Possiamo permetterci l' olio di palma?


La grande domanda sta provocando danni all'ambiente e alla fauna selvatica. Ma lo stato africano del Gabon spera di dimostrare come si possa creare un'industria salvaguardando le proprie foreste


Un bell' articolo/racconto dal sito web  www.nationalgeographic.it  ci porta in Gabon, una nazione dell' Africa occidentale, una di quelle dove si piantano e raccolgono i frutti delle palme per farci quell' olio che oggi è presente in tantissimi prodotti che acquistiamo al supermercato.

Da millenni l'uomo ne cuoce e pesta i frutti per ricavarne olio da cucina, usa i gusci dei noccioli come combustibile e le foglie intrecciate per farne di tutto, da una cesta a un tetto, ma negli ultimi anni è divenuto importantissimo per diversi aspetti: conserva bene e a lungo gli alimenti, non altera il sapore degli stessi e le piante forniscono una resa migliore rispetto ad altri oli.

La domanda di olio di palma continua ad aumentare in tutto il mondo: si stima che nel 2018 il consumo complessivo raggiungerà i 65,5 milioni di tonnellate, ovvero circa 9 chilogrammi di olio a persona. Ma le soluzioni adottate per soddisfare questa domanda hanno avuto ripercussioni enormi. Sul Borneo, l'isola condivisa da Malaysia e Indonesia, ad esempio, per lasciare spazio alla palma da olio sono stati sacrificati dal 1973 a oggi 41 mila chilometri quadrati di foresta pluviale; si parla di un quinto del territorio disboscato sull'isola dal 1973, che sale al 47 per cento se il calcolo parte dal 2000.  Un disboscamento così massiccio ha avuto effetti devastanti per la fauna, ma non solo. 

In Indonesia quasi la metà delle emissioni di gas serra, come pure il grave inquinamento dell'aria, sono conseguenza della deforestazione e di altre alterazioni nell'uso del territorio. Sempre in Indonesia, i fumi degli incendi nelle foreste, appiccati talvolta per fare spazio a piantagioni di palma da olio, hanno causato almeno 12 mila morti premature solo nel 2015. 

Chi ha dovuto fare i conti con una piantagione ne ha sofferto anche in altri modi: ben documentati sono i casi di lavoro minorile e gli sgomberi forzati.  Sull'isola indonesiana di Sumatra le aziende produttrici di olio di palma hanno raso al suolo interi villaggi, lasciando gli abitanti senza un tetto sopra la testa e costringendoli a dipendere dai sussidi statali.


L' articolo completo potete leggerlo al link
http://www.nationalgeographic.it/wallpaper/2019/01/03/foto/possiamo_permetterci_l_olio_di_palma_-4222848/1/?fbclid=IwAR0dgj06xMij3rXrQPTrYLRBHeKTJN-DRe73cYJik2JY_npbUe68is73U4k

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