La vendetta del proprietario di casa: la vittima è l' inquilino, o il locatore?

di Lapenna Daniele

Il caso mi ha incuriosito a metà articolo ( che ritrovate completo al link sopra ).

IL CASO
Un inquilino affittuario non paga l' utenza elettrica e il locatore ( il proprietario dell' immobile in affitto ), furioso, « parcheggia un muletto e due macchine agricole sul vialetto d’accesso alla casa del suo inquilino ».
Bloccando la via di uscita di casa, l' uomo non permette di far usufruire della via di fuga sicura non solo l' affittuario, ma anche i suoi figli.
La sentenza del 21/12/2015 n.50133 configura così il reato di sequestro di persona. Il locatore rischia grosso, visto che stiamo parlando di un reato da codice penale ( art. 605 ) che è punibile anche con la reclusione.

Nell' articolo viene sottolineato che l' abitazione ha un ingresso secondario e che quindi, a dire dell' autore dello stesso,  non si configura il suddetto reato, il quale avviene quando la vittima non ha via di uscita, sia primaria che secondaria.

POVERO LOCATORE
Tolto questo particolare che dovrà esser esaminato delle sedi apposite, il presidente del sito dal quale proviene questo articolo, Giovanni D' Agata, batte sulla questione spinosa del solito rapporto di amore-odio (ma più odio che amore ) fra affittuari e inquilini, dicendo che « se l’inquilino non sta provvedendo alle spese delle utenze, il proprietario di casa non può ne' disdettare il contratto di fornitura dell’energia elettrica, anche se a sé intestato, o peggio sostituire la serratura, estromettendo l’inquilino dall’immobile, ma deve invece agire con l’azione di sfratto per morosità. Sebbene i tempi di un’azione di sfratto siano estremamente lunghi e, a volte, l’esigenza di rientrare nell’immediato possesso dell’immobile e delle chiavi di casa sia superiore allo stesso valore dei canoni non scaduti, la legge è assai rigorosa con chi si fa giustizia da sé. Dunque commette un reato il proprietario dell’immobile che, di fronte all’inottemperanza del conduttore al pagamento delle spese dell'utenza, anziché ricorrere al giudice con l’azione di sfratto, si fa ragione da sé, blocca l’accesso ai locali, in modo da impedire all'inquilino moroso di transitare con il proprio veicolo per accedere alla via pubblica  ».

QUESTIONE DI PUNTI DI VISTA
Dipinto in questa maniera, la vittima è il proprietario di casa. Ma c'è un punto che non viene sottolineato ma che si deduce leggendo la storia: il contratto di energia elettrica è intestato al proprietario dell' immobile.
Già. Come mai?


Se un affittuario prende in locazione un immobile ad uso abitativo ( come in questo caso ) il proprietario dello stesso deve verificare che le utenze non siano più intestate a lui, dacché, come dovrebbe esser per legge, non dovrebbe risiedervi nessuno e non dovrebbe esser attiva alcuna utenza.
Se, come accade in molti casi, il locatore non fa un contratto regolare ( per la cronaca, nella vicenda, l' inquilino era un immigrato di origine maghrebina ) molto spesso è perché ha il suo domicilio nell' immobile e quindi la luce a sè intestata. Se fosse stata intestata all' inquilino, al passare di 40 giorni di morosità, l' energia elettrica sarebbe stata interrotta dal fornitore, e non ci sarebbe stato alcun problema.
Quindi in questo caso è il proprietario che ha proceduto contro la legge, e quindi ne paga le conseguenze.

Battere sul problema degli sfratti è davvero una causa debole, molto debole. I proprietari di casa, per concedere in affitto un' immobile, chiedono minimo una busta paga con reddito dimostrabile ( a volte anche due ), quindi se si ha un inquilino moroso, molto spesso è o perché ha perso il lavoro e non riesce a pagare l' affitto oppure perché non paga volutamente l' importo da versare. In questo ultimo caso, se ha una busta paga si chiede di pignorarla, se non ce l' ha non si può far nulla, anche se è impossibile visto che nessuno concede un' abitazione se non si possiede almeno una busta paga.
Se si usufruisce di un immobile altrui, è giusto pagare l' affitto e se non si riesce più a farlo, si è tenuti almeno ad avvisare in anticipo il proprietario visto che la legge permette anche la stipula di contratti a canone concordato ove l' inquilino paga meno al mese, mentre il locatore ha uno sconto sulle tasse relative all' immobile. Ci si viene in contro, e ci si aiuta guadagnandoci a vicenda.

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