Il "Decreto Sicurezza" di Salvini sta gettando per strada migliaia di migranti togliendo loro studio e lavoro. Dove finiranno?

di Lapenna Daniele


Il Decreto Sicurezza di Matteo Salvini sta già gettando per strada tantissimi extracomunitari che hanno perso la protezione umanitaria, donne con bambini, giovani che studiano e altri che lavorano.
La maggior parte dei migranti, però, proviene da nazioni con le quali l' Italia non possiede accordi per il rimpatrio, portando così queste persone senza un posto dove vivere, e senza il lavoro o il percorso di studi che stavano frequentando



Una legge non è mai completamente cattiva o completamente ottima, e questo è il caso anche del cosiddetto "Decreto Sicurezza", la cui identificazione cade nel Decreto Legge n.113 del 4 ottobre 2018, dal nome « Disposizioni urgenti in materia di protezione internazionale e immigrazione ... » [convertito in legge con la l. 1 dicembre 2018, n. 132 (in G.U. 03/12/2018, n. 281)].


Se la lista dei reati per i quali l' extracomunitario potrà perdere il permesso di soggiorno e la protezione è allungata inserendo ad esempio gravi reati di droga, minaccia o violenza a pubblico ufficiale, lesioni personali gravi e gravissime, pratiche di mutilazione dei genitali femminili, furto aggravato, etc, dall' altra si trovano inserimenti di testo che non sembrano andar d' accordo né con la Costituzione Italiana, né con la Carta dei Diritti Universali dell' Uomo né tantomeno con il Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286 "Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero".
La parte del decreto che è creata per trasformarsi in un salvadanaio per i voti delle prossime elezioni (da quelle regionali alle europee, arrivando alle future Comunali e, andando ancora, di parecchio, più avanti, quelle per la nuova legislatura) è quella che elimina i requisiti per ottenere la protezione internazionale umanitaria.

SBATTUTI PER STRADA, SOLO PER IL CONSENSO ELETTORALE
La domanda è: perché gettare per strada i migranti dei centri nonostante questi si siano inseriti studiando oppure trovando lavoro? Che senso ha togliere loro il diritto alla protezione umanitaria e, di conseguenza, un lavoro e una formazione che li sta integrando così come vogliono molti partiti al governo? Non ha senso. Non c'è altra risposta.

La procedura architettata dal Ministro Salvini non può che essere una sola:
  1. gettare gli extracomunitari per strada, visto che gli sbarchi sono iniziati a diminuire dopo il Decreto Minniti (Legislatura XVII - Governo Pd)
  2. sostenere che gli "extracomunitari sbandati", per le strade, siano aumentati
  3. mostrare agli elettori che c'è un problema immigrazione e che i migranti sono troppi
  4. chiedere di votarlo (e/o proseguire a votarlo prossimamente) per risolvere il "problema immigrazione"

Quello che è successo a Castelnuovo di Porto dove i migranti sono stati letteralmente gettati per strada, ragazzi adulti, donne e minorenni, tra i quali tantissimi che studiano e altri che lavorano, è la dimostrazione di un' azione atta solo per creare un problema che non c'è o è in misura inferiore a quella mostrata.


IL DECRETO CHE TOGLIE IL PERMESSO DI SOGGIORNO MA NON CONCEDE IL RIMPATRIO
Il permesso di soggiorno per motivi umanitari, riportato sempre nel d.lgs 286/98, con gli artt. 9 e 19, era, sino a prima dell' approvazione del Decreto Sicurezza, per « seri motivi, in particolare di carattere umanitario o risultanti da obblighi costituzionali o internazionali dello stato italiano », come anche dall' art. 10 comma 3 della Costituzione della Repubblica Italiana che riporta « Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge ».


Quindi, minori non accompagnati fortemente traumatizzati, donne con bambini che hanno subito torture e/o detenzione nel Paese da dove sono partiti, come accade nei campi lager in Libia, coloro che fuggono da emergenze come conflitti, disastri naturali o altri eventi di particolare gravità.

