di debito, a  qualunque  titolo  percepiti  da  amministrazioni pubbliche;
  • redditi fondiari relativi  ai  beni  non  locati  soggetti  alla disciplina dell'IMU;
  • il reddito figurativo delle attivita'  finanziarie,  determinato applicando al patrimonio mobiliare complessivo del nucleo  familiare;
  • il reddito  lordo  dichiarato  ai  fini  fiscali  nel  paese  di
    residenza  da  parte  degli  appartenenti   al   nucleo
Adesso, ritornando al dlgs 4/2019 (il decreto sul RdC e Quota 100), rileggiamo il punto in cui si parla del Reddito di Inclusione.
Così come ogni trattamento assistenziale, il REI risulta esser denaro entrato nelle tasche dei componenti del nucleo familiare e dunque concorre alla formazione del reddito complessivo. Oltre al REI, viene individuato come reddito anche, ad esempio, l' Assegno Sociale (ex Pensione Sociale) e la Social Card (o Carta Acquisti).
 
L' Assegno Sociale, dal 1° gennaio 1996, ha sostituito la Pensione Sociale che era prevista dall'articolo 26 della legge numero 153 del 1969: dal 2019, l' Assegno Sociale si percepisce solo al compimento dei 67 anni e solo se si possiede un reddito annuo inferiore a determinati limiti:
  • se non sei sposato, devi avere un reddito inferiore ai 5.954,00 euro annui
  • se sei coniugato, il reddito dev' esser inferiore agli 11.908,00 euro annui
L' importo dell' assegno sociale è 458 al mese per 13 mensilità (c'è anche la tredicesima). L' importo è esentasse. Gli invalidi al 100%, al compimento dell' età per ottenere l' assegno sociale, avranno un adeguamento sino a 630 euro circa.

La Social Card invece fu istituita dal dlgs n.112 del 2008 (Governo Berlusconi IV) e viene concessa agli over 65 anni e ai bambini sotto ai 3 anni. La somma elargita è di 40 euro al mese ma l'accredito avviene ogni due mesi per un totale di 80 euro esentasse.

Assegno Sociale, Social Card, REI e anche altre misure di contrasto alla povertà stabilite a livello regionale concorrono alla formazione del Reddito del nucleo familiare. Quindi, all' importo massimo percepibile con il RdC verrà sottratta la somma di questi ulteriori entrate, qualsiasi sia il loro importo.

INTROITI NON INCLUSI
Le agevolazioni per le utenze elettrica, gas e idrico, non formano il reddito perché non è denaro che finisce nelle tasche del cittadino ma uno sconto applicato direttamente sulle bollette (info su http://www.bonusenergia.anci.it/). Anche gli importi concessi per i Tirocini attivati a livello regionale non concorrono a diminuire l'importo del RdC.

Per conoscere i dettagli sul calcolo effettuato dall' INPS, basta accedere al sito web www.inps.it con il proprio PIN, andare alla sezione "Reddito di Cittadinanza", cliccare sul quadro esiti e poi sul pollice verde di "Requisiti Economici".

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Per info, potete contattarmi alla mail
dankash@hotmail.it

Non è una mail personale, quindi potete scrivermi per ogni domanda o richiesta.


Daniele Lapenna


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