Sentenza della Cassazione conferma:l'installazione del modem e la configurazione del computer è sempre gratis
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È successo a molti di stipulare un contratto con una compagnia telefonica includendo anche l'installazione del modem.
Ma è giusto pagare il tecnico della Telecom (ora,Tim) che viene ad installarlo a casa vostra?
Secondo la recente sentenza della Cassazione numero 21365 del del 24 ottobre 2016, il tecnico che effettua l’installazione del modem non può chiedere alcun compenso se questo non è previsto nell’abbonamento,e qualora questi lo richieda potrà essere anche denunciato all’azienda e licenziato.
Il caso della sentenze ha visto coinvolto un incaricato di una compagnia telefonica che si era recato presso la dimora di un cliente per installare un modem e configurare il Pc per la ottenere la connessione Wi-Fi . Costui aveva chiesto un compenso di 90 euro e la cliente aveva elargito tale somma senza pensare che tale cifra sarebbe stata addebitata in seguito nella bolletta. Tale comportamento, da parte dell’impiegato, è stato ritenuto dannoso all’immagine dell’azienda anche perché il contratto collettivo riguardante questo tipo di lavoro vieta che si accetti qualsiasi compenso economico durante l’adempimento di una prestazione lavorativa compresa anche la spontanea elargizione.
È successo a molti di stipulare un contratto con una compagnia telefonica includendo anche l'installazione del modem.
Ma è giusto pagare il tecnico della Telecom (ora,Tim) che viene ad installarlo a casa vostra?
Secondo la recente sentenza della Cassazione numero 21365 del del 24 ottobre 2016, il tecnico che effettua l’installazione del modem non può chiedere alcun compenso se questo non è previsto nell’abbonamento,e qualora questi lo richieda potrà essere anche denunciato all’azienda e licenziato.
Il caso della sentenze ha visto coinvolto un incaricato di una compagnia telefonica che si era recato presso la dimora di un cliente per installare un modem e configurare il Pc per la ottenere la connessione Wi-Fi . Costui aveva chiesto un compenso di 90 euro e la cliente aveva elargito tale somma senza pensare che tale cifra sarebbe stata addebitata in seguito nella bolletta. Tale comportamento, da parte dell’impiegato, è stato ritenuto dannoso all’immagine dell’azienda anche perché il contratto collettivo riguardante questo tipo di lavoro vieta che si accetti qualsiasi compenso economico durante l’adempimento di una prestazione lavorativa compresa anche la spontanea elargizione.
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