"Io non ci casco!": ecco i modi per riconoscere le truffe dei falsi buoni sconto
di Lapenna Daniele
Potrebbe capitare di ricevere una telefonata, con la quale ci informano che, rispondendo ad alcune semplici domande per un sondaggio, potremmo usufruire di un buono sconto per l’eventuale acquisto di alcuni prodotti per la casa, quali articoli di arredo, per la cucina, per l’igiene o
anche mobili ed elettrodomestici, illustrati in un catalogo che ci verrà consegnato
A questo seguirà la visita (a casa) di un incaricato che ci farà firmare un foglio come "ricevuta di avvenuta consegna del buono".
Nei giorni successivi alla “semplice firma per ricevuta”, si potrebbe presentare a casa vostra un altro incaricato della società, per comunicarci che, in realtà, quello che abbiamo firmato è un contratto vero e proprio, che ci obbliga all’acquisto di articoli per la casa, mobili o elettrodomestici nell’arco di qualche anno e per una somma determinata per contratto dalla stessa società che vi ha inizialmente contattato per telefono.
COME DIFENDERSI
Dobbiamo prestare attenzione alle telefonate con le quali società o persone che non conosciamo ci offrono qualcosa GRATIS, con la scusa di un sondaggio o della consegna di un catalogo di prodotti
per la casa e/o di un buono sconto.
Se l’offerta telefonica ci interessa, dovremmo farci inviare il materiale informativo a casa per posta.
Nel caso in cui un incaricato della società che ci ha contattato telefonicamente si presenta comunque a casa nostra, è importante NON FIRMARE NIENTE alcuna “ricevuta”, modulo o documento se non dopo aver letto attentamente TUTTO il suo contenuto.
E se abbiamo già firmato il contratto? Possiamo chiederne l' annullamento esercitando il diritto di recesso non oltre 14 giorni dalla consegna dei prodotti che ci sono stati inviati.
In entrambi i casi, occorre inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno all’indirizzo della società riportata sul contratto.
FONTE E LINK UTILI
Il mese scorso pubblicai un articolo sulle truffe dei falsi buoni sconto con le immagini dei più frequenti finti buoni spesa invitando a non condividere questi messaggi né, ovviamente, a cliccare sui link.
Accade (come questo che vedete a destra) di riceverli su WhatsApp credendo che sia stato un nostro contatto a inviarcelo. Succede un po' come accadde anni fa su Facebook con un malware che si diffuse rapidamente: si visualizzava la falsa notifica che ci informava come un nostro contatto ci avesse segnalato il profilo. Bastava cliccarci per, non solo non visualizzare alcuna notifica, ma diffondere il malware inviandolo ai propri contatti.
L' Autorità dell' Antitrust ha pubblicato, sul sito dell' AGCM, l' Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, un vademecum per riconoscere queste truffe chiamato "Io non ci casco!".
Andiamolo a vedere.
LE TRE CONDOTTE INGANNEVOLI
Sono tre i modi per mezzo dei quali, dei convincenti truffatori, riescono a estorcere dati personali e anche del denaro (anziché darlo come sconto), e sono i seguenti:
Accade (come questo che vedete a destra) di riceverli su WhatsApp credendo che sia stato un nostro contatto a inviarcelo. Succede un po' come accadde anni fa su Facebook con un malware che si diffuse rapidamente: si visualizzava la falsa notifica che ci informava come un nostro contatto ci avesse segnalato il profilo. Bastava cliccarci per, non solo non visualizzare alcuna notifica, ma diffondere il malware inviandolo ai propri contatti.
L' Autorità dell' Antitrust ha pubblicato, sul sito dell' AGCM, l' Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, un vademecum per riconoscere queste truffe chiamato "Io non ci casco!".
Andiamolo a vedere.
LE TRE CONDOTTE INGANNEVOLI
Sono tre i modi per mezzo dei quali, dei convincenti truffatori, riescono a estorcere dati personali e anche del denaro (anziché darlo come sconto), e sono i seguenti:
- CONTATTO TELEFONICO con il consumatore: in genere si chiede di partecipare ad un sondaggio per ricevere un catalogo e vincere dei buoni sconto per l’eventuale acquisto di determinati prodotti del supermercato
- Successiva VISITA DI UN INCARICATO che consegna un catalogo di prodotti dopo la sottoscrizione (con la nostra firma) di una “semplice ricevuta”
- Ulteriore VISITA DI UN ALTRO INCARICATO che comunica l’avvenuta sottoscrizione di un contratto a tutti gli effetti, che impegna all’acquisto di vari prodotti per un importo minimo nell’arco di qualche anno
Potrebbe capitare di ricevere una telefonata, con la quale ci informano che, rispondendo ad alcune semplici domande per un sondaggio, potremmo usufruire di un buono sconto per l’eventuale acquisto di alcuni prodotti per la casa, quali articoli di arredo, per la cucina, per l’igiene o
anche mobili ed elettrodomestici, illustrati in un catalogo che ci verrà consegnato
A questo seguirà la visita (a casa) di un incaricato che ci farà firmare un foglio come "ricevuta di avvenuta consegna del buono".
Nei giorni successivi alla “semplice firma per ricevuta”, si potrebbe presentare a casa vostra un altro incaricato della società, per comunicarci che, in realtà, quello che abbiamo firmato è un contratto vero e proprio, che ci obbliga all’acquisto di articoli per la casa, mobili o elettrodomestici nell’arco di qualche anno e per una somma determinata per contratto dalla stessa società che vi ha inizialmente contattato per telefono.
COME DIFENDERSI
Dobbiamo prestare attenzione alle telefonate con le quali società o persone che non conosciamo ci offrono qualcosa GRATIS, con la scusa di un sondaggio o della consegna di un catalogo di prodotti
per la casa e/o di un buono sconto.
Se l’offerta telefonica ci interessa, dovremmo farci inviare il materiale informativo a casa per posta.
Nel caso in cui un incaricato della società che ci ha contattato telefonicamente si presenta comunque a casa nostra, è importante NON FIRMARE NIENTE alcuna “ricevuta”, modulo o documento se non dopo aver letto attentamente TUTTO il suo contenuto.
E se abbiamo già firmato il contratto? Possiamo chiederne l' annullamento esercitando il diritto di recesso non oltre 14 giorni dalla consegna dei prodotti che ci sono stati inviati.
In entrambi i casi, occorre inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno all’indirizzo della società riportata sul contratto.
FONTE E LINK UTILI
- Truffa falsi buoni su WhatsApp e Facebook.Ecco la lista dei messaggi da non cliccare
http://ilventunesimosecolo.blogspot.it/2018/04/truffa-falsi-buoni-su-whatsapp-e.html - http://www.agcm.it/component/joomdoc/consumatore/2018-05_IoNonCiCascoBuoniScontoBoz.pdf/download.html
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