Reddito di Cittadinanza: i moduli da compilare e tutti i requisiti per accedervi


di Lapenna Daniele


Il Reddito di Cittadinanza (RdC) è legge. Da quando si potrà presentare la domanda? Chi ne avrà diritto? Quanti soldi si potranno percepire?  Quanti se ne potranno prelevare in contanti? Cosa accadrà a chi percepisce già il Reddito di Inclusione (Rei)? I "furbetti" che stanno effettuando divorzi e cambi di residenza, riusciranno a percepirlo?
Queste e altre domande in una approfondimento dettagliato sulle questioni non spiegate dai quotidiani


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ARRIVA IL REDDITO DI CITTADINANZA



Il Reddito di Cittadinanza è disciplinato dal decreto-legge n.4 del 28 gennaio 2019 convertito con la legge n.26 del 28 marzo 2019

DA QUANDO?
  • Dal 1° aprile 2019 partirà ufficialmente il Reddito di Cittadinanza
  • Dai CAF e dalle Poste si potrà fare domanda dal 6 Marzo 2019
  • Si percepirà dal mese immediatamente successivo (dal 15 di aprile) a quello nel quale si presenterà la domanda 
  • La domanda potrà esser fatta in un qualsiasi giorno dell' anno (dunque, non ha scadenza), ovvero appena si presentano i requisiti per richiederlo
I MODULI DA COMPILARE - Aggiornamento 28/02/2019
  1. Domanda da compilare per Richiedere il Reddito/Pensione di Cittadinanza
    Modulo SR180
    https://www.inps.it/nuovoportaleinps/default.aspx?moduli=true&iidmodulo=842&lingua=it&IdArea=4880
  2. Modulo per comunicare che le entrare economiche del nucleo sono variate
    Modulo SR182
    https://www.inps.it/nuovoportaleinps/default.aspx?moduli=true&iidmodulo=844&lingua=it&IdArea=4880
  3. Modulo per comunicare che la composizione del nucleo famigliare è cambiata
    Modulo SR181
    https://www.inps.it/nuovoportaleinps/default.aspx?moduli=true&iidmodulo=843&lingua=it&IdArea=4880
  4. Modulo per rinunciare al Reddito/Pensione di Cittadinanza
    Modulo SR183
    https://www.inps.it/NuovoportaleINPS/default.aspx?moduli=true&iidmodulo=852&IdArea=4880


