Pericolo nucleare:Germania e Belgio distribuiscono gratuitamente pasticche di iodio agli abitanti per prevenire un eventuale disastro nucleare in Europa

di Lapenna Daniele


Ormai lo sappiamo tutti che l' energia nucleare, ovvero la produzione di energia tramite l' utilizzo di nuclei atomici, è una fonte di energia indispensabile per ogni nazione del Primo Mondo.
Siamo dipendenti da questa energia e spendiamo miliardi di euro per acquisirne una quantità tale da poter sostenere i nostri servizi. Siamo completamente dipendenti dal nucleare.

Però, i reattori nucleari - quelle strutture che permettono quel processo utile a fornire energia nucleare - possono presentare un pericolo per la vita umana e per l' ambiente circostante.

UN POSSIBILE DISASTRO NUCLEARE IN ARRIVO?
Dalla fine del 2017, i governi di Germania, Belgio e Olanda hanno iniziato a distribuire, alla popolazione, pasticche di iodio in via completamente gratuita e in forma - così come affermano - « strettamente precauzionale ». Lo iodio è la principale difesa per l’organismo, e in particolare per la tiroide, contro le radiazioni nucleari.

La preoccupazione nasce dai problemi strutturali delle due centrali situate in Belgio: una è la Centrale Nucleare di Doel, affacciata sul Mare del Nord, a pochi passi dal confine Olandese; l' altra è la Centrale Nucleare di Tihange, sita al confine con la Germania occidentale (su Google Maps dove sono situate). Entrambe risalgono agli anni '70.

Sono anni che diversi scienziati hanno evidenziato problemi strutturali: i recipienti di pressione di un reattore della Centrale di Doel e di un altro reattore di quella di Tihange presentano crepe spesse 20 centimetri. La dimensione potrà non preoccuparci, se non ché queste non dovrebbero essere proprio presenti.
Due illustri professori che hanno condotto lo studio che ha evidenziato la pericolosità di queste crepe, interrogati dai giornalisti di "Gli Occhi della Guerra" non hanno voluto rilasciare dichiarazioni, trincerandosi dietro il silenzio stampa.

Anche il professor Walter Bogaerts, docente di ingegneria dei materiali e di ingegneria nucleare nel medesimo ateneo, ha chiesto la chiusura immediata dei due reattori in questione basandosi proprio sulle ricerche dei due scienziati che si sono rifiutati di farsi intervistare.

AUMENTO DELLE CREPE DEI REATTORI
Disastro della Centrale di Fukushima
l' 11 marzo del 2011
Le crepe vennero notate per la prima volta nel 2012, ed erano delle dimensioni di un' unghia: dopo alcune ispezioni, fu concessa l’autorizzazione per continuare l’attività. Negli anni a seguire, le crepe si sono ingrandite, arrivando agli attuali 20 centimetri.
Oggi, in base alle ultime ispezioni, ci sono 13.047 crepe a Doel e 3.149 a Tihange: un aumento che non può che destare preoccupazione.
Se le crepe si ricollegassero, potrebbero permettere la fuoriuscita del materiale contenuto all’interno del reattore, con conseguenze inimmaginabili. La centrale di Doel sorge alla periferia della città di Anversa, al centro di un’area metropolitana che conta centinaia di migliaia di abitanti, a pochi chilometri dal mare. Nella stessa zona vi sono anche raffinerie e industrie petrolchimiche. L' altra è nei pressi di  Liegi, e il fatto che il governo tedesco abbia distribuito pasticche di iodio alla popolazione di Aquisgrana, sita a meno di 100 km dalla centrale di Tihange, fa comprendere quanto possa esser pericolosa la fuoriuscita del materiale radioattivo.
Secondo molti scienziati, queste due centrali rappresentano delle vere e proprie bombe a orologeria.


I cittadini tedeschi, intervistati da Euronews, affermano « È una iniziativa molto opportuna ma non serve a rassicurarmi ». Un altro intervistato fa notare « Quando le autorità distribuiscono le tavolette di iodio qualcosa di brutto è già accaduto ».

I TERRIBILI EFFETTI DEL NUCLEARE E LE CATASTROFI  GIA' AVVENUTE
La IAEA (Agenzia Internazionale per l' Energia Atomica) ha stabilito una scala (scala INES - International Nuclear Event Scale) di gravità degli eventi possibili in una centrale nucleare o in altra installazione, che si articola in 8 livelli: si va dal livello 0, evento senza rilevanza di pericolosità, al livello 7, incidente molto grave.
Al livello 7 è stato inserito il disastro di Černobyl, avvenuto nell' Unione Sovietica il 26 aprile 1986, che ha provocato 66 morti accertati e milioni di persone che, negli anni a seguire, a causa delle radiazioni, o sono morte dopo tumori o altre malattie, o si sono ammalate gravemente o hanno causato malformazioni ai nascituri.
Sempre al livello 7, anche l'incidente di Fukushima, in Giappone l' 11 marzo 2011.
Al livello 6 - incidente che causa il rilascio significativo di sostanze radioattive - l' incidente di Kystym, nell' Unione Sovietica, il 29 settembre 1957, avvenuto nell'impianto nucleare di Majak, un sito militare dell'ex Unione Sovietica che ospitava un impianto per la produzione di materiale nucleare destinato alla fabbricazione di bombe atomiche.

Nel marzo 1997 si verificò un grave incidente alla centrale di Tokaimura: tre tecnici furono coinvolti in una conseguenza di una reazione fra uranio e acido nitrico. Quel che rimase impressa fu una foto che ritrasse il corpo di uno di loro, Hisashi Ouchi, 35 anni, quello che assorbì una quantità di radiazioni 1.000 volte superiore alla quantità definita "di sicurezza".
Dopo aver ripreso i sensi in ospedale, iniziò immediatamente a perdere pezzi di pelle e, dopo, una quantità di 20 litri di liquidi al giorno. Avvertendovi di non vederla se siete facilmente impressionabili, questa è la foto del suo corpo verso la fine dell' agonia durata 83 giorni.


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