Nel 2017, in Italia sono state presentate 130.000 domande di protezione internazionale: nel 25 per cento dei casi è stata concessa la protezione umanitaria, negli altri casi è stato riconosciuto lo status di rifugiato, o la protezione sussidiaria, o altri tipi di protezione. Come ha spiegato il ricercatore Matteo Villa dell’Istituto per gli studi di politica internazionale (Ispi), dal gennaio del 2018 le richieste di asilo in Italia sono diminuite.
Tra quelli che hanno ottenuto la protezione umanitaria ci sono molti giovani migranti provenienti da Gambia (da cui partono molti minori non accompagnati), Mali (al 144° posto del Global Peace Index nel 2018), Bangladesh (vittima di un misto di discriminazioni interne e di ricorrenti catastrofi ambientali). 

Il punto è che, coloro che perderanno la protezione umanitaria (come quelli di Castelnuovo di Porto),
non potranno neanche essere rimpatriati forzatamente nei Paesi d’origine, in quanto attualmente l’Italia non ha accordi per il rimpatrio con i principali Paesi di provenienza dei richiedenti asilo, e senza accordi per il rimpatrio sarà impossibile espellerli, costringendo quindi un numero impressionante di essere umani a vivere senza un luogo in cui stare.

Inoltre, pur se ci fossero accordi per il rimpatrio, il Ministro dell’interno ha dichiarato pubblicamente che, per rimpatriare gli irregolari attualmente in Italia (circa 500.000) ci vorrebbero 80 anni.

In materia di sicurezza (quella vera, e non del "decreto") le ricerche rivelano che la regolarità abbatte il tasso di criminalità tra gli stranieri: come emerge dalla ricerca dall’economista della Bocconi Paolo Pinotti, gli stranieri che ottengono il permesso di soggiorno sono del 50% in meno propensi a commettere reati economici gravi (furti, rapine, spaccio) rispetto a chi non ha potuto mettersi in regola.

Si comprende bene che, un migrante che giunte in Italia, studia e lavora, e si inserisce nella società, non solo permette allo Stato un ritorno di introiti, ma inserisce la persona portandola a non delinquere.
La vera sicurezza è dare una speranza per il futuro, non l' incertezza.


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https://ilventunesimosecolo.blogspot.com/p/articoli-piu-letti.html#immigrazione


FONTI E LINK UTILI
  • Le conseguenze del Decreto Sicurezza e le proposte di Europasilo.org
    http://www.europasilo.org/resistenzasilo-2/conseguenze-abrogazione-protezione-umanitaria/
  • Il d.lg. n.11/2018, cosiddetto Decreto Sicurezza (o Decreto Salvini)
    http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2018/10/04/18G00140/sg
  • Cosa prevede il Decreto Sicurezza
    https://www.internazionale.it/bloc-notes/annalisa-camilli/2018/11/27/decreto-sicurezza-immigrazione-cosa-prevede
    https://www.agi.it/politica/decreto_sicurezza_cosa_prevede-4680413/news/2018-11-28/
    https://www.repubblica.it/solidarieta/immigrazione/2018/12/18/news/decreto_salvini_oxfam_le_nuove_norme_sulle_migrazioni_sono_senza_umanita_-214564490/
  • Dichiarazione universale dei diritti umani del 10 dicembre 1948
    https://www.ohchr.org/EN/UDHR/Documents/UDHR_Translations/itn.pdf
  • Articolo 10 della Costituzione della Repubblica Italiana
    https://www.senato.it/1025?sezione=118&articolo_numero_articolo=10
  • Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286 "Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero"
    http://www.camera.it/parlam/leggi/deleghe/98286dl.htm
  • Blitz a Castelnuovo di Porto, il Cara chiude: trasferiti i richiedenti asilo, messi in strada i titolari di protezione umanitaria
    https://www.repubblica.it/cronaca/2019/01/22/news/blitz_a_castelnuovo_di_porto_il_cara_chiude_deportati_i_richiedenti_asilo_messi_in_strada_o_titolari_di_protezione_umanit-217200286/

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