CI SONO LIMITI DI ETA'?
  • No, e infatti sono inclusi anche chi ha più di 67 anni che vedrà chiamare, questo sostegno economico, "Pensione di Cittadinanza".
REQUISITI
  • Cittadinanza italiana, o facenti parte di un Paese appartenente all' Unione Europea, o possessore di diritto o permesso di soggiorno permanente
  • Residente in Italia da almeno 10 anni, dei quali gli ultimi 2 anni in modo continuativo
    » AGGIORNAMENTO del 22/02/2019
    Per gli stranieri è necessaria un certificazione relativa al reddito e al patrimonio familiare rilasciata dallo Stato di provenienza, fatta eccezione per i rifugiati politici e i cittadini di Paesi dai quali non è possibile ottenere questo documento [esclusione che risulta non applicabile perché i rifugiati, di solito, non hanno una residenza effettiva di 10 anni]. La certificazione dovrà essere tradotta in italiano e legalizzato dal consolato e dovrà esser consegnata anche se non si hanno possedimentihttps://ilventunesimosecolo.blogspot.com/2019/02/reddito-di-cittadinanza-approvato.html «
  • ISEE inferiore a 9.360 euro
  • Escludendo la prima casa, che si abbia un patrimonio immobiliare, in Italia o all' estero, (case, terreni, negozi, etc..) inferiore ai 30.000 euro
  • Patrimonio mobiliare (importi su conti correnti bancari o postali, carte ricaricabili come Poste Pay, titoli di Stato, buoni fruttiferi, azioni di società, etc..) inferiore ai 6.000 euro.
    Il limite da non superare aumenta con l' aumentare dei componenti del nucleo famigliare:
      - 2 componenti adulti, limite di 8.000
      - 3 componenti adulti, limite di 10.000 (limite massimo)
      - In presenza di ogni bambino si aggiungono 1.000 euro sino a un massimo di 10.000 euro
      - In presenza di un componente con disabilità, il limite viene aumentato di 5.000 euro e di 7.500 in caso di disabilità grave.
  • Reddito famigliare è così calcolato:
    per chi è sotto i 67 anni, limite massimo 6.000 euro
    per chi è sopra i 67 anni, limite massimo 7.560 euro
    per i casi di cui sopra ma, inoltre, si ha un affitto da pagare, limite massimo 9.360 euro
    La scala di equivalenza calcolata è pari a:
    1 per il primo componente del nucleo familiare
    incremento di 0,4 per ogni ulteriore componente di età maggiore di anni 18
    incremento di 0,2 per ogni ulteriore componente minorenne, fino ad un massimo di 2,1
  • Nessuna nuova immatricolazione di veicoli nei 6 mesi precedenti
    NO a possesso di autoveicoli con cilindrata superiore a 1.600 cc
    NO a possesso di motoveicoli con cilindrata superiore a 250 cc
    NO a possesso di imbarcazioni di qualsiasi tipo (vedi art.3 comma 1 dlgs 171/2005)
  • Escluso chi è in carcere
  • Escluso chi si trova in strutture di lunga degenza  a carico dello Stato o altro ente pubblico, ad esempio strutture che accolgono anziani non autosufficienti
  • Esclusi i nuclei dove almeno un componente si è licenziato da lavoro nei 12 mesi precedenti (sono esclusi coloro che si sono licenziati per giusta causa)
    » AGGIORNAMENTO del 22/02/2019
    Con un emendamento votato in Commissione si è stabilito che, il requisito di non essersi licenziato nei 12 mesi precedenti (esclusi coloro licenziati per giusta causa) vale solo per il soggetto che richiede il RdC, ovvero chi presenta la domanda e non per un qualsiasi membro del nucleo famigliare.  «
  • Sei incluso anche se percepisci la NAspi o l' assegno di disoccupazione DIS-COLL
  • » AGGIORNAMENTO del 22/02/2019
    Per chi si è separato dopo il settembre 2018, una documentazione della polizia locale che attesti l' effettiva residenza in immobili diversi da parte dei due ex coniugi  «
COME E' COMPOSTO IL MIO NUCLEO FAMIGLIARE?
La legge del RdC stabilisce la composizione del nucleo famigliare richiamando l' art. 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 159 del 2013:



  • Il nucleo familiare del richiedente è costituito  dai  soggetti componenti la famiglia anagrafica alla data  di  presentazione  della DSU [l' ISEE]
  • I coniugi che hanno diversa  residenza  anagrafica  fanno  parte dello stesso nucleo familiare [poiché risultano sposati]
  • i coniugi separati che risiedono sotto lo stesso tetto, sono intesi come unico nucleo
  • il figlio maggiorenne non convivente con i genitori fa parte del nucleo familiare dei genitori esclusivamente quando è di età inferiore ai 26 anni, non coniugato e senza figli

PERCEPISCO IL REDDITO DI INCLUSIONE (REI): POTRO' PRENDERE ANCHE IL REDDITO DI CITTADINANZA?
Il comma 8 dell' Art.2 di questo decreto riporta:
« Ai soli fini dell’accertamento dei requisiti per il mantenimento del Rdc, al valore dell’ISEE di cui al comma 1, lettera b), numero 1), è sottratto l’ammontare del Rdc percepito dal nucleo beneficiario eventualmente incluso nell’ISEE, rapportato al corrispondente parametro della scala di equivalenza. Per l’accesso al Rdc sono parimenti sottratti nelle medesime modalità, gli ammontari eventualmente inclusi nell’ISEE relativi alla fruizione del sostegno per l’inclusione attiva, del reddito di inclusione ovvero delle misure regionali di contrasto alla povertà oggetto d’intesa tra la regione e il Ministero del lavoro e delle politiche sociali al fine di una erogazione integrata con le citate misure nazionali »
Qui si riferisce all' ISEE specificando che, gli importi percepiti con il Rei, verranno ovviamente riportati nella dichiarazione sostitutiva unica (DSU).
L' art. 13 comma 1 riporta dettagli per chi già percepisce il Rei:
« A decorrere dal mese di marzo 2019, il Reddito di inclusione [Rei] non può essere più richiesto e a decorrere dal successivo mese di aprile non è più riconosciuto.
Per coloro ai quali il Reddito di inclusione sia stato riconosciuto in data anteriore al mese di aprile 2019, il beneficio continua ad essere erogato per la durata inizialmente prevista, fatta salva la possibilità di presentare domanda per il Rdc nonché il progetto personalizzato definito ai sensi dell’articolo 6 del decreto legislativo 15 settembre 2017, n. 147 »
Dunque, chi percepisce il Rei potrà continuare a prenderlo ma potrà comunque far domanda del Reddito di Cittadinanza firmando il patto di servizio personalizzato (spiegato più avanti). In quest' ultimo caso, percepirà l' importo del RdC "staccandosi", di fatto, dalla sottoscrizione del Rei.

