Giulio Andreotti e Cosa Nostra:la verità del processo per mafia in un libro
#mafia #politica #cosanostra #statomafia
Venticinque anni fa, era il 4 marzo del 1993, il senatore Giulio Andreotti fu iscritto nel registro degli indagati della procura della Repubblica di Palermo con l'ipotesi di reato di concorso esterno in associazione mafiosa per i suoi intensi rapporti con i capi della Cosa Nostra siciliana del noto boss totò Riina. Come finì il processo?
«Assolto! Assolto! Assolto!», urlò l'avvocato difensore Giulia Bongiorno (oggi senatrice, entrata in Parlamento con il partito Lega Nord Salvini) una frazione di secondo dopo la lettura della sentenza, la mattina del 15 ottobre del 2004 (lo spezzone dell' urlo festoso nel video poco più sotto). E, da quel momento, il mondo intero venne a conoscenza che l'imputato Andreotti Giulio fu ingiustamente infamato da una ciurma di pentiti a cui avevano dato ascolto magistrati molto "politicizzati". Andò veramente così?
Venticinque anni fa, era il 4 marzo del 1993, il senatore Giulio Andreotti fu iscritto nel registro degli indagati della procura della Repubblica di Palermo con l'ipotesi di reato di concorso esterno in associazione mafiosa per i suoi intensi rapporti con i capi della Cosa Nostra siciliana del noto boss totò Riina. Come finì il processo?
«Assolto! Assolto! Assolto!», urlò l'avvocato difensore Giulia Bongiorno (oggi senatrice, entrata in Parlamento con il partito Lega Nord Salvini) una frazione di secondo dopo la lettura della sentenza, la mattina del 15 ottobre del 2004 (lo spezzone dell' urlo festoso nel video poco più sotto). E, da quel momento, il mondo intero venne a conoscenza che l'imputato Andreotti Giulio fu ingiustamente infamato da una ciurma di pentiti a cui avevano dato ascolto magistrati molto "politicizzati". Andò veramente così?
ANDREOTTI NON FU ASSOLTO
"La verità sul processo Andreotti" (Editori Laterza, pagg. 144, euro 12) è un libro uscito quest' anno che fa luce su ciò che di vero e di falso fu detto in merito a quel processo e su Andreotti. La minuziosa ricostruzione dell' inchiesta giudiziaria è firmata dall'ex procuratore capo Gian Carlo Caselli e dal suo aggiunto Guido Lo Forte, entrambi in pensione.
Quel che si evidenzia è che Andreotti non fu assolto. Il verdetto ultimo della Cassazione affermò che era stato commesso il reato di associazione a delinquere semplice (l'assoluzione, e per giunta con "l'insufficienza di prove", era per l'associazione mafiosa) fino ad una certa data e contemporaneamente, il suddetto reato, fu dichiarato estinto per prescrizione.
COME ANDO' IL PROCESSO?
I giudici di primo grado, nel 1999, assolsero Andreotti per l’articolo 530 comma 2, paragonabile alla vecchia insufficienza di prove. L' articolo, infatti, riporta:
« Il giudice pronuncia sentenza di assoluzione anche quando manca, è insufficiente o è contraddittoria la prova che il fatto sussiste, che l'imputato lo ha commesso, che il fatto costituisce reato o che il reato è stato commesso da persona imputabile »
L’appello del 2003, invece, decretò il “non doversi procedere… in ordine al reato di associazione per delinquere… commesso fino alla primavera del 1980, per essere lo stesso reato estinto per prescrizione“; nel 2004 la Cassazione confermò la sentenza.
« Il giudice pronuncia sentenza di assoluzione anche quando manca, è insufficiente o è contraddittoria la prova che il fatto sussiste, che l'imputato lo ha commesso, che il fatto costituisce reato o che il reato è stato commesso da persona imputabile »
L’appello del 2003, invece, decretò il “non doversi procedere… in ordine al reato di associazione per delinquere… commesso fino alla primavera del 1980, per essere lo stesso reato estinto per prescrizione“; nel 2004 la Cassazione confermò la sentenza.
Dunque, sino al 1980 Andreotti aveva commesso il reato di associazione per delinquere con Cosa nostra ma, dopo, diventa innocente dacché avvenuti i termini prescrittivi.
Dalla sentenza d' appello del processo, confermata dalla Cassazione, su Giulio Andreotti, viene riportato che
« con la sua condotta (…) ha, non senza personale tornaconto, consapevolmente e deliberatamente coltivato una stabile relazione con il sodalizio criminale ed arrecato, comunque, allo stesso, un contributo rafforzativo manifestando la sua disponibilità a favorire i mafiosi ».
Di seguito il link al videoservizio de Le Iene (quando facevano servizi decenti dove raccontavano verità scomode) dove si spiega che Andreotti ebbe rapporti continuativi con la mafia, ma riuscì a non esser condannato.
http://www.altrestorie.org/Andreotti.%20pif.mp4
FONTI E LINK UTILI
- http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2018/02/01/andreotti-assolto-cosi-una-fake-news-ha-negato-i-rapporti-politica30.html
- https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/01/27/giulio-andreotti-assolto-la-fake-news-smontata-nel-libro-di-caselli-e-lo-forte/4117860/
- Andreotti e Cosa Nostra
https://www.youtube.com/watch?v=LuVJ9Im8lQU - http://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/libri/2018/01/13/arriva-la-verita-sul-processo-andreotti_2108d15a-ac01-4041-b3e7-2174fa76d0e4.html
- https://www.ibs.it/verita-sul-processo-andreotti-libro-gianfranco-caselli-guido-lo-forte/e/9788858130636
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