Sardegna: sanzioni per i medici che comunicano con i giornalisti. Solinas indossa mascherina, i sanitari ne sono sprovvisti



La giunta leghista della Regione Sardegna. con una nota interna, ha comunicato che, il personale sanitario che dovesse comunicare con giornalisti o sui social network, subiranno un provvedimento disciplinare. Intanto, mentre a Sassari esplodono i contagi tra il personale medico che era ed è sprovvisto di mascherina e guanti, il presidente della regione Christian Solinas si mostra in diretta con una mascherina: « Lui sì, il personale medico no? ». La rabbia sui social





Per rafforzare il personale sanitario, la Regione Sardegna cerca di assumere nuovi medici e nuovi infermieri per far fronte all'emergenza del Coronavirus. Purtroppo, il reclutamento non procede perché, come spiega l' assessore alla sanità, molti non accettano per via dell' assenza degli strumenti protettivi - mascherine e guanti - dei quali i medici sono spesso sprovvisti.

Negli ospedali della Sardegna, in particolare a Sassari, ci sono stati contagi nei reparti di psichiatria e urologia e altri reparti perché i medici e infermieri erano sprovvisti di mascherine e guanti. Il numero di contagi è elevato nel personale medico rispetto ad altre zone d' Italia.
Gli ordini medici dell'Isola hanno diramato una nota per chiedere alle autorità regionali più tutela perché stanno operando in condizioni di massima insicurezza. Sottolineano che vedere politici (regionali e nazionali) che si fanno riprendere con mascherine protettive certificate provoca rabbia perché troppi sanitari ne sono sprovvisti.


L' avvocato Giacomo Doglio, esperto di Diritto sanitario, ha pubblicato su Facebook la foto che ritrae il presidente della Regione, Christian Solinas (Lega Salvini Premier), nella sua stanza a Villa Devoto, con la mascherina, mentre è in video conferenza con gli altri assessori per la seduta di Giunta. Nel post, scrive:
“Il presidente della Regione Sardegna con dispositivo di protezione individuale. Esattamente quello che manca al personale sanitario che lavora negli unici focolai Covid-19 della Sardegna: gli ospedali”.

DIVIETO DI DIVULGAZIONE DI NOTIZIE 
DAL PERSONALE MEDICO

Continua a destare indignazione le due note inviate il 6 e il 13 marzo dall’assessore alla Sanità, Mario Nieddu (Lega Salvini Premier) con la quale si è comunicato, ai direttori delle aziende sanitarie della Sardegna che verranno presi provvedimenti disciplinari nei confronti del personale sanitario che comunichi con i giornalisti o sui social network.

La Regione, a giunta leghista, ha accentrato totalmente su di sé le comunicazioni sull’emergenza coronavirus riservandola all’ufficio stampa del presidente Christian Solinas.
L’Ordine dei giornalisti della Sardegna e la Assostampa sarda hanno risposto con un comunicato congiunto per contrastare “il tentativo di limitare la libertà di manifestazione del pensiero" sottolineando che "Introdurre la ‘fonte unica’ è grave e pericoloso”.

Di “grave atto di censura” parlano anche gli Ordini dei Medici di Cagliari e Oristano, in un documento condiviso e sottoscritto dalle associazioni e dai sindacati di categoria dei medici: 
Mentre i nostri medici con tutti gli altri operatori sanitari, schierati in prima linea contro un nemico feroce e invisibile, chiedono agli amministratori regionali di essere protetti e difesi per poter svolgere con un po’ di sicurezza il proprio lavoro, arriva, invece delle mascherine, un bavaglio. Un’inaccettabile direttiva emanata dall’assessore alla Sanità che, con metodi dittatoriali vuole imporre il silenzio con minacce di sanzioni e quant’altro”.

Siamo basiti davanti a tale ingiunzione che viola l’articolo 21 della nostra Costituzione riteniamo che una simile direttiva sia grave e pericolosa in quanto lede la libertà di manifestare il proprio pensiero in una situazione dove la trasparenza e l’informazione sono basilari per la popolazione”.

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