Inoltre, l' articolo 11 riporta proprio delle modificazioni del decreto legislativo n. 147 del 15 settembre 2017, ovvero proprio quel decreto che istituì il Reddito di Inclusione. Infatti, al comma 1, troviamo scritto
« A decorrere dal mese di aprile 2019, fatto salvo quanto previsto all’articolo 13, comma 1, del presente decreto, è abrogato il capo II del decreto legislativo 15 settembre 2017, n. 147 »
Il Capo II del d.lgs, n.147/2017 è proprio l' istituzione del Rei: "Misura unica di contrasto alla povertà", con l' art.2.

COSA SI RICEVE CON IL REDDITO DI CITTADINANZA
  • Importo in denaro su una Carta Acquisti (come quella che si utilizza per il Rei e la Social Card)
  • Misure non monetarie quali agevolazione per l’utilizzo di trasporti pubblici, sostegno alla casa, all’istruzione e alla tutela della salute
  • Ovviamente, una proposta di lavoro (a tempo pieno e indeterminato) la quale, se accettata, farà decadere il diritto di percepire il RdC

QUANTO SI PERCEPIRA'
Di base:
  • Sotto i 67 anni
    - al mese, massimo 500 euro per sostegno al reddito se si è soli. L' importo aumenta in base al numero di componenti del nucleo famigliare
    - all' importo mensile di base, inoltre, si aggiungono massimo 280 euro in caso si risieda in affitto o 150 euro in caso si paghi un mutuo
  • Sopra i 67 anni
    - al mese, massimo 630 euro per sostegno al reddito se si è soli
    - al mese, inoltre, si aggiungono massimo 150 euro sia che si risieda in affitto
    sia che si paghi un mutuo


Il Reddito di Cittadinanza o la Pensione di Cittadinanza non potrà corrispondere ad un importo inferiore a 480 euro annui, ovvero a 40 euro al mese.

Il beneficio economico sarà erogato su una Carta Acquisti (come Rei e Social Card).
La Carta Rdc permetterà di
  • effettuare prelievi di contante entro un limite mensile non superiore ad euro 100,00 per un singolo individuo. L' importo potrà aumentare in base ai parametri stabiliti dalle scale di equivalenza, ovvero in presenza di più individui nel nucleo famigliare.
    L' importo da prelevare in contante, effettuando calcoli sommari, non supererà circa 200 euro al mese
  • di effettuare bonifici  mensili (per via dei 280 euro in più destinati a pagare l' affitto dell' immobile ove si risiede)
» AGGIORNAMENTO 28/02/2019
Il beneficio economico ricevuto dovrà essere fruito entro il mese successivo a quello di erogazione.
L’importo non speso o non prelevato viene sottratto nella mensilità successiva, nei limiti del 20% del beneficio erogato.
Questo significa che, se ricevete 1000 euro, e ne lasciate, sulla carta RdC, 220 euro, il mese successiva vi sottrarranno 200 euro dagli altri 1000 euro che ricevere.

Gli importi ricevuti a titolo di arretrati fanno eccezione.

