Lo Stato non può riscuotere il Canone Rai tramite l' Enel, dacché ente privato. Verità o bufala?

di Lapenna Daniele

#canonerai #stato #matteorenzi #enel #tasse #bufale


Il governo Renzi ha trovato il modo di prelevare forzosamente il Canone Tv da tutti i cittadini: inserirlo nella bolletta dell' energia elettrica.
Da parecchi giorni però è uscita fuori questa notizia ( condivisa a macchia d' olio sui social network ) che sostiene come questa manovra sia del tutto... illegale.
Ma è vero o è una bufala?

GLI AGENTI DELLA RISCOSSIONE
Come sappiamo, gli agenti della riscossione che oggi vengono a suonare alle nostre case sono i funzionari di Equitalia o i messi comunali ( prima consegnavano anche i postini, ma poi varie sentenze hanno appurato che Equitalia non può rivolgersi ai postini per consegnare cartelle esattoriali ).
Ma, prima di Equitalia, come si esigevano i crediti non riscossi dallo Stato ai cittadini?



LA NASCITA DI EQUITALIA
Fino al 1990 in Italia la riscossione era affidata a una pluralità di soggetti privati. Nello stesso ambito provinciale se ne potevano trovare diversi. Dal 1990, con l'entrata in vigore del D.P.R. 43/88 ( Decreto del Presidente della Repubblica n.43 del 28 Gennaio 1988 ), furono istituiti concessionari a livello provinciale ed infra provinciale che avrebbero dovuto unificarsi, al solo livello provinciale, entro il 1995.
La riforma della riscossione è avvenuta con l'entrata in vigore dell' art. 3 del D.L. 30 settembre 2005, n. 203 deliberato dal Governo Berlusconi III, convertito con modificazioni nella L. 2 dicembre 2005, n. 248. con la costituzione della società Riscossione S.p.A., che nel 2007 ha preso come nome Equitalia S.p.A..
la quale è una società le cui quote sono divise fra Agenzia delle Entrate ( 51% ) e Inps ( 49% ).

Fino al 30 settembre 2006 la riscossione era affidata in concessione a privati (prevalentemente banche), in numero di circa 40. Con il D.L. 4 luglio 2006, n. 223 il Governo Prodi II autorizza Riscossione S.p.A. a utilizzare i dati in possesso dell'Agenzia delle Entrate.

UN PRIVATO PUO' RISCUOTERE UNA TASSA DELLO STATO?


Come potete leggere all' articolo 31 del Decreto del Presidente della Repubblica n.43 del 28 Gennaio 1988  « La concessione puo' essere conferita:  alle aziende e agli istituti di credito di  cui  all'articolo  5,  lettere a), b), d) ed e) del regio decreto-legge, 12  marzo  1936 n.141 »
ovvero banche, casse di risparmio, monte dei pegni, casse rurali ed agrarie...

« [ ... ] alle speciali sezioni autonome dei predetti istituti e aziende di credito [ ... ] alle societa' per azioni  regolarmente  costituite,  con  sede  in    Italia e con capitale interamente versato, non inferiore a lire un miliardo  ed  aventi  per  oggetto  esclusivo   la   gestione   in concessione del servizio ovvero di attivita'  o  compiti  ad  essoconnessi o complementari,..».
A leggere, non vi è un divieto, ma la descrizione, in dettagli, delle società che possono provvedere a riscuotere i crediti dello Stato. Le società che non possono effettuare la riscossione, sono quelle indicate sempre nell' articolo 31 ma al comma 2.

Invece, se andiamo al Decreto-legge 30 settembre 2005, n. 203 - "Misure di contrasto all'evasione fiscale e disposizioni urgenti in materia tributaria e finanziaria" - pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 230 del 3 ottobre 2005, all' articolo 3 comma 1-2, leggiamo che lo Stato affida la gestione della riscossione dei crediti alla società Riscossione S.p.A. ( successivamente cambierà nome in Equitalia S.p.A. ) anche se il comma 4 specifica che « La Riscossione S.p.a., anche avvalendosi di personale dell'Agenzia delle entrate e dell'I.N.P.S. ed anche attraverso altre società per azioni, partecipate ai sensi del comma 7
- effettua l'attività di riscossione mediante ruolo, con i poteri e secondo le disposizioni di cui al titolo I, capo II, e al titolo II del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602, nonche' l'attività di cui all'articolo 4 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 237;

b) può effettuare:
1) le attività di riscossione spontanea, liquidazione ed accertamento delle entrate, tributarie o patrimoniali, degli enti pubblici, anche territoriali, e delle loro società partecipate;

2) altre attività, strumentali a quelle dell'Agenzia delle entrate, anche attraverso la stipula di appositi contratti di servizio e, a tale fine, può assumere finanziamenti e svolgere operazioni finanziarie a questi connesse
».




L' ENEL PUO' RISCUOTERE IL CANONE RAI?
Dunque non pare che la legge vieti la riscossione da parte di enti privati. Intanto ho voluto snocciolare i riferimenti di legge, cosìcché chi ha ideato questa immagine possa prima imparare a leggere le leggi e dopo non far aizzare ( già ci pensano certi politici, e bastano e avanzano ) il popolo contro notizie non verificate.
Per la cronaca, l' Enel, Ente Nazionale per l' Energia ELettrica, fu fondato dallo Stato Italiano. Ebbene sì.
Venne istituita come ente pubblico nel 1962 dal III Governo Fanfani come ente pubblico. Nel 1992 fu trasformato in società per azioni e solo nel 1999 è stata privatizzata.
Ma chi le possiede le quote? Il maggior azionista è il Ministero dell' Economia e delle Finanze che ne detiene il 25,50% dell' intero capitale.
Il suo fatturato supera i 75 miliardi di euro, e quindi rientra ampiamente nelle società che possono riscuotere i crediti, come riporta proprio la legge sopra menzionata.

Commenti

  1. Interessante post,intanto anche i sassi sanno che dà luglio avremo la trattenuta per il canone.Buon pomeriggio Dani...

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