Disastro treni ad Andria: il Ministero dei Trasporti si tira indietro. La rabbia dei famigliari delle vittime «Traditi dallo Stato»
Il 12 luglio 2016, sulla tratta a binario unico Andria-Corato, gestito da Ferrotramviaria, due treni, provenienti da direzioni opposte, si scontrarono: il terribile impatto costò la vita a 23 persone, mentre 50 rimasero ferite.
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit) fu citato come responsabile civile. Oggi, il Mit, guidato dal ministro Danilo Toninelli (in foto), fa sapere che vorrà esser escluso dal processo.
Nella nota del Mit, si legge:
«In merito all'udienza preliminare del processo per l'incidente sulla linea ferroviaria Andria-Corato del 2016, va precisato innanzitutto che il Mit non ha competenza né sull'infrastruttura né sul servizio, dato che il concedente è la Regione Puglia.
L'Avvocatura dello Stato distrettuale di Bari, d'altronde, ha svolto in modo corretto le proprie funzioni indipendentemente dall'indirizzo politico.
Peraltro, una volta eventualmente esclusa la responsabilità civile, il ministero potrà valutare di schierarsi ancora più concretamente al fianco delle vittime, costituendosi parte civile in sede dibattimentale, allo scopo di favorire un pieno accertamento dei tragici fatti di due anni fa.
Inoltre, il dicastero sta vagliando se vi siano i presupposti per intervenire sulla concessione ed è in contatto costante con l'associazione Astip e con la sua coraggiosa presidenza. Chiediamo infine alla Regione Puglia di verificare attentamente il livello degli investimenti effettuati per migliorare il servizio di trasporto su ferro e renderlo finalmente all'altezza dei migliori standard del Paese.
L’avvocato Andrea Moreno, difensore di alcune parti civili, ha dichiarato che si tratta di « una fuga delle istituzioni dal processo », mentre la figlia di una delle vittime ha commentato « i familiari si sentono traditi dallo Stato, presi in giro dopo le promesse fatte anche dal ministro Toninelli, quando è venuto a luglio, che ora se ne lava le mani. L'atteggiamento del Ministero - continua la donna - è una mancanza di rispetto per i morti e le loro famiglie. Ma noi non ci arrenderemo. Il caso Cucchi ci insegna che le battaglie dei familiari delle vittime sono quelle che portano alla verità, noi abbiamo pagato con il sangue dei nostri cari e la voglia di verità viene prima di tutto ».
Nell’udienza preliminare che si sta celebrando a Trani dinanzi al gup Angela Schiralli si sono costituiti come responsabili civili anche Ferrotramviaria, società imputata nel procedimento per la responsabilità amministrativa degli enti, e la Regione Puglia. Entrambe, come il ministero, hanno chiesto l’esclusione. Il giudice si è riservato e deciderà alla prossima udienza del 18 ottobre.
Per la strage rischiano il processo 18 imputati tra dirigenti e dipendenti della società Ferrotramviaria e del ministero, accusati a vario titolo di disastro ferroviario, omicidio colposo, lesioni gravi colpose, omissione dolosa di cautele, violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro e falso.
FONTI E LINK UTILI
- https://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/home/1067816/scontro-treni-il-mit-si-tira-fuori-dal-processo-i-familiari-delle-vittime-traditi-dallo-stato.html
- http://www.baritoday.it/cronaca/strage-andria-corato-ministro-toninelli-commemorazione.html
- https://www.andriaviva.it/notizie/strage-dei-treni-il-ministero-dei-trasporti-valuta-se-costituirsi-parte-civile-nel-procedimento/
- https://www.coratolive.it/news/cronaca/759230/scontro-treni-il-ministero-dei-trasporti-puntiamo-a-costituirci-parte-civile
- https://it.wikipedia.org/wiki/Incidente_ferroviario_tra_Andria_e_Corato
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