È prevista inoltre la decurtazione dalla Carta degli importi complessivamente non spesi o non prelevati nei sei mesi precedenti, ad eccezione di una mensilità.

Le modalità di monitoraggio e verifica della fruizione del beneficio e delle eventuali decurtazioni saranno definite con un decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze.

Nel modulo SR180, quello per richiedere il Reddito/Pensione di Cittadinanza si dovrà obbligatoriamente barrare la casella inerente il "dichiaro di essere a conoscenza che..." e, tra le varie diciture, troviamo:
"In caso di esaurimento delle risorse disponibili per l' anno di riferimento, con decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministro dell' Economia e delle Finanze, è ristabilita la compatibilità finanziaria mediante rimodulazione dell' ammontare del beneficio".


Questo significa che, in caso di esaurimento fondi, l' importo del Reddito percepito sarà diminuito.«


DURATA

  • Sino a quando il soggetto (o il nucleo famigliare) non supera i limiti di reddito previsti per percepire il RdC
  • Se si è ancora con un reddito sotto i limiti stabiliti, si percepirà per 18 mesi
  • Per i soggetti con età superiore ai 67 anni non c'è alcuna scadenza e, infatti, non c'è bisogno di rifare la domanda al termine dei 18 mesi per i quali il beneficio è stato ideato

SI POTRA' RINNOVARE DOPO 18 MESI?

  • Sì.
    Nel caso del Reddito di Cittadinanza, l' importo erogato sarà sospeso per un mese: ad esempio, iniziandolo a percepire da marzo 2019, il RdC scadrà a settembre 2020 (sono 18 mesi), a ottobre non si percepirà nulla (perché in questo mese si dovrà ripresentare la domanda) e, da novembre, lo si potrà di nuovo percepire
  • Per la Pensione di Cittadinanza non vi è alcuna sospensione

NOVITA' DAL 2020
Il comma 7 dell' Art. 3, riporta:
« A decorrere dalle richieste del Rdc effettuate a partire dal 2020, con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali possono essere stabilite modalità di erogazione del Rdc suddiviso per ogni singolo componente il nucleo familiare. La Pensione di cittadinanza è suddivisa in parti uguali tra i componenti il nucleo familiare  »
MODIFICHE AL NUCLEO FAMIGLIARE O DEL REDDITO
In caso il reddito del nucleo famigliare si modifichi, o se cambiano i componenti del nucleo famigliare (decessi o nuove nascite), o comunque siano sopraggiunte situazioni che abbiano modificato la situazione dichiarata nella DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica, in pratica l' ISEE), è necessario comunicarlo entro due mesi, altrimenti il Reddito di Cittadinanza verrà tolto il mese successivo.

OBBLIGHI PER COLORO CHE PERCEPIRANNO IL REDDITO DI CITTADINANZA
Tutti i componenti del nucleo famigliare che siano maggiorenni, risultino senza occupazione e non seguano alcun percorso di studi, dovranno obbligatoriamente:

  • rendersi immediatamente disponibili a svolgere un' attività lavorativa
  • aderire ad un percorso personalizzato di accompagnamento all' inserimento lavorativo che prevede
    - servizio alla comunità in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni, da svolgere presso il medesimo comune di residenza, mettendo a disposizione un numero di ore compatibile con le altre attività del beneficiario e comunque non superiore al numero di 16 ore settimanali
    - riqualificazione professionale
    - completamento degli studi
Sono ESCLUSI da questi obblighi
  • coloro che percepiranno la Pensione di Cittadinanza (over 67)
  • coloro che versano in una condizione di disabilità (in base alla legge 68/1999)
  • i soggetti che dovranno occuparsi di minori sotto i tre anni o di persone con disabilità, quindi ad esempio le mamme di bambini sotto i tre anni d'età o persone che debbano occuparsi di famigliari con disabilità grave.
    In questo caso, come specificato nel seguente art. 4, saranno gli altri membri del nucleo famigliare a dover obbligatoriamente sottoscrivere un patto di servizio personalizzato e rendersi disponibili a svolgere gli obblighi previsti per percepire il RdC
I navigator seguiranno i disoccupati proponendo loro offerte di lavoro e percorso personalizzato.

