Candida Auris: il batterio mortale resistente ai farmaci che sta preoccupando gli Stati Uniti
msn.com
Si chiama Candida auris. È un fungo che sta mettendo in allarme gli Stati Uniti dove è recentemente arrivato perché è spesso resistente ai farmaci e talvolta addirittura mortale. Non sono quindi solo i «superbatteri» e la resistenza alla maggior parte delle classi di antibiotici a preoccupare. I centri statunitensi per il Controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc) parlano di 13 casi di infezione grave da Candida Auris, di cui 4 mortali. I pazienti colpiti si trovavano già in condizioni di base gravi, ma i ricercatori sono preoccupati perché hanno notato che questa forma si sta diffondendo gravemente negli Usa.
Isolata per la prima volta nel 2009 in un paziente giapponese, la Candida Auris e si è diffusa a livello globale in Regno Unito, Corea del Sud, India, Sud Africa, Kuwait, Colombia, Venezuela, Pakistan. Il primo caso negli Stati Uniti è stato individuato nel 2013.
Quasi tutti i ceppi finora isolati (71%) sono risultati resistenti ai farmaci specifici antifungini (fluconazolo, voriconazolo, amfotericina B). I pazienti di solito si infettano dopo aver trascorso diverse settimane in ospedale e i fattori di rischio sono interventi chirurgici e l’utilizzo di cateteri anche se il meccanismo esatto di diffusione all’interno delle strutture sanitarie non è noto.
I test attualmente disponibili in commercio non sono in grado di distinguere la Candida Auris dalle altre specie di Candida.
«Dobbiamo agire ora per fermarne la diffusione», ha detto il direttore dei Cdc Tom Frieden in un comunicato, «si tratta di una minaccia emergente e abbiamo bisogno di proteggere i pazienti, soprattutto quelli più vulnerabili». Massima igiene e segnalazione di ogni caso sospetto, concludono i Cdc sono i primi passi per fermare il contagio.
Domande e risposte sulla Candida Auris dal sito governativo del Cdc
http://www.cdc.gov/fungal/diseases/candidiasis/candida-auris-qanda.html
Si chiama Candida auris. È un fungo che sta mettendo in allarme gli Stati Uniti dove è recentemente arrivato perché è spesso resistente ai farmaci e talvolta addirittura mortale. Non sono quindi solo i «superbatteri» e la resistenza alla maggior parte delle classi di antibiotici a preoccupare. I centri statunitensi per il Controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc) parlano di 13 casi di infezione grave da Candida Auris, di cui 4 mortali. I pazienti colpiti si trovavano già in condizioni di base gravi, ma i ricercatori sono preoccupati perché hanno notato che questa forma si sta diffondendo gravemente negli Usa.
Isolata per la prima volta nel 2009 in un paziente giapponese, la Candida Auris e si è diffusa a livello globale in Regno Unito, Corea del Sud, India, Sud Africa, Kuwait, Colombia, Venezuela, Pakistan. Il primo caso negli Stati Uniti è stato individuato nel 2013.
Quasi tutti i ceppi finora isolati (71%) sono risultati resistenti ai farmaci specifici antifungini (fluconazolo, voriconazolo, amfotericina B). I pazienti di solito si infettano dopo aver trascorso diverse settimane in ospedale e i fattori di rischio sono interventi chirurgici e l’utilizzo di cateteri anche se il meccanismo esatto di diffusione all’interno delle strutture sanitarie non è noto.
I test attualmente disponibili in commercio non sono in grado di distinguere la Candida Auris dalle altre specie di Candida.
«Dobbiamo agire ora per fermarne la diffusione», ha detto il direttore dei Cdc Tom Frieden in un comunicato, «si tratta di una minaccia emergente e abbiamo bisogno di proteggere i pazienti, soprattutto quelli più vulnerabili». Massima igiene e segnalazione di ogni caso sospetto, concludono i Cdc sono i primi passi per fermare il contagio.
Domande e risposte sulla Candida Auris dal sito governativo del Cdc
http://www.cdc.gov/fungal/diseases/candidiasis/candida-auris-qanda.html
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