Niente Canone Rai sulla bolletta dell' energia elettrica. Ecco però la... "tassa speciale"
di Lapenna Daniele
Rieccoci qui per la nuova sezione "Ma cosa cacchio scrivi?!". Oggi parliamo del Canone Rai. E della tassa speciale.
Come si sa, mamma Rai è speciale, e quindi merita una tassa speciale ( come la parete grande che necessitava di un grande pennello. Cinghiale: la grande marca ).
NO AL CANONE SULLA BOLLETTA
Intanto, il presidente dell' Autorità per l' Energia Elettrica, Guido Bortoni, ha definitivamente distrutto l' ipotesi di inserimento del Canone Tv nella bolletta
“Immaginare l’esazione del canone Rai all’interno della bolletta elettrica sarebbe abbastanza improprio”. Quindi lo Stato deve trovare un altro modo per scovare gli evasori.
Bortoni ( daje Bortò, siamo tutti con te! ) prosegue “Abbiamo letto sulla stampa la notizia. Non siamo stati interessati a questa questione e non abbiamo altre informazioni. Nella bolletta dell’energia elettrica c’è già una voce di esazione che riguarda gli oneri generali di sistema e che è nell’interesse generale del consumatore elettrico. Non credo che il canone Rai possa essere qualificato come di interesse per il consumatore elettrico”.
Ed ora partiamo con le "cacchiate".
CACCHIATA NUMERO 1
Ma, ha sottolineato il presidente dell’Autorità dell’Energia, “altra cosa è la normale funzione di incrocio”. E qui non parliamo di strade, auto, incidenti o fughe dai carabinieri al posto di blocco.
A riguardo, ha precisato, “nessuno impedisce un utilizzo, come avviene per tutti i database, che contengono i dati del consumatore finale sempre nel pieno rispetto della privacy“.
L' ultima frase sta a significare che il fornitore dell' Energia Elettrica può cedere i dati dei consumi del consumatore a terzi, ad esempio alle autorità pubbliche. Allo Stato insomma. La cacchiata sta nel fatto che, consumare parecchia energia elettrica, non implica che si utilizzi un apparecchio televisivo, ma può significare ad esempio che vostra moglie ha la fissa di fare la lavatrice ogni due secondi, di avere tre frigoriferi ( in caso di imminente guerra ) o vostro marito di tenere il condizionatore a palla ( poi se anche lui è a palla, gli consigliate una dieta ).
CACCHIATA NUMERO 2
« La Rai ha fornito alcune precisazioni in merito al canone speciale richiesto alle aziende, chiarendo che il canone va pagato solo se i computer sono utilizzati come televisori ( digital signage ) e non va invece corrisposto nel caso sia già avvenuto il pagamento per il possesso di uno o più televisori.
Prima, invece, si parlava di obbligo di versamento della quota del canone speciale per "chiunque detenga uno o più apparecchi atti o adattabili alla ricezione di trasmissioni radiotelevisive al di fuori dall’ambito famigliare, compresi i Pc collegati in rete".
Dunque quello che conta non è la natura dello strumento o la possibilità di ricevere il segnale televisivo ma l’uso che ne vien fatto. Se un monitor aziendale viene utilizzato come schermo TV allora scatta il canone speciale, altrimenti tutto rimane come prima e il canone ordinario deve essere pagato solamente se viene utilizzato un televisore »
Quindi, a che serve pagare il Canone Rai, a che serve avere un Televisore se si possono guardare i programmi andando semplicemente su Rai.Tv? In quel caso si visualizzano in chiaro i programmi Rai, non si usa il monitor come televisore e non si paga il Canone. Semplice no?
Rieccoci qui per la nuova sezione "Ma cosa cacchio scrivi?!". Oggi parliamo del Canone Rai. E della tassa speciale.
Come si sa, mamma Rai è speciale, e quindi merita una tassa speciale ( come la parete grande che necessitava di un grande pennello. Cinghiale: la grande marca ).
NO AL CANONE SULLA BOLLETTA
Intanto, il presidente dell' Autorità per l' Energia Elettrica, Guido Bortoni, ha definitivamente distrutto l' ipotesi di inserimento del Canone Tv nella bolletta
“Immaginare l’esazione del canone Rai all’interno della bolletta elettrica sarebbe abbastanza improprio”. Quindi lo Stato deve trovare un altro modo per scovare gli evasori.
Bortoni ( daje Bortò, siamo tutti con te! ) prosegue “Abbiamo letto sulla stampa la notizia. Non siamo stati interessati a questa questione e non abbiamo altre informazioni. Nella bolletta dell’energia elettrica c’è già una voce di esazione che riguarda gli oneri generali di sistema e che è nell’interesse generale del consumatore elettrico. Non credo che il canone Rai possa essere qualificato come di interesse per il consumatore elettrico”.
Ed ora partiamo con le "cacchiate".
CACCHIATA NUMERO 1
Ma, ha sottolineato il presidente dell’Autorità dell’Energia, “altra cosa è la normale funzione di incrocio”. E qui non parliamo di strade, auto, incidenti o fughe dai carabinieri al posto di blocco.
A riguardo, ha precisato, “nessuno impedisce un utilizzo, come avviene per tutti i database, che contengono i dati del consumatore finale sempre nel pieno rispetto della privacy“.
L' ultima frase sta a significare che il fornitore dell' Energia Elettrica può cedere i dati dei consumi del consumatore a terzi, ad esempio alle autorità pubbliche. Allo Stato insomma. La cacchiata sta nel fatto che, consumare parecchia energia elettrica, non implica che si utilizzi un apparecchio televisivo, ma può significare ad esempio che vostra moglie ha la fissa di fare la lavatrice ogni due secondi, di avere tre frigoriferi ( in caso di imminente guerra ) o vostro marito di tenere il condizionatore a palla ( poi se anche lui è a palla, gli consigliate una dieta ).
CACCHIATA NUMERO 2
« La Rai ha fornito alcune precisazioni in merito al canone speciale richiesto alle aziende, chiarendo che il canone va pagato solo se i computer sono utilizzati come televisori ( digital signage ) e non va invece corrisposto nel caso sia già avvenuto il pagamento per il possesso di uno o più televisori.
Prima, invece, si parlava di obbligo di versamento della quota del canone speciale per "chiunque detenga uno o più apparecchi atti o adattabili alla ricezione di trasmissioni radiotelevisive al di fuori dall’ambito famigliare, compresi i Pc collegati in rete".
Dunque quello che conta non è la natura dello strumento o la possibilità di ricevere il segnale televisivo ma l’uso che ne vien fatto. Se un monitor aziendale viene utilizzato come schermo TV allora scatta il canone speciale, altrimenti tutto rimane come prima e il canone ordinario deve essere pagato solamente se viene utilizzato un televisore »
Quindi, a che serve pagare il Canone Rai, a che serve avere un Televisore se si possono guardare i programmi andando semplicemente su Rai.Tv? In quel caso si visualizzano in chiaro i programmi Rai, non si usa il monitor come televisore e non si paga il Canone. Semplice no?
fonte news
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