Breonna Taylor: non si fermano le proteste a Louisville per la 26enne uccisa dalla polizia del Kentucky

 

I poliziotti entrano in casa d' improvviso senza identificarsi: sparano e otto colpi di pistola uccidono la 26enne Breonna Taylor. Gli agenti non vengono incriminati. Esplodono le proteste a Louisville

Le proteste non si fermano anzi, dopo la notizia che nessun agente di polizia è stato incriminato per la sua morte, le persone sono scese per le strade della città pacificamente ma anche provocando disordini.
A Louisville, città dove è stata uccisa la 26enne, la polizia ha dichiarato illegale raduni di persone mentre il sindaco ha apposto un coprifuoco dalle 21:00 alle 6:30 per tre giorni per calmare gli animi, ma le persone non lo hanno rispettato.
Le proteste vanno avanti da tre giorni. Da ieri, i manifestanti chiedono a gran voce le motivazioni secondo le quali due dei tre poliziotti non hanno alcun reato a carico mentre l' agente Brett Hankinson ha solo un'incriminazione per condotta negligente.

La morte di Breonna Taylor avvenne a Louisville il 13 marzo 2020 a seguito di una sparatoria da parte di tre agenti del dipartimento di polizia locale, che stavano effettuando una perquisizione nella sua abitazione. Il caso inizialmente non aveva ricevuto molta attenzione dai mass media ma, dopo un caso analogo che portò alla morte di George Floyd in circostanze simili, il caso è ritornato al centro dell'attenzione, contribuendo alla nascita di diverse manifestazioni di protesta negli Stati Uniti, soprattutto in Kentucky, e all'apertura di un'indagine federale da parte del FBI

I FATTI
tra il 12 e il 13 marzo 2020, intorno a mezzanotte, tre agenti del dipartimento di polizia metropolitana di Louisville, Jonathan Mattingly, Brett Hankison e Myles Cosgrove, fecero irruzione per mezzo di un ariete in un appartamento di Louisville nell'ambito di un'indagine sul traffico di droga. Nell'appartamento vivevano Breonna Taylor (una operatrice professionale dei servizi di emergenza) e il fidanzato Kenneth Walker. Gli agenti avevano visto un sospettato, già arrestato e domiciliato altrove, recapitare un pacco presso l'appartamento di Taylor e Walker, ragione sufficiente per ottenere un mandato di perquisizione senza l’obbligo per gli esecutori di bussare e identificarsi.

La dinamica dell'irruzione è poco chiara: secondo la polizia gli ufficiali erano entrati con la forza nell'appartamento dopo essersi identificati e aver bussato diverse volte senza risposta, mentre i vicini della coppia e la famiglia Taylor sostengono che la polizia sia entrata senza alcun avvertimento, costringendo Walker ad armarsi per autodifesa, arma detenuta legalmente. All'ingresso degli agenti Walker ha sparato per primo, ferendo uno degli uomini alla gamba; in risposta gli agenti hanno sparato a loro volta alla cieca, secondo le dichiarazioni dei testimoni oculari. Taylor, che si trovava in camera da letto, fu colpita otto volte e dichiarata morta sul colpo. Nell'appartamento non si sono trovate sostanze illegali di alcun genere.


 

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