I PRIMI AD ESSER CHIAMATI DAL CENTRO PER L' IMPIEGO
Il comma 5 dell' art.4 specifica che, il richiedente del RdC verrà chiamato dal Centro per l' Impego entro 30 giorni dal riconoscimento del beneficio (quindi, se la domanda verrà fatta ad aprile, il RdC si percepirà a maggio, ed entro giugno si verrà già chiamati dal Centro per l'Impiego) se in possesso di uno o più dei seguenti requisiti:

  • assenza di occupazione da non più di due anni;
  • età inferiore a 26 anni;
  • essere beneficiario della NASPI o di altro ammortizzatore sociale per la disoccupazione involontaria o averne terminato la fruizione da non più di un anno;
  • aver sottoscritto un Patto di servizio in corso di validità presso i centri per l’impiego ai sensi dell’articolo 20 del decreto legislativo n. 150 del 2015 (Jobs Act)

COSA ACCADE DOPO AVER SOTTOSCRITTO IL PATTO CON IL CENTRO PER L'IMPIEGO
Bisognerà obbligatoriamente:

  1. registrarsi sull’apposita piattaforma digitale [https://www.redditodicittadinanza.gov.it] e consultarla quotidianamente quale supporto nella ricerca del lavoro [il sito web controllerà gli accessi del soggetto così da verificare se si colleghi per cercare lavoro];
  2. svolgere ricerca attiva del lavoro, secondo le modalità definite nel Patto per il Lavoro, che, comunque, individua il diario delle attività che devono essere svolte settimanalmente;
  3. accettare di essere avviato ai corsi di formazione o riqualificazione professionale, ovvero progetti per favorire l’auto-imprenditorialità, secondo le modalità individuate nel Patto per il Lavoro, tenuto conto del bilancio delle competenze, delle inclinazioni professionali o di eventuali specifiche propensioni;
  4. sostenere i colloqui psicoattitudinali e le eventuali prove di selezione finalizzate all’assunzione, su indicazione dei servizi competenti e in attinenza alle competenze certificate;
  5. accettare almeno una di tre offerte di lavoro congrue, ai sensi dell’articolo 25 del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 150, come integrato al comma 9; in caso di fruizione del beneficio da oltre 12 mesi, incluso il caso di rinnovo del beneficio deve essere accettata, a pena di decadenza dal beneficio, la prima offerta utile di lavoro congrua.

COME E' DEFINITA UN' OFFERTA DI LAVORO "CONGRUA"?
Un' offerta di lavoro che verrà proposta a coloro che percepiranno il RdC sarà considerata congrua, ovvero giusta e perseguibile dal disoccupato (o inoccupato), se:

  • La retribuzione mensile del lavoro offerto sarà superiore a 858 euro
  • Durante i primi 6 mesi di Reddito di Cittadinanza, il Centro per L' Impiego offra al beneficiario
    un lavoro sito entro 100 km (chilometri) di distanza dalla residenza
  • Dopo i primi 6 mesi di Reddito di Cittadinanza, il Centro per L' Impiego offra al beneficiario
    un lavoro sito entro 250 km (chilometri) di distanza dalla residenza
    » AGGIORNAMENTO 22/02/2019
    Dopo i primi 6 mesi di Reddito di Cittadinanza, il Centro per L' Impiego offra al beneficiario
    un lavoro sito entro 100 km (chilometri) di distanza dalla residenza «
    » AGGIORNAMENTO 22/02/2019
  • Si potrà rifiutare il lavoro offerto se lo stipendio mensile sarà sotto gli 858 euro al mese per singolo individuo. «
  • Al termine dei 18 mesi di Reddito di Cittadinanza, nel caso il benificiario sia ancora senza impiego, potrà, come detto, rinnovare la richiesta per ottenere di nuovo il RdC ma, questa volta, dovrà accettare un lavoro in qualsiasi parte d' Italia, percependo, per i primi tre mesi, anche se ha firmato il contratto di lavoro, il RdC.

    Sono esclusi da questa "dislocazione"
    - i nuclei con un minore d' età
    - i nuclei con un disabile i quali vedranno proporre un' offerta di lavoro entro i 100 km

QUANDO FARE DOMANDA
Il testo riporta che
« Il modulo di domanda è predisposto dall’INPS, sentito il Ministero del lavoro e delle politiche sociali entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto »
Questo decreto, chiamato "Disposizioni urgenti in Materia di Reddito di Cittadinanza e di Pensioni" è un decreto-legge, ovvero un atto normativo che ha effetto di legge ed è emanato quando ci sono condizioni che necessitano un' applicazione urgente della legge stessa.
Il Decreto Legge permette di varare delle predisposizioni senza il solito iter parlamentare con l' obbligo di convertirlo in Legge entro 60 giorni dalla sua emanazione.
Dunque, il Reddito di Cittadinanza sarà Legge proprio entro marzo 2019, visto che partirà dall' aprile 2019. Ufficialmente si potrà far domanda dal 6 marzo.

DOVE FARE DOMANDA
Si potranno compilare i moduli sia a Poste Italiane che presso i CAF. Per farlo autonomamente dal sito internet è necessario lo Spid (Sistema Pubblico di Identità Digitale).

I BENEFICIARI SARANNO SPIATI?
Sì. Inutile dire che, i movimenti della carta, saranno oggetto costante di controlli da parte della Guardia di Finanza, in collaborazione con il Ministero dell' Economia e delle Finanze. Verranno anche effettuati controlli sulla veridicità delle dichiarazioni ISEE.

AGGIORNAMENTO 22/02/2019
I controlli non potranno andare a verificare cosa verrà acquistato dai percettori del RdC. Quindi non si potranno monitorare i singoli acquisti. «

IL REDDITO DI CITTADINANZA SARA' TOLTO A CHI
  • dichiara il falso con l' attestazione ISEE
  • non comunica la variazione di reddito del nucleo famigliare
  • non comunica la variazione del nucleo famigliare (decesso di un componente o nuova nascita)
  • non comunica una qualsiasi altra variazione come possesso di beni mobili e immobili, stato detentivo o qualsiasi altro requisito che faccia decadere dal beneficio
  • non sottoscrive il Patto di Lavoro
  • non partecipa alle iniziative descritte sopra (inserimento lavorativo, formazione, servizi alla comunità, etc..)
  • rifiuta la terza offerta di lavoro proposta
  • non ci si presenta alla terza convocazione da parte del Centro per l' Impiego

Se non ci si presenta alla prima richiesta di convocazione da parte del Centro per l' Impiego
• non verrà erogato un mese di RdC
Se non ci si presenta alla seconda richiesta di convocazione
• non verranno erogati due mesi di RdC

PER LE AZIENDE, CONVIENE ASSUMERE
Se un datore di lavoro assume un beneficiario del RdC con contratto a tempo pieno e indeterminato e non lo licenzia entro i 36 mesi, percepirà lui stesso (il datore di lavoro) la metà del RdC per i mesi che il beneficiario non ne ha goduto.

Esempio:
tu richiedi il RdC e inizi a percepirlo da Maggio 2019. Dopo due mesi, ti chiamano perché hanno trovato un lavoro per te. Siccome il RdC è concesso per 18 mesi e tu ne hai presi per 2, il datore di lavoro privato avrà uno sgravio per la tua assunzione per un importo pari a 780 euro x 8 mesi, ovvero 12,480 euro.

AGGIORNAMENTO del 19 Febbraio 2019
Chi assumerà dipendenti con il contratto colf-badanti non usufruirà di questa agevolazione.
I dettagli al link
https://ilventunesimosecolo.blogspot.com/2019/02/reddito-di-cittadinanza-eliminata-agevolazione-colf-badanti.html

PER GLI ENTI, CONVIENE FORMARE
Se il richiedente del RdC seguirà un corso formativo per qualificarsi e, dopo averlo terminato, trova lavoro proprio grazie alle specialistiche imparate con questo corso, l' ente che ha promosso questo corso avrà uno sgravio di tasse pari alla metà dei mesi del RdC non intascati dal beneficiario.

Esempio uguale al precedente, solo che, l' ente che forma il beneficiario percepirà una detassazione della metà dei mesi rimanenti del RdC mentre, il datore di lavoro che assume, avrà uno sgravio per l' altra metà rimanente.

QUANTO AMMONTANO I FONDI PER IL REDDITO DI CITTADINANZA?
L' art. 12 ("Disposizioni finanziarie per l’attuazione del programma del Rdc") riporta che, per l' erogazione del RdC i limiti di spesa saranno:

  1. Anno 2019: 6 miliardi di euro (5.974 milioni)
  2. Anno 2020: 7,5 miliardi di euro (7.571 milioni)
  3. Anno 2021: 7,8 miliardi di euro (7.818 milioni)
  4. Anno 2022: 7,6 miliardi di euro (7.663 milioni)

Inoltre si legge che « il Rdc costituisce livello essenziale delle prestazioni nei limiti delle risorse disponibili ». Questo significa che, non essendo specificato, le domande saranno accolte in ordine cronologico e dunque, sino ad esaurimento dei miliardi stanziati, verrà concesso il RdC ad ogni nucleo famigliare nell' importo stabilito dalla suddetta legge.
Nessuno percepirà un RdC inferiore all' importo che gli spetta per la legge di cui sopra.

QUANTE PERSONE RIUSCIRANNO A PERCEPIRE IL REDDITO DI CITTADINANZA?

I primi nove mesi del Reddito di Inclusione ha permesso di ottenere dei dati per comprendere quanti nuclei famigliari siano sotto la soglia di povertà. Ovviamente i dati sono da prendere con le pinze visto che i requisiti del Rei lasciavano fuori una parte di poveri dacché venivano esclusi per via di certi requisiti, così come avviene per il Reddito di Cittadinanza.

Per leggere meglio i dati, vi rimando all' articolo più sotto per poter leggere i requisiti per percepire il Rei.
Per far un esempio, il Rei poteva (parliamo al passato perché da aprile non esisterà più) esser richiesto da chi risiedeva in Italia da almeno 12 mesi mentre, per il Reddito di Cittadinanza, è necessario esser risiedente nella nazione da almeno 10 anni. Inoltre, per il primo anno, i cittadini con un' età inferiore ai 55 anni erano completamente esclusi dal beneficio economico del Rei.

Per il RdC avviene più o meno la stessa cosa: i requisiti fanno sì che la mole di nuclei famigliari poveri si sfoltisca e, i nuclei che ne faranno richiesta (e che quindi rispetteranno i requisi che abbiamo elencato in tutto questo articolo), percepiranno sicuramente il RdC (così come avvenuto per il Rei e il Sia).
Per quanto riguarda gli importi stanziati dal governo della precedene Legislatura il ragionamento è identico visto che il Rei erogava da 187,50 euro per singolo a massimo 539,82 euro per una famiglia con 6 componenti.

Comunque, i dati calcolati dall' Istat riportano che saranno 2,7 milioni gli italiani che ne usufruiranno. Ovviamente, non tutti prenderanno l' importo pieno perché sono inclusi coloro che hanno un reddito ma risulta sotto la soglia limite stabilita.

I DATI DEL REI
Nel periodo gennaio-settembre 2018 il REI è stato erogato a 378.557 nuclei familiari raggiungendo 1.114.896 persone. A queste si aggiungono ulteriori 10.798 nuclei familiari, per un totale di 41.901 persone che hanno beneficiato del Sostegno all'inclusione attiva (SIA) (la "misura ponte" che ha precedeuto il REI) avendone fatto richiesta nei mesi appena precedenti l'entrata in vigore del REI.

Nel 69% dei casi il REI è stato erogato nelle regioni del Sud, nel 19% al Nord e nel 12% al Centro. Il 47% dei nuclei beneficiari del REI (che corrispondono a oltre il 51% delle persone coinvolte), risiede in sole due regioni: Campania e Sicilia. Seguono Calabria, Lazio, Lombardia e Puglia che coprono un ulteriore 28% dei nuclei e il 27% delle persone coinvolte. Il 10% dei nuclei percettori di REI risulta extracomunitario, per cittadinanza del richiedente la prestazione.


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